Il 27 Maggio 2011 inaugurerà negli spazi della Galleria La Corte Arte Contemporanea di Firenze “A Sea of Awareness”, mostra personale della fotografa e scultrice scozzese Linda Lieberman. L'ideazione e l'organizzazione della mostra è a cura di Simona Cavaliere curatrice e fondatrice di Future for the Arts, società di consulenza di Management di Eventi Artistici e Culturali con sede a Londra e Firenze.
La mostra raccoglie 12 scatti in bianco e nero di Linda Lieberman fotografa e scultrice scozzese che vive e opera da molti anni a Londra: l'intensità con la quale l'artista affronta la tematica del rapporto tra essere umano e natura generatrice offre un potente stimolo al dibattito intellettuale circa la consapevolezza degli effetti sull'ambiente dei nostri gesti quotidiani e ci esorta ad assumere comportamenti virtuosi a salvaguardia del nostro ecosistema e del nostro stesso avvenire. Il focus del progetto espositivo è rivolto al tema dell'utilizzo incauto delle risorse naturali e dei beni comuni, in particolare dell'acqua, elemento da cui è nata la vita sul nostro pianeta e il cui consumo irresponsabile sta mettendo a rischio la nostra stessa esistenza.
Il lavoro di Linda Lieberman trae ispirazione dai continui cambiamenti subiti dall'ambiente e dall'ecosistema del nostro pianeta: le sue immagini in bianco e nero ci seducono come in una poetica conversazione visiva tra il mare, luogo in cui la vita ha avuto inizio, e la mutevole interazione dell'uomo con il mondo naturale. La donna e le creature del mare rappresentano il cuore della mostra, come in un doppio inno alla vita: negli scatti “viscerali e intensi” di Linda il ventre materno e l'acqua, dai quali tutto ha avuto origine, sono indissolubilmente legati come parte di uno stesso destino. Linda gode di vasta fama e visibilità in Gran Bretagna e ha al suo attivo collaborazioni prestigiose con gallerie private e centri espositivi a Londra, Edimburgo e New York. Con questo evento si realizzerà per la prima volta in Italia una mostra personale a carattere internazionale dell'artista.
“Per l'ecologia della nostra esistenza non possiamo ignorare il nostro nutrimento sociale, spirituale, economico e politico”