15 giugno 2019

Miroslaw Balka a Gavoi

 

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A Gavoi, al Museo del Fiore Sardo, inaugura domani, 16 giugno, la personale di Miroslaw Balka “Sweets of Sin”, a cura di Luigi Fassi, incentrata sulla scultura “250 x 280 x 120 (Sweets of Sin)” e sul suo legame con la ricerca di James Joyce. La mostra fa parte di un progetto voluto da Fassi che, in parallelo al “Festival Letterario Isola delle Storie” di Gavoi – quest’anno alla 16esima edizione -, porta al museo opere di importanti artisti contemporanei fiorite da una profonda relazione con la letteratura.
Abbiamo posto alcune domande a Luigi Fassi, direttore del MAN.
Come è nata la mostra e perché avete scelto un’opera di Miroslaw Balka? Come si colloca questa mostra nella mission del MAN che per l’occasione viene ospitato dal Museo del Fiore Sardo di Gavoi?
«Il MAN ha una lunga storia di collaborazione con il festival di letteratura italiana e internazionale “Isola delle storie”, iniziativa che ha luogo ogni estate dal 2004 nel comune di Gavoi in Barbagia. Nel corso delle edizioni del festival si sono succedute diverse mostre organizzate a Gavoi dal MAN. Dall’anno scorso, dopo il mio insediamento al MAN, ho deciso di dedicare questo appuntamento annuale a un progetto di ricerca parallelo ma autonomo rispetto a quello che portiamo avanti al museo a Nuoro. Tale progetto indaga produzioni artistiche realizzate in stretto dialogo con la letteratura e il suo universo simbolico, dando spazio a opere importanti di artisti molto noti della scena globale. Dopo l’esposizione del 2018 dedicata a Hans Peter Feldmann e alla sua opera “100 Years” (co-curata con Alberto Salvadori), quest’anno abbiamo organizzato una mostra incentrata su una preziosa scultura di Miroslaw Balka, “250 x 280 x 120 (Sweets of Sin)”. È un ritratto in forma astratta e multisensoriale di James Joyce, realizzato da Balka nel 2004. Nella scultura Balka ha sintetizzato alcuni degli elementi principali dell’immaginario joyciano, e con essi i paradossi dell’esistenza e il confronto con le inevitabili cadute (ma anche rinascite!) che caratterizzano la vita di ciascuno nel mondo. Balka racconta così il suo sguardo amoroso su Joyce, affidando a quest’opera un messaggio di empatia e redenzione universale. Proprio quello che da sempre ci promette la letteratura».
Puoi aiutarci ad approfondire il legame tra questa scultura di Balka e la ricerca di Joyce?
«Dalle sembianze di una fontana di whisky, la scultura “250 x 280 x 120 (Sweets of Sin)” trae ispirazione dal romanzo “Ulisse” di Joyce e fonde con grande capacità evocativa molteplici elementi legati alla storia personale, letteraria e linguistica dello scrittore irlandese: la biografia (la passione di Joyce per l’alcol), il suo uso letterario della sinestesia (l’opera sprigiona un forte odore di whisky che si propaga nello spazio), le ore del riposo notturno a letto in una condizione di irrequietezza (il piano orizzontale di gommapiuma bianca), la minzione dei personaggi di Bloom e Stephen alla fine di “Ulisse” (il fluire del whisky dalla fontana) e altri passaggi corporei e sessualmente espliciti contenuti nell’Ulisse. Inoltre, il whisky è il protagonista della ballata folk irlandese di “Finnegans Wake”, da cui prende spunto l’omonimo romanzo di Joyce. Nella sua capacità di unire tra loro elementi alti (il fluire del liquido come immagine del flusso di coscienza, tecnica narrativa principale della letteratura di Joyce) e bassi (il corpo, il suo stordimento alcolico e le sue secrezioni), “250 x 280 x 120 (Sweets of Sin)” commenta e interpreta l’opera di Joyce mediante una sua evocazione sovversiva, umoristica e quasi astratta».
Quali saranno le prossime mostre del MAN?
«Venerdì 21 giugno 2019 inauguriamo una grande mostra dedicata a Guido Guidi, la prima in un museo di arte contemporanea italiano. Curata da Irina Zucca Alessandrelli, “IN SARDEGNA: 1974, 2011” presenta fino al 20 ottobre 2019 una selezione di circa 250 fotografie inedite che ritraggono il paesaggio sardo e i suoi abitanti, dagli scatti in bianco e nero del 1974 a quelli a colori del 2011. Guido Guidi si fa interprete della storia dell’isola, delle sue identità e diversità, per costruire un racconto antropologico e paesaggistico delle mutazioni occorse nell’isola nel corso di quattro decenni, dalla vivacità politica e civile negli anni Settanta, che Guidi racconta con meravigliata attenzione, sino all’osservazione del mondo delle aree interne della regione nel 2011, tra tagli di luce, ombre, serrande chiuse e vicoli silenziosi». (Silvia Conta)
Miroslaw Balka
“Sweets of Sin – Le dolcezze del peccato”
A cura di Luigi Fassi
Dal 16 giugno al 7 luglio 2019
MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro 
Via Sebastiano Satta 27, Nuoro
Opening: 16 giugno 2019, alle 19.00
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.00 (lunedì chiuso)
www.museoman.it, info@museoman.it

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