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Shlomith Haber-Schaim – Prints and Drawings 1970>2011
Per la prima volta in Italia un museo espone i lavori dell’artista israeliana, nata a Tel Aviv e vissuta fino al 2005 a Boston, prima di trasferirsi a Gerusalemme, dove tuttora vive e lavora. L’artista espone circa 40 lavori realizzati con le tecniche della stampa, del disegno e dell’incisione
Comunicato stampa
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Inaugura giovedì 16 giugno 2011 alle ore 18:00 presso il Museo Ebraico di Bologna la personale dell’artista israeliana Shlomith Haber-Schaim. La mostra Prints and Drawings 1970>2011 - aperta al pubblico dal 17 giugno al 17 luglio 2011 - espone circa 40 lavori realizzati con le tecniche della stampa, del disegno e dell’incisione.
Per la prima volta in Italia un museo espone i lavori dell’artista israeliana, nata a Tel Aviv e vissuta fino al 2005 a Boston, prima di trasferirsi a Gerusalemme, dove tuttora vive e lavora.
La formazione di Shlomith Haber-Schaim – divisa tra Israele e gli Stati Uniti – ha risentito dell’appartenenza dei suoi maestri alla scuola Bauhaus, ma questo le ha altresì lasciato una grande libertà espressiva, che in questi anni l’ha resa un’artista a tutto tondo tra le più brillanti nel panorama mondiale.
I lavori in mostra sono realizzati con la tecnica dell’intaglio ad acquaforte, una forma d’arte che utilizza il torchio da stampa. Tramite essa l’artista è in grado, secondo le sue stesse parole, “di esplorare diversi processi di pittura, come la xilografia, l’incisione e il collage. Questo facilita la mia libertà di espressione, e mi permette di dipingere un singolo soggetto in differenti modi”.
Il colore gioca un ruolo fondamentale nelle opere di Shlomith Haber-Schaim. Esso non esprime concetti, non è veicolo comunicativo, non vuole rappresentare nulla, il colore nei lavori dell’artista israeliana racconta se stesso. Il colore, come lei stessa sostiene, “può espandersi e contrarsi; può respirare ed esprimere emozioni, può cantare”.
L’intento espressivo dell’artista è quello di stimolare la fantasia dell’osservatore, di suscitare in lui una riflessione su ciò che vede, senza suggerirgli una risposta univoca ma al contrario permettendogli di guardarsi dentro, e di trovare le proprie risposte seguendo una soggettiva sensibilità.
In mostra anche i disegni realizzati nel 1984 per le antiche mura di Gerusalemme, quando Shlomith Haber-Schaim era artista ospite presso la Mishkenot Sha'ananim della città di Gerusalemme, nei quali ha studiato e mostrato gli effetti della luce sulle mura al mattino presto e nel tardo pomeriggio.
Per la prima volta in Italia un museo espone i lavori dell’artista israeliana, nata a Tel Aviv e vissuta fino al 2005 a Boston, prima di trasferirsi a Gerusalemme, dove tuttora vive e lavora.
La formazione di Shlomith Haber-Schaim – divisa tra Israele e gli Stati Uniti – ha risentito dell’appartenenza dei suoi maestri alla scuola Bauhaus, ma questo le ha altresì lasciato una grande libertà espressiva, che in questi anni l’ha resa un’artista a tutto tondo tra le più brillanti nel panorama mondiale.
I lavori in mostra sono realizzati con la tecnica dell’intaglio ad acquaforte, una forma d’arte che utilizza il torchio da stampa. Tramite essa l’artista è in grado, secondo le sue stesse parole, “di esplorare diversi processi di pittura, come la xilografia, l’incisione e il collage. Questo facilita la mia libertà di espressione, e mi permette di dipingere un singolo soggetto in differenti modi”.
Il colore gioca un ruolo fondamentale nelle opere di Shlomith Haber-Schaim. Esso non esprime concetti, non è veicolo comunicativo, non vuole rappresentare nulla, il colore nei lavori dell’artista israeliana racconta se stesso. Il colore, come lei stessa sostiene, “può espandersi e contrarsi; può respirare ed esprimere emozioni, può cantare”.
L’intento espressivo dell’artista è quello di stimolare la fantasia dell’osservatore, di suscitare in lui una riflessione su ciò che vede, senza suggerirgli una risposta univoca ma al contrario permettendogli di guardarsi dentro, e di trovare le proprie risposte seguendo una soggettiva sensibilità.
In mostra anche i disegni realizzati nel 1984 per le antiche mura di Gerusalemme, quando Shlomith Haber-Schaim era artista ospite presso la Mishkenot Sha'ananim della città di Gerusalemme, nei quali ha studiato e mostrato gli effetti della luce sulle mura al mattino presto e nel tardo pomeriggio.
16
giugno 2011
Shlomith Haber-Schaim – Prints and Drawings 1970>2011
Dal 16 giugno al 17 luglio 2011
arte contemporanea
Location
MUSEO EBRAICO
Bologna, Via Valdonica, 1/5, (Bologna)
Bologna, Via Valdonica, 1/5, (Bologna)
Orario di apertura
da domenica a giovedi 10.00 – 18.00
venerdì 10.00 - 16.00
sabato chiuso
Vernissage
16 Giugno 2011, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
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