“Una finestra davanti al mondo, lo sguardo fisso sullo stesso luogo, un
palcoscenico naturale.
Un tavolo da gioco dove le carte di un mazzo sconosciuto sfidano a
comprendere le loro regole.
Un invito a riaprire le porte dell'immaginazione, partendo da frammenti
di visioni, tessere di una narrazione da ricomporre: un mare, un fuoco,
un cerchio, un gioco. Il racconto, offuscato nella memoria, lentamente
riemerge.”

Elemental è un lavoro sull'immaginazione, sulla possibilità di esercitare
la nostra immaginazione, riesercitarla, recuperarla, in un momento in cui
le immagini che ci vengono normalmente fornite, a cui siamo sottoposti,
la stanno disperdendo in qualche modo.
"Vediamo sempre più con gli occhi degli altri. Potrebbe anche essere un
vantaggio: migliaia di occhi invece di due, ma non è così semplice.
Si finisce col rinunciare alla propria ricerca, alla propria visione.
A poco a poco il mondo non è più terra acqua fuoco ed aria, sono fantasmi
evocati da precisi interessi, da un solo potere."
Un estremo tentativo di recupero degli elementi dell'immaginazione, che
possono essere diversi da persona a persona.
Sono quelli a cui ci attacchiamo senza un apparente scopo pratico, come
il cerchio vuoto: cosa c'è meglio di un cerchio vuoto per infilarci
dentro qualsiasi concetto, qualsiasi idea.