02 maggio 2008

fino al 18.V.2008 Giuseppe Veneziano Milano, Angel Art

 
Graffiante ironia. Che parte dalla pop culture e la decostruisce irridendola. Tele che si beffano di ultime cene e politici, di re denudati e artisti star. Un piglio che accomuna Veneziano al conterraneo Laboratorio Saccardi. Con una sensibile differenza...

di

Lo ricorda Luca Beatrice nel testo introduttivo alla personale milanese di Giuseppe Veneziano (Mazzarino, 1971): il suo rapporto con l’artista siciliano non è cominciato nel migliore dei modi. Distanti il critico e l’artista: colpa dei chilometri che separano Torino da Mazzarino, del rispettivo ruolo di docente e studente, della contrapposizione fra l’intellettuale e l’artista autodidatta, soprattutto di un diverso modo d’intendere la politica e le questioni culturali che hanno irreversibilmente cambiato il mondo dopo l’11 settembre 2001.
Ma l’arte di Veneziano è ironica e, in quanto tale, intelligente, provocatoria e quindi stimolante per le prese di posizione forti che appartengono al critico. Ottima l’idea della gallerista Angela Galiandro di mettere a confronto due professionisti tanto diversi ma, allo stesso tempo, così intelligenti da creare un dialogo che colma e rende ricchezza la loro diversità.
Con le sue tele, Veneziano prende di mira proprio tutti: eroi dei fumetti, politici (uno in particolare: durante l’inaugurazione, sotto il dittico Mio fratello è figlio unico, è apparso un mazzo di fiori e la scritta “Grazie Presidente”. Sicuramente non frutto di un’azione performativa dell’artista…), sovrani mancati, i grandi maestri della storia dell’arte, calciatori e immagini sacre. Icone provenienti dall’immaginario pop, colorate di rosa e azzurro, diventano protagoniste di scenari paradossali, a testimonianza della follia che pervade il nostro tempo. Così la Pantera rosa sale in croce, Ilona Staller e Jeff Koons prendono il posto della Madonna e del San Giuseppe del Tondo Doni, il signor Burns diventa il fratello mancato del signor Berlusconi, Hitler rivela il suo segreto.
Giuseppe Veneziano - La penultima cena - 2008 - acrilico su tela - cm 160x95 - courtesy Angel Art Gallery, Milano
Dal Galles alla Sicilia: nel periodo in cui, sempre a Milano, è in mostra la reinterpretazione dell’Ultima cena leonardesca di Peter Greenaway, anche Veneziano ne dà una sua versione. Attraverso l’uso delle campiture omogenee di colori forti che descrivono figure dai contorni marcati, l’artista sostituisce due dei discussi personaggi rappresentati dal grande genio con la coppia comica più famosa della storia del cinema.
E poi ci sono i titoli, opera d’arte nell’opera d’arte, che strappano un sorriso, e di questi tempi ce n’è bisogno, oltre all’invito a una riflessione che viene da sé. Giochi di parole, citazioni, calchi che sottolineano la chiave interpretativa delle tele, qualora ve ne fosse bisogno, con lo stesso irriverente sarcasmo che ha reso famosi i membri del Laboratorio Saccardi.
Giuseppe Veneziano - Made in Heaven - 2008 - acrilico su tela - diam. cm 120 - courtesy Angel Art Gallery, Milano
All’opera di decostruzione dei miti che condivide con i suoi conterranei, però, Veneziano aggiunge una capacità realizzativa che rende esteticamente convincente e piacevole la vista dei suoi quadri. Veneziano è un pittore e non solo un critico della società contemporanea: non bisogna dimenticarlo.

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mostra visitata il 17 aprile 2008


dal 17 aprile al 18 maggio 2008
Giuseppe Veneziano – Pregiudizio Universale
a cura di Luca Beatrice
Angel Art Gallery
Via Fiori Chiari, 12 (zona Brera) – 20121 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 10-13 e 15-19
Ingresso libero
Catalogo Grafo
Info: tel. +39 0236562022; fax +39 0236562260; info@angelartgallery.it; www.angelartgallery.it

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21 Commenti

  1. i Saccardi sono molto più genuini ed eterogenei,hanno portato alla ribalta questi temi in Italia,Veneziano è un minore malizioso, è evidente, come è maliziosa la sua pittura che non è poi così fatta bene, basta guardare un suo quadro da vicino, o chiedere un parere ad un bravo pittore che nella maggior parte dei casi vi risponderà… che preferisce la spontaneità dei saccardi, poi ci sono i gusti ovviamente…

  2. ancora ancora i laboratorio Saccardi, per la loro ingenua intelligenza, ma Veneziano per cortesia, chi ha scritto ha una minima idea di cosa sia la pop art dei suo significati? Veneziano un amatore e Beatrice uno scriba, dovranno pure campare!

  3. …ma l’arte, negli altri anfratti del mondo non era considerata cultura?
    ogni commento risulta davvero superluo.

  4. laboratorio saccardi “genuini”..ma fatemi il favore…ma in italia siete solo buoni ad esaltare lo sterco? veneziano è nettamente superiore..e poi l’arte può anche esulare dalla cultura..può essere specchio di ciò che si vive in un determinato tempo senza per questo voler citare filosofi o letterati..

  5. Banali trovate e pessimo pittore.Troppo facile il “copia incolla”abbinando immagini dipinte poi con pessimo gusto criomatico e con nessuna consapevolezza pittorica;roba della più pessima cartellonistica pubblicitaria.
    E’ molto grave che alcuni critici ne siano consezienti. Vergogna!!

  6. Ai Saccardi o al signor Veneziano, io preferisco il silenzio.
    A tutti voi che commentate, minchioneggiando d’arte su ciò che vero o falso, buono o cattivo; io preferisco il formaggio grattugiato.
    A Beatrice preferisco la lattuga.
    Alle oratorie d’arte preferisco un cachì.
    Alle gelosie da checche tra artisti più o meno famosi, io preferisco le scorregge di un contadino di Acireale.

    Ma “blaterare” d’arte a mò di duelli mi procura nausea … e mi fa sempre capire che:

    una cosa è l’intelligenza, o il Genio
    altra cosa è l’Arte.

    VIVA IL SILENZIO.

  7. Fate silenzio.

    La lattuga è gia assai preferibile alla maggior parte delle cosette sulle quali blaterate come “critici d’arte” da “Uomini & Donne”.

    Optate per il silenzio.
    Mettete lattuga in bocca.

  8. com’è bella l’italia che sputa sempre sterco sui propri artisti…neanche la possibilità di crescere..sbagliare..cambiare…poi magari arriva l’inglesotto di turno..il polacco..e l’indiano e tutti che gridano al genio…e magari fà delle cose oscene…
    mi sembra poi che questo spazio sia fatto per commentare..che siano commenti stupidi o no.

  9. Alla frustrazione meridionale, preferisco chi si mette in gioco e lotta con le proprie forze per farsi largo nel mondo, e in particolar modo, nel mondo dell’arte. Veneziano non mi piace, ma ho stima di chi riesce a dire con chiarezza la sua in mezzo a tante voci confuse. Se la questione è chi arriva prima e chi dopo, allora mi sembra che il dicorso risulta più complesso di quanto lo si voglia mostrare. Anche se a casa ho una copia di Flash Art del 2004 con in copertina delle opere di Veneziano (Maurizio Cattelan Impiccato), non so se i Saccardi nel 2004 già esistevano?

  10. spesso chi lascia determinati commenti.. o non capisce nulla del tema in questione o è un addetto ai lavori magari molto invidioso di un suo collega che fà più di lui.
    In ogni caso che possa piacere o meno.. di un artista bisogna ammirare anche il modo coriaceo con cui porta avanti il proprio lavoro…durando e perseverando nel tempo…

  11. Scusate ma chi sono questi laboratorio Saccardi? quelli che copiano i cartoni animati South Park? con banali installazioni viste e riviste? ma dovevano fare i comici. non che Veneziano sia meno bravo nel riproporre cose gia viste e infazionate.

  12. saccardi 10 veneziano 0

    almeno loro non si prendono sul serio.

    caro Roberto Fumagalli la prima personale dei saccardi è del 2004 per tua informazione, ma piu che veneziano a copiarli mi sembra che sia tale laurina paperina che ne copia non solo i temi ma anche i formati…

    beatrice con veneziano tocca il fondo…
    ma è diventato daltonico? questa roba non è buona manco per i salotti che lui ama tanto.

  13. I Laboratori Saccardi sono l’esempio eclatande del potere che ha una galleria nel voler imporre la stupidità per arte. Ma quando il suo potere d’influenza nei canali dell’arte si esaurisce, scopaiono anche i Saccardi. L’arte non è una questione di potere! Il potere è temporale, l’arte non ha a che fare con il tempo, forse con l’archetipo, ma qui il discorso diventa più complicato e non è il caso.. su Veneziano non so che dire, il suo lavoro mi sembra più onesto e meno stupido, ma da qui a dire che è arte c’è ne passa!!

  14. Il laboratorio saccardi agonizza in tristi mostriciattole e mercatini natalizzi organizzati dalla galleria antonio colombo di Milano.
    Il commento precedente che si riferiva a gallerie che impongono i loro artisti suonava un po’ ingenuo, la galleria colombo non è esattamente una di quelle che in Italia fa tendenza.

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