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Dal 1967 al 1987, anno in cui morì, Warhol non si è mai separato dalla sua macchinetta da 35mm, fotografando, ogni giorno, in qualsiasi contesto, tutto ciò che vedeva: persone, oggetti, angoli della città, eventi e tanto altro. Il risultato? Un report, o meglio, un diario visivo giornaliero sulla scena culturale e artistica di New York di quegli anni. Ora, questi 130.000 negativi , quasi tutti inediti, sono visibili online grazie al Cantor Arts Center della Stanford University, scelta dalla Andy Warhol Foundation per la digitalizzazione dell’archivio. Se pensate di aver visto e sentito tutto riguardo al padre della pop art, allora date un’occhiata qui.