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Quale innominabile, oscuro segreto nasconde il sorriso della Monna Lisa? Ce lo chiediamo ormai diversi decenni e bisogna ammettere che se qualcuno dovesse veramente trovare la risposta definitiva, ci sentiremmo tutti un po’ più vuoti. Comunque, secondo qualcuno è la domanda stessa a essere posta male, perché potrebbe trattarsi non di un sorriso ma di una smorfia. Secondo il dottor Mandeep R. Mehra, direttore del reparto cardiologia al Brigham and Women’s Hospital di Boston, la nobildonna Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo, era malata e, precisamente, soffriva di tiroide iperattiva.
Per Mehra, il colore della pelle e dei capelli, la protuberanza sul collo, le lesioni cutanee e il gonfiore alla mani e al volto, sono i sintomi inequivocabili della patologia. E l’enigmatico sorriso sarebbe da imputare alla debolezza muscolare conseguente all’ipertiroidismo. Dunque, ad affascinare, nell’immortale opera di Leonardo Da Vinci, sarebbe proprio l’imperfezione.
La tesi è stata pubblicata su Mayo Clinic Proceedings e nell’articolo sono presi in esame anche altri capolavori rinascimentali, nelle quali sono visibili i sintomi della patologia, come la vecchia signora in basso a sinistra, nella Crocifissione di Sant’Andrea, opera del 1607 di Caravaggio, o come la Giuditta del 1613 di Artemisia Gentileschi.