02 febbraio 2004

fino al 14.III.2004 Sonde Pistoia, Palazzo Fabroni

 
Palazzo Fabroni tra passato e futuro. Una mostra raduna gli artisti che hanno partecipato alle esposizioni dei suoi quattordici anni di attività. E nel frattempo si svolgono i lavori di restauro. Per un nuovo centro d'arte a Pistoia…

di

Grandi programmi si prefigurano per Palazzo Fabroni, sede di un progetto culturale a cura di Bruno Corà che contempla molteplici linee di attività.
Il palazzo subirà ristrutturazioni per adeguamenti museali ma resterà aperto: cantiere di restauro e cantiere di idee e di linguaggi a sottolineare la volontà di sperimentazione e di working progress.
Con SONDE – Dieci anni con gli artisti a Palazzo Fabroni si vuol segnare una linea di confine esaustiva di un cambiamento radicale e di un nuovo orientamento. Da una parte l’attività svolta dal 1990 ad oggi con la mostra Risonanze, opere significative di Fernando Melani, e Interazion, selezione di artisti presenti nelle mostre che si sono susseguite negli anni. Dall’altra una scommessa per il futuro con l’obiettivo di scoprire e verificare quali problemi attraversino la messa a punto dei Pettena messaggi visivi e di quali inquietudini le opere rechino i segni stabilendo le nuove coordinate di orientamento nel futuro della ricerca.
In Progetto di lettura globale del 1976, Bianchi, serie di tele monocrome e Piombo, del 1979, Melani ben interpreta la dialettica fra artisti e sperimentazione che i curatori hanno voluto evidenziare. Attraverso l’analisi dell’astrazione l’artista si pone in sintonia con la realtà fisica dell’esistente per restituirla tradotta sulla tela.
Al piano superiore del Palazzo, in Interazion, le sale si susseguono in un confronto continuo di tematiche e tecniche artistiche diverse. Da Ritratti di Giuseppe Alleruzzo, accumuli fragili di specchi ad un’altra superficie riflettente, Senza titolo , specchio di interno di Alberto Garutti che riverbera e sintetizza lo spazio, spazio condiviso con Francesco Gennari e Loris Cecchini. Il primo nega in Vetro l’effetto specchio nel suo assioma della “non rappresentazione” proponendo un’opera nitida nella formalizzazione e nella soluzione d’immagine. Il secondo in Viadotto progetta spazi architettonici che sanno di scultura usando materiale e soggetti diversi. Con Carlo Guaita e Antonio Catelani prepotente torna la raffigurazione pittorica negli sgocciolii e piegature dei monocromi in tela di Guaita e nei colori di Talea di Catelani.
Sonde - MelaniContrasti violenti e accoppiamenti apparentemente incongruenti fra Maestri # 4 di Sandrine Nicoletta, che attraverso video, fotografie e registrazioni audio rivela le novità estetiche dei luoghi che ritrae. In Credenza Vittorio Corsini elegge il vetro a significante di fragilità e in Inverso (i monti della luna) Paolo Parisi proietta e rielabora carte nautiche sulla tela. Tutti artisti portatori di novità che si esprime al meglio nel video ritmo beat di Robert Pettena, volutamente occultato in un angolo della scala ma che richiama l’attenzione tramite un loop sonoro, o nell’installazione cubica diGerardo Paoletti in cui si offrono richiami al graffitismo, alla narrativa e alla parola.

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daniela cresti
mostra visitata il 17 gennaio 2004


fino al 14.III.2004
Sonde,
Palazzo Fabroni, Via Sant’Andrea 18
0573371893
orario 12.00-18.00,
domenica e giorni festivi 14.00-18.00
biglietti euro 6,00
ufficio stampa: Susanna Holm, Cooperativa Servizi Culturali Sigma
tel. 055 2340742 fax 055 244145 e-mail


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