26 marzo 2019

Addio ad Andrea Emiliani. Si spegne una voce forte della storia dell’arte italiana

 

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Storico dell’arte, docente universitario, curatore di mostre di risonanza internazionale, Andrea Emiliani è scomparso il 25 marzo, a 88 anni. Già da alcune settimane, Emiliani era ricoverato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. «Straordinario uomo di cultura, ci ha insegnato a conoscere l’arte, soprattutto ci ha insegnato che l’arte può e deve essere popolare e accessibile a tutti», ha detto Virginio Merola, sindaco di Bologna, città che gli conferì l’Archiginnasio d’Oro e dove Emiliani aveva ricoperto l’incarico di Soprintendente ai Beni artistici e storici, oltre che di direttore della Pinacoteca nazionale di Bologna.
Emiliani nacque Predappio, il 5 marzo 1931, crebbe a Urbino e studiò con Roberto Longhi e Francesco Arcangeli, mentre fu Cesare Gnudi ad avviarlo alla carriera di funzionario. Collaboratore per il Carlino, è stato autore di testi fondamentali di storia dell’arte, tra i massimi esperti di arte moderna e bolognese, erano notissimi i suoi studi su Federico Barocci. Fondò l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia Romagna e ha insegnato discipline storico-artistiche presso l’Università di Bologna dal 1970, tenendo cicli di conferenze nei principali atenei italiani. Accademico dei Lincei, nel 1992 gli fu conferito premio per la critica d’arte del Ministero per i beni e le attività culturali.

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