02 giugno 2003

arteatro_teatrodanza Anne Teresa De Keersmaeker – Once Firenze, Stazione Leopolda

 
In prima nazionale a Fabbrica Europa, Once ci propone un inedito assolo della grande coreografa fiamminga. Dove immagine, parola e gesto riacquistano una forza e un equilibrio originari…

di

Una sedia, un giradischi e una bottiglia d’acqua: sembra di osservare una ragazzina nel microcosmo della sua stanza. Si narra che Anne Teresa De Keersmaeker (Mechelen, 1960) abbia ricevuto in dono il disco Joan Baez in concert part 2 all’età di sette anni. Ora questo disco folk la accompagna per cinquanta minuti di solo, in versione integrale, con gli applausi e le parole di Joan lasciati scorrere. E’ lui il protagonista sulla scena, l’oggetto caldo, fonte dell’incredibile tensione emotiva dello spettacolo.
Le parole delle canzoni sono proiettate sulla destra della scena, turchesi, come l’abito della ballerina e quello di Joan ventiduenne sulla copertina del disco.
Lo studio del legame fra parola e gesto è un elemento importante del lavoro della fondatrice della compagnia Rosas, inaugurato nell’87 con una produzione di Anne Teresa De Keersmaeker – Once teatrodanza basata su scritti di H. Mueller, proseguita poi nel 1999 con la coreografia Selbstbezichtigung (Auto – accusa) da un testo di Peter Handke.
In Once la rarefazione, l’astrattezza dei movimenti, acuti, rigorosi, si accompagna a improvvisi rilassamenti: il peso è lasciato cadere, la tensione si allenta, Anne Teresa a tratti mima ciò che Joan canta, accenna a cullare un bambino sulle note della ninnananna Hush little baby, alza in successione due dita in Don’t think twice di Dylan.
Dice la Keersmaeker: Sono ossessionata dal puro gesto e dalle linee tese… ma mentre posso formalmente eseguire gesti così severi e sicuri non riesco a esserne intimamente coinvolta. Allora innalzo delle resistenze e uso la tensione che ne risulta per comporre una chiara esposizione dell’odissea dell’introspezione.
Nel cuore della performance la Keersameker resta nuda al centro della scena e il suo corpo lunare, danzando, compie piccoli quadrage dei fotogrammi di un griffithiano film di guerra americano, proiettato sullo sfondo..
Lo spettacolo, in prima italiana, ha iniziato ad essere rappresentato nell’autunno 2002. Tempo d’attesa di una possibile guerra U.S.A- Iraq. Anne Teresa coraggiosmente intona We shall Overcome, abbassa il volume del disco, invita il pubblico a cantare ma nessuno osa. E’la canzone della marcia su Washington, per i diritti civili, la stessa paradossalmente intonata da pompieri e cittadini newyorkesi nel vuoto lasciato dalle torri gemelle.

bio
Anna Teresa De Keersmaeker, (Mechelen, 1960) è stata allieva del Mudra, scuola fondata da Béjart a Bruxelles.
Nel 1981 si trasferisce a New York alla N.Y Tisch School of Arts e da questa esperienza nasce Fase, four movements to the music of Steve Reich, invitato a numerosi festiva internazionali. Nel 1982 fonda la sua compagnia, Rosas e lo spettacolo Rosas danst Rosas le garantisce fama internazionale.
La compagnia Rosa dal 1992 ha la residenza all’opera nazionale belga La Monnaie Theatre.
Nel 1995 apre con la Monnaie una nuova scuola internazionale di danza, P.A.R.T.S – Performing Arts Research & Training Studios.
Nel 2001 il ritorno alla pura danza con Small Dance in coppia con Cynthia Loemij.
Nel 2002 i Rosas hanno celebrato i vent’anni della loro fondazione.

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Il sito di Rosas
Il sito ufficiale di Fabbrica Europa

giovanna gioli
spettacolo visto il 10 maggio 2003


Once
Coreografia e interpretazione Anne Teresa De Keersmaeker
Musica: Joan Baez in Concert Part 2
Scenografia: Jan Joris Lamers
Costumi: Anke Loh
Suoni: Alexandre Fostier
Immagini: Aliocha Van der Avoort
Prima Mondiale: Bruxelles, Rosas Performance Space, 27 Novembre 2002
Produzione: Rosas & De Munt / La Monnaie
Durata: 50 minuti


[exibart]

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