11 aprile 2000

dal 6.IV.2000 al 30.VI.2000 Yemen – nel Paese della Regina di Saba Roma, Palazzo Ruspoli

 
C’era una volta, più di tremila anni fa, un ricchissimo regno, dove l’aria profumava di mirra e d’incenso e nei cieli volava la Fenice...

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C’era una volta, più di tremila anni fa, un ricchissimo regno, dove l’aria profumava di mirra e d’incenso e nei cieli volava la Fenice….Era il magico regno della regina di Saba, i cui tesori sono in mostra a Palazzo Ruspoli, dal 6 Aprile al 30 Giugno 2000. Sono circa 500 i capolavori d’arte yemenita esposti, vanno dal VII sec. a.C. al VI sec. d.C. ed illustrano la nascita e lo sviluppo della cultura sud-arabica nell’età preislamica.
Si tratta di pezzi per lo più inediti, che provengono dalla giovane campagna di scavi promossa dal nostro Paese a partire dagli anni ’80: sculture votive in bronzo ed alabastro, gioielli, terrecotte, ed utensili antichissimi, impreziositi dal sapiente allestimento dello scenografo Pier Luigi Pizzi . L’arte yemenita ha innanzitutto una funzione cultuale: le divinità arabe non sono mai rappresentate, esistono in quanto sentite dal devoto. Quest’ultimo, raffigurato nei bronzi della prima sala, ci appare immerso in una mistica meditazione, con lo sguardo fisso e le sembianze stilizzate, quasi trasfigurate dal suo sentimento divino. L’indagine sulla religione yemenita continua nella sala successiva, dove tavole offertorie, incensieri ed altari ci riportano con la mente ai riti arabi preislamici. Poi monete, sigilli e gioielli del I sec. a.C., fino a raggiungere la sezione più preziosa, dedicata alla scultura in alabastro. Un folto gruppo di statuine ordinatamente schierate ci guarda da un lontano passato di favola: alla sua guida, Myriam, nobile Monnalisa yemenita dall’enigmatico sorriso.
La luce la illumina dal basso, rendendo ancor più morbidi e preziosi i suoi mille riflessi d’alabastro. Incensieri, bicchieri, piccoli oggetti e coppe, testimoniano quindi abitudini e costumi dei carovanieri dell’Arabia Felix, mentre una sala finale raccoglie i reperti della preistoria araba, risalenti addirittura a 80.000-20.000 anni fa. Conclude la mostra una sezione sotterranea, dedicata alle origini della scrittura yemenita. Organizzata dal CINS, organizzazione non governativa per la cooperazione Italiana Nord Sud e dalla Fondazione Memmo, la mostra è anche un’iniziativa di solidarietà: attraverso la diffusione della cultura yemenita, vuole richiamare l’attenzione dell’Occidente sui problemi di un paese oggi lontanissimo dal suo favoloso passato, dove il reddito pro capite è uno dei più bassi del mondo. Di qui una serie di iniziative collaterali: la mostra sull’architettura yemenita, l’esposizione “sei fotografi nell Yemen ” e lo spazio dedicato all’artigianato dei Suq arabi presso le scuderie di Palazzo Ruspoli, la rassegna cinematografica nella sala multimediale del Palaexpò, dall’8 al 16 aprile. Con un biglietto speciale è infine possibile abbinare alle mostre un concerto di musica classica, secondo l’ormai consueto costume della Fondazione Memmo.

germana mundanò


“Yemen, nel Paese della Regina di Saba”, 6 Aprile-30 Giugno 2000, Palazzo Ruspoli, via del Corso 418, Scuderie di Palazzo Ruspoli, via di Fontanella Borghese 56/b, tutti i giorni 9.30-19.30, chiuso lunedì. Biglietto intero L.12.000, ridotto 10.000, ridotto di legge L. 8.000, mostra+concerto L. 18.000. Info 06.6874704, sito internet: www.palazzoruspoli.it

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