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Andrea Bonfini – La carta delle febbri
In mostra una serie di opere del giovane artista che giunge all’arte del segno, dell’immagine e del racconto, attraverso l’uso per lo più di carte che sono come attraversate da una febbre incidente, con una sottile determinazione linguistica e poetica.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Natale Addamiano, Andrea Bonfini, Giuseppe Ingegneri, Marco Melodia, Alessandro Scarabelli, Marisa Settembrini.
Scrive Carlo Franza nel testo : “Il giovane Andrea Bonfini giunge all'arte del segno, dell'immagine e del racconto, attraverso l'uso per lo più di carte che sono come attraversate da una febbre incidente, con una sottile determinazione linguistica e poetica. Così Bonfini volge il suo lavoro verso risonanze organiche, filtrate da una lenta e blanda vitalità, alleando il mistero della vita con la sensazione di qualcos'altro che si dibatte fra la speranza e la rovina, fra indecise metamorfosi embrionali. Ecco allora le opere, dalle più iconiche ad altre più informali ed astratte,vivere su un incrocio di tensioni, da una parte la tensione fra la pseudoavanguardia informale e un chiaroscurismo di netta provenienza museistica, dall'altra la poetica elementarmente simbolica di un antagonismo universale fra luce e ombra. Pittura di azione con suggerimenti biomorfici e paesaggistici che stabiliscono un rito esasperato del gesto informale, portando una divisione dell'opera in due zone opposte, in un vasto orizzonte sotto il quale si estende una zona di oscura e bollente attività. Proprio racchiudendo tanti germi artistici la sintesi possiede una autentica qualità esplosiva. La poetica che sostiene il lavoro di questo giovane artista è che dal mostruoso può sbocciare l'immagine metamorfosata di una nuova vita. Da queste carte muovono anche il simbolismo ambiguo, oscillante fra i suggerimenti mistici, l'essere e il nulla esistenziale, le mitologie costruite sopra l'ascetismo,la morte,lo stoicismo e la fatalità. Grandi capacità e vitale laboriosità manuale del segno aprono la personalità artistica di Bonfini a mimetiche accensioni di estrema sensibilità, capaci di fare fermentare lo spirito simbologico che attraversa situazioni di realtà esistenziale. E allora queste opere pungenti e acutissime sono sintesi di vita ma anche repertorio di segni comunicativi”.
Biografia dell’artista
Andrea Bonfini è nato a Teramo nel 1981. Si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano dopo essere transitato anche dall'Accademia di Roma. Ha conseguito il Master d'Arte e Fashion Design all'Istituto Italiano della Moda a Roma. Ha partecipato su invito a prestigiose rassegne d'arte nazionali ed estere (Roma, Formello, Cagliari, Pistoia Sulmona, Molfetta, Milano, Aix en Provence- Francia, ecc.). Ha realizzato costumi di scena teatrali per l'Institute Ballet Preljocaj in Francia e per l'Accademia di Belle Arti di Roma e l'Ecole Nationale Superieure des Beaux Arts di Parigi. Nel 2012 tiene la sua prima personale a Firenze al Plus Florence nel Progetto “Scenari” invitato dall'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza, il quale lo candida anche al Premio delle Arti Premio della Cultura, edizione 2012, al Circolo della Stampa di Milano. Altre sue mostre personali sono programmate a Milano e a Berlino tra 2012 e 2013.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Scrive Carlo Franza nel testo : “Il giovane Andrea Bonfini giunge all'arte del segno, dell'immagine e del racconto, attraverso l'uso per lo più di carte che sono come attraversate da una febbre incidente, con una sottile determinazione linguistica e poetica. Così Bonfini volge il suo lavoro verso risonanze organiche, filtrate da una lenta e blanda vitalità, alleando il mistero della vita con la sensazione di qualcos'altro che si dibatte fra la speranza e la rovina, fra indecise metamorfosi embrionali. Ecco allora le opere, dalle più iconiche ad altre più informali ed astratte,vivere su un incrocio di tensioni, da una parte la tensione fra la pseudoavanguardia informale e un chiaroscurismo di netta provenienza museistica, dall'altra la poetica elementarmente simbolica di un antagonismo universale fra luce e ombra. Pittura di azione con suggerimenti biomorfici e paesaggistici che stabiliscono un rito esasperato del gesto informale, portando una divisione dell'opera in due zone opposte, in un vasto orizzonte sotto il quale si estende una zona di oscura e bollente attività. Proprio racchiudendo tanti germi artistici la sintesi possiede una autentica qualità esplosiva. La poetica che sostiene il lavoro di questo giovane artista è che dal mostruoso può sbocciare l'immagine metamorfosata di una nuova vita. Da queste carte muovono anche il simbolismo ambiguo, oscillante fra i suggerimenti mistici, l'essere e il nulla esistenziale, le mitologie costruite sopra l'ascetismo,la morte,lo stoicismo e la fatalità. Grandi capacità e vitale laboriosità manuale del segno aprono la personalità artistica di Bonfini a mimetiche accensioni di estrema sensibilità, capaci di fare fermentare lo spirito simbologico che attraversa situazioni di realtà esistenziale. E allora queste opere pungenti e acutissime sono sintesi di vita ma anche repertorio di segni comunicativi”.
Biografia dell’artista
Andrea Bonfini è nato a Teramo nel 1981. Si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano dopo essere transitato anche dall'Accademia di Roma. Ha conseguito il Master d'Arte e Fashion Design all'Istituto Italiano della Moda a Roma. Ha partecipato su invito a prestigiose rassegne d'arte nazionali ed estere (Roma, Formello, Cagliari, Pistoia Sulmona, Molfetta, Milano, Aix en Provence- Francia, ecc.). Ha realizzato costumi di scena teatrali per l'Institute Ballet Preljocaj in Francia e per l'Accademia di Belle Arti di Roma e l'Ecole Nationale Superieure des Beaux Arts di Parigi. Nel 2012 tiene la sua prima personale a Firenze al Plus Florence nel Progetto “Scenari” invitato dall'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza, il quale lo candida anche al Premio delle Arti Premio della Cultura, edizione 2012, al Circolo della Stampa di Milano. Altre sue mostre personali sono programmate a Milano e a Berlino tra 2012 e 2013.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
14
aprile 2012
Andrea Bonfini – La carta delle febbri
Dal 14 aprile al 18 ottobre 2012
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a domenica su appuntamento
Vernissage
14 Aprile 2012, ore 18.00
Autore
Curatore