27 settembre 2018

Scoperta eccezionale a Cuma: rinvenuta una tomba affrescata del II secolo a.C.

 

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Una tomba dipinta risalente al II secolo a.C., eccezionalmente conservata e con pitture che raffigurano una scena di banchetto, è stata riportata alla luce nella necropoli dell’antica città di Cuma. A condurre gli scavi Priscilla Munzi, ricercatrice del Centre Jean Bérard (CNRS – École française de Rome) e Jean-Pierre Brun, professore del Collège de France, insieme alla loro équipe. Due volte più grande di Pompei, la città di Cuma è situata a 25 Km a ovest della città di Napoli, all’interno dell’attuale Parco archeologico dei Campi Flegrei: le fonti storiche la considerano come la più antica colonia greca d’Occidente, fondata da greci provenienti dall’Eubea intorno alla metà dell’VIII secolo a.C. Sono oramai diversi anni che gli archeologi francesi conducono le loro ricerche nella zona situata immediatamente al di fuori di una delle porte principali delle fortificazioni settentrionali, dove, nel corso dei secoli, si è sviluppata una grande necropoli pluristratificata. La tomba presenta un’eccezionale decorazione figurata: sulla lunetta dell’ingresso della camera funeraria sono ancora visibili, infatti, una figura maschile nuda stante, che sorregge nella mano destra una brocca in argento e nella sinistra un calice, con ai lati un tavolino e alcuni vasi, mentre, sulle pareti laterali, s’intravedono scene di paesaggio con un fregio floreale nella parte alta. L’intradosso della volta è giallo, mentre le pareti al disotto della cornice e i tre letti funerari sono dipinti di rosso. Purtroppo la tomba è stata già visitata in precedenza da diversi scavatori clandestini, ma sono stati comunque rinvenuti diversi oggetti pertinenti al corredo funerario sufficienti a confermarne la datazione, tra cui, come confermato da Priscilla Munzi, dei frammenti di osso lavorato pertinenti a una cassetta lignea e a dei contenitori in alabastro.  Lo scavo è stato realizzato grazie al sostegno finanziario del Ministère de l’Europe et des affaires étrangères, dell’École française de Rome e della Fondation du Collège de France. Le ricerche sono svolte nell’ambito di una concessione di scavo e ricerche del Ministero per i beni e le attività culturali e in collaborazione con il Parco archeologico dei Campi Flegrei
In alto: Dettaglio dell’interno della camera funeraria e della scena figurata conservata sulla parete
d’ingresso e sulle pareti laterali © E. Lupoli, Jean Bérard Centre (CNRS/École française de
Rome)

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