30 gennaio 2006

fino al 26.II.2006 Mimmo Jodice – Light Bologna, Villa delle Rose

 
Attraverso una cinquantina di scatti, la fotografia di Jodice si mette a confronto con archeologia e arte del passato. Con il paesaggio e l’architettura urbana. Un archivio laterale che va da Napoli a Petra...

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Quella presentata a Bologna (in collaborazione con la casa editrice Damiani) è una personale anomala nella produzione fotografica di Mimmo Jodice (Napoli, 1934), uno dei maestri italiani del bianco e nero dal dopoguerra a oggi. La sua è una realtà vissuta attraverso frammenti e particolari, una veloce rassegna del presente ripreso da vicino e di sfuggita, una sospensione temporale forzata che eternizza il quotidiano per restituirlo con forme e colori intensi ed esasperati.
Jodice mostra un “archivio laterale”, una raccolta di scatti priva di quell’organizzazione e di quell’ordine che ha caratterizzato per anni la sua produzione fotografica in bianco e nero.
La mancanza di una tematica che leghi le fotografie in esposizione viene compensata da uno sguardo soggettivo coerente, da un’unità stilistica forte, frutto di una riflessione e di una presa di coscienza sul ruolo del colore come strumento di amplificazione di visioni interiori. La grande stagione del barocco napoletano nelle chiese e nei dipinti di Capodimonte, la statuaria greco-romana del Museo Archeologico, gli affreschi frammentati di Paestum e di Pompei e gli inquietanti ossari delle cripte, vengono ritratti attraverso scatti teatrali e caravaggeschi, particolarmente attenti ai giochi della luce sulle superfici di marmo e pietra. Architettura e paesaggio escono invece anche oltre i confini della città natale, per addentrarsi nel deserto del Gobi, a Petra e a Palermo, con riprese a distanza che esaltano la grandiosità della Mimmo Jodice, Napoli, 1980 natura e, allo stesso tempo, sembrano contraddirne la veridicità. Un linguaggio fotografico elaborato, legato ad un uso incostante e frammentato del colore in quarant’anni di produzione e al riconoscimento dell’ambiguità di un mezzo che sembra conquistare per Jodice un posto definitivamente lontano dal documentarismo del black&white. Nei pochi scatti dedicati a still life e nature morte, quest’ultimo aspetto si materializza attraverso sfuocati movimenti della macchina fotografica, che registra senza soffermarsi, con velocità, negando la forma per esaltare l’aspetto cromatico di frutti e fiori. Una mostra, insomma, dedicata a quella che lo stesso autore definisce “un’esperienza errante” di “esplorazioni libere”, all’interno della quale è possibile rintracciare il trait-d’union di uno stile personale e inconfondibile.

giulia pezzoli
mostra vista il 27 gennaio 2006


Mimmo Jodice – Light . a cura di Valerio Dehò
Bologna, Villa delle Rose, Via Saragozza 228/230
orari: tutti i giorni 14-19. Chiuso il lunedì – Ingresso libero
per informazioni: Damiani Editore (tel) +39 051 6350805, (fax) +39 051 6347188
Galleria d’Arte Moderna di Bologna (tel) +39 051 502859, (fax) +39 051 500672 – www.damianieditore.it  – www.studiopesci.it
uffici stampa: Studio Pesci; Ufficio Stampa GAM
Catalogo Damiani Editore, testi di Valeri Dehò, Walter Guadagnini


[exibart]

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