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Anne e Patrick Poirier – Il giardino della memoria
Il progetto espositivo già ospitato nei mesi scorsi nel Palazzo Pirola a Gorgonzola (Milano), rivela al pubblico, attraverso disegni, rendering e plastici, la struttura del futuro cimitero della città di Gorgonzola inteso come “necropoli contemporanea”, come opera d’arte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il progetto espositivo già ospitato nei mesi scorsi nel Palazzo Pirola a Gorgonzola (Milano), rivela
al pubblico, attraverso disegni, rendering e plastici, la struttura del futuro cimitero della città di
Gorgonzola inteso come “necropoli contemporanea”, come opera d’arte.
L’opera è quasi la sintesi delle ricerche dei Poirier che da circa quarant’anni riflettono sull’idea della
memoria usando materiali e soluzioni formali eterogenee: calchi, erbarî, fotografie, installazioni
architettoniche di utopiche città o di siti archeologici visitati durante numerosi viaggi. Gli artisti,
che hanno partecipato a manifestazioni artistiche come la Biennale di Venezia (1976,1980,1984) e
Documenta di Kassel (1977), analizzano la fragilità della cultura e dell’arte minacciate dal trascorrere
del tempo e dalla storia.
Il nuovo cimitero di Gorgonzola sarà un giardino, un nuovo Eden, felice luogo d’incontro tra i vivi e
i loro cari, avrà una superficie di oltre 16.000 m2, e sorgerà in un’area verde ancora più estesa; la
planimetria avrà la forma di foglia di quercia, pianta che simboleggia forza ed eternità e le sue radici,
il tronco e i rami rappresentano rispettivamente il mondo sotterraneo, il mondo terreno e il mondo
ultraterreno. Le venature della foglia si trasformano nei viali del cimitero, ognuno dei quali avrà il nome
di una costellazione; il viale principale, la Via Lattea, in asse con un anfiteatro per commemorazioni
pubbliche, sarà costeggiato da piante e verdi colline che proteggeranno e occulteranno le sepolture
disposte nelle zone più periferiche del monumento. Alcune di queste colline potranno diventare
sepolture private, riprendendo la struttura degli antichi ipogei italici.
L’ingresso avrà la forma di un enorme arco di cerchio (12,50 x 81 metri) realizzato con tessere vitree
di Murano di colore blu intervallate da inserti dorati per simboleggiare una spettacolare volta celeste.
L’arco d’ingresso ospiterà, oltre ai luoghi logistici, anche una cappella a forma di nave rovesciata,
candida struttura bianca con un taglio di luce sul soffitto; un luogo laico, senza simboli religiosi
caratteristici, che esprime il comune destino di tutti gli uomini davanti al mistero della morte. Sulle
pareti vi saranno nomi dorati di pensatori che hanno meditato sul mistero divino.
Oltre alle sue qualità estetiche Il giardino della memoria soddisfa tutti i requisiti tecnici richiesti
dalla committenza comunale, e potrà diventare un simbolo positivo di “edificio pubblico”.
Per il progetto è stato realizzato un catalogo edito da Skira con testi di Walter Baldi, Luca Molinari,
Anne e Patrick Poirier (2010).
al pubblico, attraverso disegni, rendering e plastici, la struttura del futuro cimitero della città di
Gorgonzola inteso come “necropoli contemporanea”, come opera d’arte.
L’opera è quasi la sintesi delle ricerche dei Poirier che da circa quarant’anni riflettono sull’idea della
memoria usando materiali e soluzioni formali eterogenee: calchi, erbarî, fotografie, installazioni
architettoniche di utopiche città o di siti archeologici visitati durante numerosi viaggi. Gli artisti,
che hanno partecipato a manifestazioni artistiche come la Biennale di Venezia (1976,1980,1984) e
Documenta di Kassel (1977), analizzano la fragilità della cultura e dell’arte minacciate dal trascorrere
del tempo e dalla storia.
Il nuovo cimitero di Gorgonzola sarà un giardino, un nuovo Eden, felice luogo d’incontro tra i vivi e
i loro cari, avrà una superficie di oltre 16.000 m2, e sorgerà in un’area verde ancora più estesa; la
planimetria avrà la forma di foglia di quercia, pianta che simboleggia forza ed eternità e le sue radici,
il tronco e i rami rappresentano rispettivamente il mondo sotterraneo, il mondo terreno e il mondo
ultraterreno. Le venature della foglia si trasformano nei viali del cimitero, ognuno dei quali avrà il nome
di una costellazione; il viale principale, la Via Lattea, in asse con un anfiteatro per commemorazioni
pubbliche, sarà costeggiato da piante e verdi colline che proteggeranno e occulteranno le sepolture
disposte nelle zone più periferiche del monumento. Alcune di queste colline potranno diventare
sepolture private, riprendendo la struttura degli antichi ipogei italici.
L’ingresso avrà la forma di un enorme arco di cerchio (12,50 x 81 metri) realizzato con tessere vitree
di Murano di colore blu intervallate da inserti dorati per simboleggiare una spettacolare volta celeste.
L’arco d’ingresso ospiterà, oltre ai luoghi logistici, anche una cappella a forma di nave rovesciata,
candida struttura bianca con un taglio di luce sul soffitto; un luogo laico, senza simboli religiosi
caratteristici, che esprime il comune destino di tutti gli uomini davanti al mistero della morte. Sulle
pareti vi saranno nomi dorati di pensatori che hanno meditato sul mistero divino.
Oltre alle sue qualità estetiche Il giardino della memoria soddisfa tutti i requisiti tecnici richiesti
dalla committenza comunale, e potrà diventare un simbolo positivo di “edificio pubblico”.
Per il progetto è stato realizzato un catalogo edito da Skira con testi di Walter Baldi, Luca Molinari,
Anne e Patrick Poirier (2010).
02
aprile 2011
Anne e Patrick Poirier – Il giardino della memoria
Dal 02 aprile al 05 settembre 2011
arte contemporanea
Location
MADRE – MUSEO D’ARTE DONNA REGINA
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Vernissage
2 Aprile 2011, ore 19
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
LUCIA CRESPI
Autore
Curatore