21 settembre 2004

fino al 9.I.2005 William Baziotes Venezia, Collezione Peggy Guggenheim

 
Un pittore originale e misterioso, dalla cifra personalissima. Una stagione indimenticabile a New York, tra. E adesso una donazione fatta dalla moglie dell’artista alla Collezione Peggy Guggenheim. E Venezia festeggia William Baziotes, con una mostra…

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Esattamente 60 anni fa, a New York, Peggy Guggenheim, organizzava una personale al giovane pittore di origine greca William Baziotes (1912-1963), nella mitica galleria Art of This Century; prima di lui c’erano passati pittori europei come Max Ernst, André Masson, Jean Arp e Sebastian Mattafino a Jackson Pollock. Ora di Baziotes è possibile vedere, per la prima volta in Europa, un cospicuo nucleo di opere, quasi una sessantina tra dipinti e disegni, riuniti dal curatore Michael Preble. Peraltro la mostra è stata segnata da una felice circostanza: l’opera I Paracadutisti è stata donata da Edith, moglie dell’artista, alla Collezione Guggenheim.
Dopo essersi liberato dal tradizionalismo pittorico impartito alla National Academy of Design, l’artista lentamente si costruisce uno spazio personalissimo, dovuto ad una predisposizione naturale per uno sperimentalismo esasperato, nato dal confronto con il surrealismo e il cubismo. A quella parigina, il giovane Baziotes preferisce la scena artistica newyorkese: sono gli anni in cui negli States arrivano Marcel Duchamp, Laszló Moholy-Nagy, ma anche Andrè Breton, Salvador Dalì, Piet Mondrian e moltissimi altri.
wiliam baziotes the Parachutists 1944
Preble scrive, nel catalogo, che Baziotes ha “il merito di voler a tutti i costi arrivare alla comprensione del surrealismo, ridefinendolo per conto proprio”. Ed è in questa ridefinizione che si muove tutta la sua pittura. Basta guardare La farfalla di Leonardo da Vinci (1942), e I Pracadutisti (1944): ci troviamo perfettamente nell’oscillazione tra lavori di ispirazione surrealista e cubista.
Ma il cammino di Baziotes è solo all’inizio: nel 1947 comincia a delinearsi uno stile unico e importante. Opere come Gnomo, Ciclopi e Forma notturna, tutte e tre del 1947, denotano un passaggio cruciale nell’uso delle linee che passano da rette a curve. In questa metamorfosi sta il futuro della sua pittura. Nei primi anni Cinquanta e, poi fino alla fine, Baziotes propone un viaggio interiore ormai totalmente simbolico: pensiamo a Moby Dick (1955), o ad uno degli ultimi quadri come Acquatico (1961). Un allusione, sempre di più, all’aspetto misterioso della sua pittura che si svela poco a poco.

claudio cucco


William Baziotes. Dipinti e disegni, 1934-1962
Collezione Peggy Guggenheim Venezia
+39 041 2405411
+39 041 5206885 fax
ingresso 10 € 8 € senior oltre i 65 anni. 5 € studenti. gratuito 0-12 anni
Lun_Dom 10.00 – 18.00 Mar chiuso. 25 dic chiuso
www.guggenheim-venice.it
info@guggenheim-venice.it
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