MAURIZIO RINAUDO. VITA DI SAN GIUSEPPE ED ALTRI RACCONTI



CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE E GRATI PER LA VS. EVENTUALE PRESENZA



Chiesa di San Giuseppe

Via Vernazza

Info: 3402695714 – 3397434005 – 3356195382

www.rinaudoimmobiliare.it



La mostra si compone di circa 50 opere recenti, la maggior parte delle quali fruibili per la prima volta e realizzate appositamente per questo appuntamento proposto, in contemporanea, con la presentazione della nuova grande Pala d'altare inerente l'interpretazione della vita di San Giuseppe.



ente promotore: Confraternita di San Giuseppe onlus – Alba (CN)

in collaborazione con: Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Città di Alba, Associazione Culturale G. Morino – Savigliano (CN)

inaugurazione mostra e benedizione della Pala: sabato 19 novembre ore 17

orari: da mercoledì a venerdì: 15/19 – sabato,domenica, prefestivi e festivi 10/13-15/19

biglietteria: free admittance

mostra a cura di : Maurizio Rinaudo, Confraternita di san Giuseppe onlus

coordinamento artistico : Maurizio Rinaudo

ufficio stampa: Assocaizione Culturale Morino, Confraternita di san Giuseppe onlus

catalogo: in sede

autori: Maurizio Rinaudo

genere: arte contemporanea



Altra suggestiva personale di pittura e scultura ad Alba, nella storica Chiesa di San Giuseppe caratterizzata dalla presenza di recuperati sotterranei risalenti al 164 D.C. e costituenti lo storico Museo di Percorso Romanico, per il pittore pinerolese Maurizio Rinaudo. Una personale che si avvale, oltrechè della presenza di un nugolo di sceltissime opere del M.o, della presentazione e benedizione della nuova pala d'altare dedicata alla vita di San Giuseppe abilmente recensita dal critico d'Arte di Montecarlo Arc. Alberto Lucchini (per Rinaudo la seconda grande opera, posta in questa sede, eseguita su una tela di cm 370x211). Come sempre i lavori di Rinaudo che troviamo in mostra non sono semplicemente referti più o meno fedeli della realtà, anche se posseggono il fascino di una naturalezza che è rara nell'arte dei nostri giorni, ma dialogano innanzitutto con la pittura, che - ci fa capire l'artista - non è affatto una lingua morta. E' un dialogo con interlocutori diversi che corre lungo almeno tre secoli e vi si riconoscono, tra gli altri, gli accenti inconfondibili dei grandi maestri del passato. La facilità di lettura con cui l'immagine di un paesaggio, di una natura morta, di un cesto di fiori o di uno scorcio di Parigi si presenta ai nostri occhi lasciandosi docilmente ispezionare fin nei minimi dettagli - e sono dettagli che riguardano, ad un tempo, le caratteristiche della cosa rappresentata e della pittura stessa - è soltanto il punto di partenza, la condizione preliminare perché si possa poi apprezzare la qualità, tutt'altro che comune, di questi dipinti dalla tessitura pittorica immediata, nutrita di una delicata ed insinuante varietà di umori cromatici. Così dipinti e sculture, che raggiungono una sorprendente efficacia realistica, possiedono un robusto impianto compositivo, che assegna ad ogni cosa il suo giusto posto. Una metrica spaziale estremamente semplice e rigorosa procede quasi sempre lungo un solo asse, orizzontale o verticale, in accordo col formato del dipinto, distribuendo accuratamente gli elementi della composizione in modo da evitare squilibri e affollamenti disordinati. L'arte di Rinaudo è infatti quanto di più lontano si possa immaginare dalla confusa e approssimativa estemporaneità di tanti pittori figurativi per i quali la sincerità espressiva consisterebbe nel fermare sulla superficie del quadro la casualità delle proprie impressioni della realtà. Tutto, nel suo operare, sembra rispondere ad un principio di ordine, non rivolto a mortificare la sensibilità, ma ad esaltarne i valori, purché contenuti entro i limiti di una concezione che sa contemperare ragione e fantasia.

Giorgio Barberis