09 novembre 2018

“Colormirror” di Regine Schumann alla galleria Dep Art di Milano

 

di

Fino al 22 dicembre 2018
Con “Colormirror”, la prima personale italiana di Regine Schumann, la galleria Dep Art di Milano prosegue il suo programma di ricerca e promozione di artisti mid-career che vantano importanti curricula internazionali. Attraverso un corposo nucleo di opere, di medie e grandi dimensioni (i formati variano dagli 80 ai 240 cm di altezza), la mostra presenta dal 30 ottobre al 22 dicembre i lavori più recenti di un’artista che è considerata, in virtù delle sue sperimentazioni con i materiali acrilici, tra i più importanti innovatori nell’ambito delle ricerche cromatiche e cinevisuali. 
L’opera di Regine Schumann esplora le relazioni tra colore, luce e architettura attraverso dei pannelli luminosi – una sorta di monoliti dai colori pulsanti – che offrono ai visitatori una suggestiva esperienza sensoriale. 
Le sculture di Schumann sono create per interagire con la luce: i colori fluorescenti delle opere cambiano infatti con il mutare della luce naturale e a seconda del punto di osservazione. L’artista descrive così il suo lavoro: “Il vetro acrilico colorato e fluorescente gioca nelle mie opere un ruolo importante. Il materiale che utilizzo si illumina non appena riceve energia luminosa, sia essa naturale o artificiale. A seconda della posizione, i diversi pannelli producono differenti stratificazioni, miscelazioni e selezioni di luce e colori”. 
Le sue composizioni cromatiche si ispirano alla teoria dei colori di Goethe, in base alla quale i colori prendono vita dall’interazione tra luce e oscurità; consapevole di questa relazione, in alcuni casi l’artista utilizza la luce di wood per conferire vigore ed energia ai colori che, inaspettatamente, diventano cangianti e vibranti. 
L’architettura è il terzo elemento fondamentale che completa il lavoro dell’artista. Le sue installazioni site-specific modificano infatti lo spazio esistente conferendogli una dimensione di vibrazione e – come lei stessa la definisce – una “temperatura” ambientale. A tale proposito, Alberto Zanchetta, curatore della mostra, scrive: “Le opere di Regine Schumann delimitano uno spazio fisico che altera e ridefinisce l’ambiente in cui sono contenute. Le superfici in plexiglass ricorrono a colori che si compenetrano, si specchiano e riverberano, rendendo l’opera immateriale, come fosse un’emanazione di luce pura. Coinvolto in una duplice esperienza visiva (diurna/naturale e notturna/artificiale), lo spettatore è invitato a interrogarsi sulle ampie possibilità dello spettro cromatico rispetto ai limiti fisiologici imposti dall’occhio umano. L’effetto straniante di tali fluorescenze è ottenuto dalla sintesi delle superfici frontali, retrostanti e perimetrali che assorbono o irradiano la luce, sottoponendo la visione a cambiamenti impercettibili, a volte graduali, altre volte repentini. Ma in ogni caso sorprendenti”.

La mostra è accompagnata da un volume bilingue (italiano-inglese) realizzato da Dep Art, a cura di Alberto Zanchetta e Antonio Addamiano, contenente il testo critico del curatore, la riproduzione di tutte le opere esposte, le vedute dell’allestimento in galleria e apparati bio-bibliografici aggiornati.

Galleria Dep Art

Via Comelico, 40

20135 Milano

martedi/sabato 10.30-19.00

cell +39 335 1998212

tel. +39 0236535620 

antonio.addamiano@depart.it

www.depart.it

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