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Piero Pizzi Cannella – Bon à tirer. Incisioni dalla Stamperia Albicocco (2002-2010)
La mostra si compone di quarantanove incisioni inedite realizzate impiegando tecniche varie (acquaforte-acquatinta, puntasecca, maniera a zucchero, carborundum) e stampate dall’artista a Udine, presso la Stamperia d’Arte di
Corrado Albicocco, a partire dal 2002 e per lo più nel corso del 2010, in varia misura e anche in grande formato
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel contesto delle periodiche rassegne dedicate alla produzione incisoria
contemporanea di artisti italiani di chiara fama organizzate dalla Galleria d’Arte
Moderna di Udine e finalizzate all’arricchimento e aggiornamento della ricca
collezione di grafica otto e novecentesca conservata dal Museo udinese, e che
hanno visto, recentemente, la presentazione in anteprima della più recente
produzione grafica di Giovanni Frangi (“Pasadena”, 20 giugno - 30 settembre
2008 ) e di Luca Pignatelli (“Chimera. Opere grafiche. 2002-2009”, 31 ottobre-
30 novembre 2009), anche quest’anno il Museo rinnova il suo incontro con le
più valide espressioni della ricerca incisoria italiana, presentando da sabato 2
luglio fino a tutto settembre la più recente produzione di Piero Pizzi Cannella.
La mostra si compone di quarantanove incisioni inedite realizzate impiegando
tecniche varie (acquaforte-acquatinta, puntasecca, maniera a zucchero,
carborundum) e stampate dall’artista a Udine, presso la Stamperia d’Arte di
Corrado Albicocco, a partire dal 2002 e per lo più nel corso del 2010, in varia
misura e anche in grande formato.
In questa sequenza l’artista propone attraverso una personale cifra linguistica i
temi caratterizzanti la sua ricerca pittorica, tra evocazioni simbolico figurative,
scrittura e suggestioni spaziali, imperniati su oggetti legati alla quotidianità
esistenziale, spaziando dal microcosmo alla più ampia dimensione
architettonica, in parallelo ai suoi cicli pittorici e grafici (le mappe del mondo,
cattedrali, Chinatown etc.) esaltando l’espressività del segno e le suggestioni
del bianco e nero con il ricorso a “fondini” di carta incollata. In occasione della
mostra, organizzata d’intesa con la Stamperia Albicocco, e con il patrocinio
dell’Istituto Nazionale per la Grafica, verrà pubblicato un catalogo con testi di
Roberto Budassi e Isabella Reale e un’intervista dell’artista, per le edizioni
Gaspari. L’artista donerà due suoi disegni e una grafica per le collezioni del
Museo proprio in occasione della mostra udinese
Piero Pizzi Cannella nasce a Rocca di Papa (Rm) nel 1955. Si forma
all’Accademia di Belle Arti di Roma e in seguito alla facoltà di Filosofia
dell’Università La Sapienza. L’esordio artistico data al 1977 in pieno clima
postconcettuale con una personale alla galleria La Stanza di Roma. Nel 1983
l’artista stabilisce lo studio nell’ex pastificio Cecere nel quartiere romano di San
Lorenzo utilizzato anche da Nunzio, Ceccobelli, Dessì, Gallo e Tirelli, artisti che
compongono il gruppo di San Lorenzo e diventano tra i più significativi
rappresentanti del ritorno alla pittura del periodo dopo le intense
sperimentazioni mediali del decennio precedente. Nel 1984 Pizzi Cannella è
invitato da Achille Bonito Oliva, il critico fautore della Transavanguardia, alla
mostra Ateliers di Madrid e collabora con la galleria L’Attico di Fabio Sargentini
che da quel momento diventa la sua galleria di riferimento. In queste occasioni
presenta opere caratterizzate da una densa materia pittorica stesa per strati in
cui gli oggetti assumono una valenza iconica ed emergono lentamente dal
fondo. Tra anni Ottanta e Novanta Pizzi Cannella espone in numerose mostre
in Italia e all’estero (all’Annina Nosei Studio di New York, alla Folker Skulima
Galerie di Berlino, alla Galleria Triebold di Basilea, allo Studio di Meo a Parigi,
alla Cannaviello di Milano, allo Scudo di Verona etc.) e articola la sua ricerca
per cicli (Sospeso per amore, Ferri battuti, Fiori secchi, Gioielli, per esempio).
Nel 1993 è invitato alla XLV Biennale di Venezia e tre anni dopo alla
Quadriennale di Roma. Nel 1997 la città di Siena gli ha dedicato la prima
antologica allo Spedale Santa Maria della Scala. Più recentemente (2006) ha
esposto in una personale al Macro e in una retrospettiva dedicata dal Mart
(2009) al gruppo di San Lorenzo. Nel corso degli anni Pizzi Cannella ha
elaborato un linguaggio rarefatto e suggestivo, composto da segni e forme
riconoscibili su fondi monocromi lavorati con pennellate gestuali. La
componente evocativa del suo lavoro emerge, in particolare, nel ciclo Le
mappe del mondo (2004) dove l’artista riporta sulla tela i profili delle mappe
che poi contamina con numeri, scritture e colature di colore. Oltre alla pittura,
Pizzi Cannella ha sempre dato molta importanza alla tecnica del disegno e
dell’incisione realizzando numerosi libri d’artista. Presente nei maggiori musei
d’arte contemporanea italiana, l’artista vive e lavora a Roma
Orario: 10.30 > 19.00 chiuso il martedì
Biglietti: intero € 5.00 – ridotto € 2.50
Info: Galleria d’Arte Moderna di Udine Via Ampezzo, 2
tel. 0432.295891 – fax 0432.504219
e-mail: gamud@comune.udine.it / sito internet www.comune.udine.it
contemporanea di artisti italiani di chiara fama organizzate dalla Galleria d’Arte
Moderna di Udine e finalizzate all’arricchimento e aggiornamento della ricca
collezione di grafica otto e novecentesca conservata dal Museo udinese, e che
hanno visto, recentemente, la presentazione in anteprima della più recente
produzione grafica di Giovanni Frangi (“Pasadena”, 20 giugno - 30 settembre
2008 ) e di Luca Pignatelli (“Chimera. Opere grafiche. 2002-2009”, 31 ottobre-
30 novembre 2009), anche quest’anno il Museo rinnova il suo incontro con le
più valide espressioni della ricerca incisoria italiana, presentando da sabato 2
luglio fino a tutto settembre la più recente produzione di Piero Pizzi Cannella.
La mostra si compone di quarantanove incisioni inedite realizzate impiegando
tecniche varie (acquaforte-acquatinta, puntasecca, maniera a zucchero,
carborundum) e stampate dall’artista a Udine, presso la Stamperia d’Arte di
Corrado Albicocco, a partire dal 2002 e per lo più nel corso del 2010, in varia
misura e anche in grande formato.
In questa sequenza l’artista propone attraverso una personale cifra linguistica i
temi caratterizzanti la sua ricerca pittorica, tra evocazioni simbolico figurative,
scrittura e suggestioni spaziali, imperniati su oggetti legati alla quotidianità
esistenziale, spaziando dal microcosmo alla più ampia dimensione
architettonica, in parallelo ai suoi cicli pittorici e grafici (le mappe del mondo,
cattedrali, Chinatown etc.) esaltando l’espressività del segno e le suggestioni
del bianco e nero con il ricorso a “fondini” di carta incollata. In occasione della
mostra, organizzata d’intesa con la Stamperia Albicocco, e con il patrocinio
dell’Istituto Nazionale per la Grafica, verrà pubblicato un catalogo con testi di
Roberto Budassi e Isabella Reale e un’intervista dell’artista, per le edizioni
Gaspari. L’artista donerà due suoi disegni e una grafica per le collezioni del
Museo proprio in occasione della mostra udinese
Piero Pizzi Cannella nasce a Rocca di Papa (Rm) nel 1955. Si forma
all’Accademia di Belle Arti di Roma e in seguito alla facoltà di Filosofia
dell’Università La Sapienza. L’esordio artistico data al 1977 in pieno clima
postconcettuale con una personale alla galleria La Stanza di Roma. Nel 1983
l’artista stabilisce lo studio nell’ex pastificio Cecere nel quartiere romano di San
Lorenzo utilizzato anche da Nunzio, Ceccobelli, Dessì, Gallo e Tirelli, artisti che
compongono il gruppo di San Lorenzo e diventano tra i più significativi
rappresentanti del ritorno alla pittura del periodo dopo le intense
sperimentazioni mediali del decennio precedente. Nel 1984 Pizzi Cannella è
invitato da Achille Bonito Oliva, il critico fautore della Transavanguardia, alla
mostra Ateliers di Madrid e collabora con la galleria L’Attico di Fabio Sargentini
che da quel momento diventa la sua galleria di riferimento. In queste occasioni
presenta opere caratterizzate da una densa materia pittorica stesa per strati in
cui gli oggetti assumono una valenza iconica ed emergono lentamente dal
fondo. Tra anni Ottanta e Novanta Pizzi Cannella espone in numerose mostre
in Italia e all’estero (all’Annina Nosei Studio di New York, alla Folker Skulima
Galerie di Berlino, alla Galleria Triebold di Basilea, allo Studio di Meo a Parigi,
alla Cannaviello di Milano, allo Scudo di Verona etc.) e articola la sua ricerca
per cicli (Sospeso per amore, Ferri battuti, Fiori secchi, Gioielli, per esempio).
Nel 1993 è invitato alla XLV Biennale di Venezia e tre anni dopo alla
Quadriennale di Roma. Nel 1997 la città di Siena gli ha dedicato la prima
antologica allo Spedale Santa Maria della Scala. Più recentemente (2006) ha
esposto in una personale al Macro e in una retrospettiva dedicata dal Mart
(2009) al gruppo di San Lorenzo. Nel corso degli anni Pizzi Cannella ha
elaborato un linguaggio rarefatto e suggestivo, composto da segni e forme
riconoscibili su fondi monocromi lavorati con pennellate gestuali. La
componente evocativa del suo lavoro emerge, in particolare, nel ciclo Le
mappe del mondo (2004) dove l’artista riporta sulla tela i profili delle mappe
che poi contamina con numeri, scritture e colature di colore. Oltre alla pittura,
Pizzi Cannella ha sempre dato molta importanza alla tecnica del disegno e
dell’incisione realizzando numerosi libri d’artista. Presente nei maggiori musei
d’arte contemporanea italiana, l’artista vive e lavora a Roma
Orario: 10.30 > 19.00 chiuso il martedì
Biglietti: intero € 5.00 – ridotto € 2.50
Info: Galleria d’Arte Moderna di Udine Via Ampezzo, 2
tel. 0432.295891 – fax 0432.504219
e-mail: gamud@comune.udine.it / sito internet www.comune.udine.it
02
luglio 2011
Piero Pizzi Cannella – Bon à tirer. Incisioni dalla Stamperia Albicocco (2002-2010)
Dal 02 luglio al 30 settembre 2011
disegno e grafica
Location
GAMUD – GALLERIA D’ARTE MODERNA
Udine, Via Ampezzo, 2, (Udine)
Udine, Via Ampezzo, 2, (Udine)
Biglietti
intero € 5.00 – ridotto € 2.50
Orario di apertura
10.30-19, chiuso il martedì
Vernissage
2 Luglio 2011, ore 18
Ufficio stampa
VILLAGGIO GLOBALE
Autore