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Quotidiani clandestini in Italia
La mostra ha lo scopo di far conoscere alcuni esempi significativi dei mezzi di comunicazione che i Partiti nella clandestinità, durante gli anni della Resistenza in Italia, hanno adoperato per continuare ad informare la popolazione di quanto accadeva nel nostro Paese.
Comunicato stampa
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La mostra ha lo scopo di far conoscere alcuni esempi significativi dei mezzi di comunicazione che i Partiti nella clandestinità, durante gli anni della Resistenza in Italia, hanno adoperato per continuare ad informare la popolazione di quanto accadeva nel nostro Paese.
Dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti e l’arrogante discorso di Mussolini in Parlamento del 3 gennaio 1925, passato alla storia come il “mezzo colpo di Stato”, il regime fascista, già insediato al governo per incarico del Re Vittorio Emanuele III, sopprime definitivamente la libertà di stampa e tutti i diritti costituzionali e democratici.
Ad opera di Gaetano Salvemini, Carlo e Nello Rosselli, Ernesto Rossi e Nello Traquandi nasce a Firenze il primo giornale clandestino antifascista, il ”NON MOLLARE”, che ha gloriosa ma breve vita.
Durante il ventennio, l’attività antifascista clandestina organizzata ha due protagonisti principali, il Partito Comunista italiano e il movimento Giustizia e Libertà, fondato quest’ultimo a Parigi da Carlo Rosselli.
Con il finanziamento di Carlo Rosselli vengono promosse due iniziative, quella di Lauro de Bosis e l’altra di Giovanni Bassanesi, che con il lancio di migliaia di volantini dai loro aerei rispettivamente su Roma e Milano sollecitano la popolazione ad insorgere contro il fascismo.
Ma la diffusione massima dei giornali clandestini avviene dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.
Oltre “l’Unità” del P.C.I., “l’Italia libera” del P’d’A, l’”Avanti” del P.S.I., fioriscono i fogli delle Brigate Matteotti, brigate Mazzini, e delle formazioni democristiane, liberali, anarchiche, ecc.
Informare sulle reali situazioni belliche occultate dalla stampa del regime fascista e invitare la popolazione a insorgere contro l’occupante tedesco divenne lo scopo principale di tale stampa clandestina.
Naturalmente i mezzi finanziari erano scarsi e le testate avevano dunque stile e caratteri poveri e semplici.
Si tratta di fogli realizzati di nascosto in alcune tipografie private e con rischio immenso. Anche la distribuzione è densa di pericoli. Spesso i responsabili sono arrestati, torturati e alcuni pagano con la vita il prezzo della libertà.
Questi cimeli rappresentano non solo una testimonianza preziosa di un periodo tragico della nostra storia, ma anche uno stimolo ad approfondire la ricerca documentaria in questo campo.
La mostra prosegue fino al 19 febbraio 2011
Introducono VITTORIO CIMIOTTA e GUIDO ALBERTELLI.
Iniziativa a cura di FIAP (Federazione Italiana Associazioni Partigiane) con la collaborazione di Circolo Giustizia e Libertà di Roma, ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti) e il Servizio Spazi Culturali della Casa della Memoria e della Storia.
DALLE ORE 17.30 - SALA MULTIMEDIALE
Presentazione dei volumi
“LA DEPORTAZIONE OPERAIA 1943-45”
di EDMONDO MONTALI,
tratto dal libro “UN TRENO PER AUSCHWITZ” di LORENA PASQUINI (ed. Ediesse, 2009)
e
“LI PRESERO OVUNQUE. Storie di deportati umbri”
di OLGA LUCCHI (ed. Mimesis 2010).
Intervengono SAUL MEGHNAGI, EDMONDO MONTALI e ALESSANDRO PORTELLI.
EUGENIO IAFRATE propone il suo lavoro di ricerca sul trasporto del 4 gennaio 1944 in partenza da Roma, direzione Mauthausen. Modera STEFANO GAMBARI.
Iniziativa a cura di ANED in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio
Dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti e l’arrogante discorso di Mussolini in Parlamento del 3 gennaio 1925, passato alla storia come il “mezzo colpo di Stato”, il regime fascista, già insediato al governo per incarico del Re Vittorio Emanuele III, sopprime definitivamente la libertà di stampa e tutti i diritti costituzionali e democratici.
Ad opera di Gaetano Salvemini, Carlo e Nello Rosselli, Ernesto Rossi e Nello Traquandi nasce a Firenze il primo giornale clandestino antifascista, il ”NON MOLLARE”, che ha gloriosa ma breve vita.
Durante il ventennio, l’attività antifascista clandestina organizzata ha due protagonisti principali, il Partito Comunista italiano e il movimento Giustizia e Libertà, fondato quest’ultimo a Parigi da Carlo Rosselli.
Con il finanziamento di Carlo Rosselli vengono promosse due iniziative, quella di Lauro de Bosis e l’altra di Giovanni Bassanesi, che con il lancio di migliaia di volantini dai loro aerei rispettivamente su Roma e Milano sollecitano la popolazione ad insorgere contro il fascismo.
Ma la diffusione massima dei giornali clandestini avviene dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.
Oltre “l’Unità” del P.C.I., “l’Italia libera” del P’d’A, l’”Avanti” del P.S.I., fioriscono i fogli delle Brigate Matteotti, brigate Mazzini, e delle formazioni democristiane, liberali, anarchiche, ecc.
Informare sulle reali situazioni belliche occultate dalla stampa del regime fascista e invitare la popolazione a insorgere contro l’occupante tedesco divenne lo scopo principale di tale stampa clandestina.
Naturalmente i mezzi finanziari erano scarsi e le testate avevano dunque stile e caratteri poveri e semplici.
Si tratta di fogli realizzati di nascosto in alcune tipografie private e con rischio immenso. Anche la distribuzione è densa di pericoli. Spesso i responsabili sono arrestati, torturati e alcuni pagano con la vita il prezzo della libertà.
Questi cimeli rappresentano non solo una testimonianza preziosa di un periodo tragico della nostra storia, ma anche uno stimolo ad approfondire la ricerca documentaria in questo campo.
La mostra prosegue fino al 19 febbraio 2011
Introducono VITTORIO CIMIOTTA e GUIDO ALBERTELLI.
Iniziativa a cura di FIAP (Federazione Italiana Associazioni Partigiane) con la collaborazione di Circolo Giustizia e Libertà di Roma, ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti) e il Servizio Spazi Culturali della Casa della Memoria e della Storia.
DALLE ORE 17.30 - SALA MULTIMEDIALE
Presentazione dei volumi
“LA DEPORTAZIONE OPERAIA 1943-45”
di EDMONDO MONTALI,
tratto dal libro “UN TRENO PER AUSCHWITZ” di LORENA PASQUINI (ed. Ediesse, 2009)
e
“LI PRESERO OVUNQUE. Storie di deportati umbri”
di OLGA LUCCHI (ed. Mimesis 2010).
Intervengono SAUL MEGHNAGI, EDMONDO MONTALI e ALESSANDRO PORTELLI.
EUGENIO IAFRATE propone il suo lavoro di ricerca sul trasporto del 4 gennaio 1944 in partenza da Roma, direzione Mauthausen. Modera STEFANO GAMBARI.
Iniziativa a cura di ANED in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio
20
gennaio 2011
Quotidiani clandestini in Italia
Dal 20 gennaio al 19 febbraio 2011
Location
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 5, (Roma)
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 5, (Roma)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato ore 9.00-19.00 domenica chiuso
Vernissage
20 Gennaio 2011, ore 10
Ufficio stampa
ZETEMA