31 gennaio 2019

Salvador Dalí rinasce a primavera, in Florida. In versione digitalizzata

 

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Ad aprile, a St. Petersburg, in Florida, Salvador Dalí “risusciterà” nelle sale del museo a lui dedicato, grazie al programma “Dalí Lives”. L’agenzia creativa Goodby Silverstein & Partners, con sede a San Francisco, è riuscita a creare un’intelligenza artificiale che ha appreso gli elementi dei movimenti facciali del pittore spagnolo, realizzando nuovi filmati con un attore a lui molto somigliante.
Basandosi su fotografie, filmati, interviste e centinaia di materiali d’archivio, l’agenzia ha plasmato un rendering del maestro del Surrealismo, dandogli addirittura la sua stessa voce e pronuncia. Alcune delle frasi recitate sono le stesse scritte o proferite dall’artista, mentre altre sono adattate dai creatori e parlano della contemporaneità e degli eventi del museo. Questo progetto è stato spinto, ulteriormente, dal bisogno degli stessi visitatori che, in maggioranza, avevano espresso il bisogno di più esperienze interattive.
Il museo ha soddisfatto le loro richieste, così come aveva già fatto nel 2014, sempre insieme alla stessa agenzia, creando un chiosco che trasformava i selfie dei visitatori in repliche di un dipinto del 1976 della moglie dell’artista, Gala. Ancora nel 2016, e sempre insieme, hanno sviluppato “Dreams of Dalí”, un’esperienza di realtà virtuale che permetteva agli spettatori di camminare all’interno di un dipinto surrealista.
Il direttore esecutivo del museo, Hank Hine, ha inoltre sostenuto che, per merito di questo nuovo programma, il museo ha esaudito un desiderio dello stesso artista, riportandolo in vita. Era lo stesso Dalì a dire che, il giorno in cui sarebbe morto, sperava che le persone pensassero: “Dalí è morto, ma non del tutto”. (Adele Menna)

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