17 febbraio 2003

fino al 22.II.2003 Alvar Aalto – Architettura per leggere Roma, Biblioteca Nazionale Centrale

 
Ventuno progetti di Aalto sugli spazi per la lettura, il rapporto di questi con il contesto, la “fossa di lettura”. Gli studi sull’illuminazione e sull’acustica, gli arredi fissi e mobili. La biblioteca secondo l’architetto finlandese. Per un nuovo umanesimo…

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Alvar Aalto. Architettura per leggere. È la mostra itinerante che, dopo aver fatto tappa a Bruxelles, Ginevra ed Ancona, è allestita negli spazi della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Non è un caso che nella capitale, così come ad Ancona e all’estero, l’esposizione prediliga l’ambiente della biblioteca: oggetto dell’evento sono infatti ventuno progetti su luoghi destinati alla lettura, illustrati attraverso schizzi, disegni, modelli e fotografie provenienti dagli archivi Alvar Aalto di Helsinki.
Leitemotif morfologico e distributivo delle biblioteche di Alvar Aalto è la cosiddetta “fossa di lettura”. L’idea nasce nel 1924 con il progetto presentato al concorso per il Parlamento Finlandese che includeva una biblioteca:Alvar Aalto essa presentava un’originale soluzione simile alla cavea di un anfiteatro classico, circondata da scaffalature di libri. Un anfiteatro, quindi, raccoglie l’uomo e la sua inclinazione alla lettura. Secondo Göran Schildt “la fossa di lettura allude suggestivamente alla letteratura come fondamento spirituale dell’uomo”. E non è un caso che una tale affermazione provenga proprio da un amico dell’architetto, a conoscenza delle frequentazioni colte della casa paterna di Aalto. Più volte Aalto, in effetti, intreccerà nei suoi discorsi, le maglie dell’architettura con le trame della letteratura.
La copiosità di schizzi e disegni presenti alla mostra confermano l’attenzione del maestro per il benessere dell’uomo e il suo impegno nel donare “all’uomo che legge” la più corretta forma di illuminazione, e “all’uomo che ascolta” la più democratica definizione acustica. Il “problema dell’occhio” e il “problema dell’orecchio”, così li chiamava Aalto. Architettura per leggere. Architettura per ascoltare.
Scrive Alvar Aalto nel 1935: “Il problema principale legato ad una biblioteca è quello dell’occhio umano. L’occhio non è soltanto una piccola parte del corpo umano ma ne è la parte più importante. Impiegare una luce naturale e artificiale che distrugga l’occhio umano o che sia inadatta alla sua funzione,Alvar Aalto significa fare architettura reazionaria, anche se l’edificio dovesse poi essere di alto livello costruttivo”. [Baleri E. (a cura di), Aalto Viipuri, Abitare Segesta Cataloghi, Milano, 1995]
Il tema dell’illuminazione è centrale nel registro progettuale del maestro finlandese, fa parte del suo retaggio culturale, della sua esperienza di vita e di ambiente. Tutti i suoi progetti sono protesi a raccogliere, ad abbracciare, a catalizzare la luce. Obiettivo quanto mai urgente nella progettazione di una biblioteca.
La collaborazione con la sezione finlandese del Docomomo (associazione per la documentazione e la conservazione dell’architettura del Movimento Moderno) ha permesso di illustrare i risultati del progetto di restauro della Biblioteca di Viipuri.
Le foto e i disegni esposti illustrano i momenti del restauro con particolare attenzione alla copertura lignea ondulata della sala conferenze. Qui, alla fine degli Alvar Aaltoanni ‘20, l’architetto risolve la componente acustica in modo che da ogni punto della sala si possa ascoltare ed essere ascoltati in parità di condizioni sonore. Aspirazione, questa, ad una sorta di democrazia nella comunicazione che lo conduce a studiare le caratteristiche del suono e sulla sua diffusione. Negli ultimi anni sono state ritrovate le tavole che mostrano le tecniche di montaggio di tali superfici lignee, utili ad una corretta interpretazione delle intenzioni del maestro.
Nella filosofia di Aalto l’uomo è il protagonista dello spazio e le sue esigenze vanno soddisfatte nella maniera più semplice e fruibile.
Architettura attenta ai valori umani. Architettura filantropica come nuova stagione dell’umanesimo nel segno. Architettura come atteggiamento flessibile alla psicologia umana.

francesca oddo


Fino al 23.II.2003
Alvar Aalto. Architettura per leggere
Organizzazione: Teija Isohauta, Antonello Alici, Gabriele Milelli
Segreteria scientifica e organizzativa: Antonello Alici, Dipartimento di Architettura
Rilievo Disegno Urbanistica e Storia dell’Università di Ancona
6 – 22 febbraio 2003
Orario: 9 – 18 dal lunedì al venerdì. Sabato 9 – 13. Domenica chiuso
Ingresso libero
Biblioteca Nazionale Centrale
Viale Castro Pretorio, 105
00185 Roma
Tel. 06-4989225 – 06-4989339
Catalogo della mostra (20 euro): Alvar Aalto Museo (a cura di), Alvar Aalto. Architettura per leggere, Gangemi Editore, Roma, 2003
www.darc.beniculturali.it
aalici@libero.it


[exibart]

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