27 settembre 2018

Chagall, il sogno necessario

 
Dopo la tappa di Seoul, arriva per la prima volta ad Asti una selezione di oltre 150 opere di Marc Chagall

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Si chiama “Colore e magia” la retrospettiva dedicata a Marc Chagall che apre oggi i battenti al pubblico ad Asti, nelle sale di a Palazzo Mazzetti, e che rimarrà aperta fino al 3 febbraio 2019. Oltre 150 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni, articolate in 7 sezioni, indagano aspetti inediti della vita e della poetica del grande artista del XX secolo. Opere, fino a oggi, presentate di rado in mostre perché provenienti soprattutto da importanti collezioni private. Dai suoi primi lavori degli anni Venti alla fuga traumatica dall’Europa durante la seconda guerra mondiale, fino agli ultimi anni trascorsi dall’artista negli Stati Uniti.
Se Picasso e de Chirico cercarono la bellezza nell’inconscio, Chagall inseguì invece la bellezza del sogno, la sua purezza. È nella dimensione del sogno, infatti, che questo artista raggiunse la “vera” bellezza, che è insieme soprannaturale, magica, miracolosa. Il suo sguardo limpido e innocente riuscì a essere rivolto alle visioni poetiche e sovrannaturali del suo mondo negli anni più “brutti” e terribili per l’umanità contemporanea, di orrore e di morte, quelli a cavallo delle due guerre mondiali. «Tutto il nostro mondo interiore è realtà, forse anche più reale del mondo apparente» dichiarò l’artista con il suo insopprimibile ottimismo.
Bellezza come sogno pertanto e, anche in questa ennesima declinazione contemporanea, profondamente anti-convenzionale, anti-naturalistica, ossia non specchio della realtà come essa appare ai nostri occhi. Nella poetica di Chagall intuizione, passione e sentimento seppellirono infatti l’ordine, la verosimiglianza, la razionalità del classicismo. Dedicate a temi esistenziali simbolici, a episodi biblici e a ricordi di un’infanzia felice, i dipinti dell’artista sono popolati infatti da forme e da figure trasfigurate nel sogno della ragione, volutamente sproporzionate rispetto ai canoni codificati dalla tradizione, dai tratti infantili, con enormi differenze di spazio, dimensione e toni cromatici. Chagall ha voluto, per dirla con le sue parole, cantare senza teoria, senza metodo, come un uccello consacrato al culto della bellezza.
D’altronde, «Dobbiamo trattare i sogni – ricordava Carl Gustav Jung nella sua Analisi dei sogni – tenendo conto delle sfumature, dobbiamo trattarli come un’opera d’arte; non in modo logico e razionale… ma con un certo ritegno e una certa delicatezza. È l’arte creativa della natura a creare il sogno, e quindi dobbiamo essere alla sua altezza quando tentiamo di interpretarlo». (Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: Marc  Chagall,  Le  Coq  Violet,  1966-72  Oil,  gouache  and  ink  on  canvas,  89,3×78,3  cm    Private  Collection,  Swiss  ©  Chagall®,  by  SIAE  2018 
In homepage: Marc  Chagall,  Amoureux  à  l’âne  bleu, 1955  ca.  Oil  on  canvas,  30×27  cm  Private  Collection,  Swiss  ©  Chagall®,  by  SIAE  2018  
INFO
Chagall. Colore e Magia
dal 27 settembre 2018 al 3 febbraio 2019
Palazzo Mazzetti
corso Vittorio Alfieri 357, Asti
orari: da martedì a domenica: 10.00-19.00 (ultimo ingresso ore 18.00). Giorno di chiusura: lunedì
www.astichagall.it

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