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L’occhio, l’orecchio, il cuore
Una mostra che raccoglie le opere di alcuni dei più significativi artisti della nuova scena contemporanea italiana: la generazione cresciuta tra gli anni Ottanta e il Duemila attraversata e accompagnata da sonorità e linguaggi musicali fortemente differenziati.
Comunicato stampa
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La Provincia di Lucca in collaborazione con l’Associazione Arte & Associati inaugura sabato 3 luglio nelle Sale Monumentali di Palazzo Ducale L’OCCHIO, L’ORECCHIO, IL CUORE. La musica nell’immaginario degli artisti contemporanei una mostra che raccoglie le opere di alcuni dei più significativi artisti della nuova scena contemporanea italiana: la generazione cresciuta tra gli anni Ottanta e il Duemila attraversata e accompagnata da sonorità e linguaggi musicali fortemente differenziati: dal pop all’ hip-hop, dal jazz alla tecno.
L’esposizione si inserisce negli indirizzi artistici che la Provincia di Lucca programma per le attività espositive di Palazzo Ducale e che prevede annualmente un evento dedicato all’arte contemporanea. Punti di Vista nel 2002; la promozione di artisti italiani e in particolare toscani alla Biennale di Dakar sempre nel 2002; di importanti maestri nazionali e internazionali come FOLON a Lucca nel 2003 o La Tensione dello sguardo di Sandro Luporini, pittore a autore dei testi di Gaber nel 2001.
L’OCCHIO, L’ORECCHIO, IL CUORE. La musica nell’immaginario degli artisti contemporanei è un’iniziativa strettamente collegato al SUMMER FESTIVAL 2004, importante rassegna musicale che la Provincia organizza dal 1998 e che ha ospitato alcuni tra i maggiori musicisti nazionali e internazionali. Curata da Sergio Tossi la mostra indaga il rapporto che lega l’immagine al suono, le atmosfere evocate dalla musica. L’inequivocabile intrecciarsi tra il mondo visivo ed acustico è il tema attorno al quale diciannove artisti sono stati chiamati a lavorare con opere realizzate appositamente per questa esposizione.
Gli artisti (alcuni anche ottimi musicisti) sono: Matteo Basilè, Alessandro Bazan, Paul Beel, Benedetta Bonichi, Paolo Consorti, Marco Cingolani, Francesco De Grandi, Fulvio Di Piazza, Dormice (Sawan Yawnghwe e Heinrich Nicholaus), Daniele Galliano, Federico Guida, Marco Neri, Francesco Impellizzeri, Cristiano Pintaldi, Max Rohr, Silvano Tessarollo, Adrian Tranquilli, Velasco, Sandra Virlinzi.
Alcuni di loro hanno partecipato alla mostra ITALIAN FACTORY, marchio con cui il critico Alessandro Riva promuove un gruppo di giovani artisti italiani, che affrontano tematiche attuali attraverso un linguaggio tradizionale e contemporaneo allo stesso tempo. ITALIAN FACTORY è stata ospite sia alla 50ma Biennale di Venezia 2003 e a Strasburgo - Parlamento Europeo, per il semestre della presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea
Il cuore della mostra sarà costituito da un forte nucleo pittorico figurativo ma anche da video, sculture, fotografie e installazioni. A tutti è stato chiesto di formulare una playlist personale che farà da colonna sonora alla mostra. Sarà interessante provare a ricomporre i percorsi artistici cercando di cogliere le affinità, di scoprire le atmosfere, i suoni e le immagini comuni. Ciò che ne viene fuori è un ritratto paradigmatico di questa generazione. Dal noir palermitano/newyorkese di Bazan al pulp in versione iperrealista di Paul Blee; dall’astrazione classica di Cingolani alla scultura figurativa di un realismo sconcertante di Impellizzeri; dal cyberpunk e il virtuosismo pittorico di De Grandi alle forme grottesche e un po’ splatter di Di Piazza e alle visioni digitali di Consorti; dai soggetti pop di grande formato dei Dormice al taglio cinematografico, a volte da videoclip, di Basilè; dalle atmosfere rese fotograficamente del popolo metropolitano della notte di Galliano alla pittura cartellonistica, dove il corpo è in primo piano, di Guida; dai soggetti umani, radiografati nella loro essenziale purezza, depurati di ogni carnalità, della Bonichi ai paesaggi vissuti come narrazioni di Neri; dal ‘reale’ reso come le immagini dei video da innumerevoli pixel dipinti a mano di Pintaldi alle icone dei supereroi del cinema e dei fumetti, simboli della contemporaneità, di Tranquilli; dalle inquadrature da noir metropolitano, misteriosi racconti proiettati sui personaggi, di Rohr alle sculture provocazione attinte dall’immaginario infantile (pupazzi, gadget, eroi dei catoons come i Simpson) di Tessarollo; dai ritratti di personaggi dello spettacolo resi con la dignità della ritrattistica ottocentesca di Velasco alle figure UltraPop quasi commedie musicali trash, fumetti underground, della Virlinzi.
Oltre ai testi di Sergio Tossi, di Gianluca Marziani (un excursus sulle affinità tra musica e arte), di Alessandro Riva (autore di un vero e proprio racconto), il catalogo, pubblicato da Artout Maschietto Editore, prevede una testimonianza straordinaria di Lucio Dalla che, nella sua duplice veste di musicista e di attento conoscitore di arte contemporanea, descriverà il punto di vista “opposto”, quello di chi scrive musica pensando alle immagini e all’arte.
L’esposizione si inserisce negli indirizzi artistici che la Provincia di Lucca programma per le attività espositive di Palazzo Ducale e che prevede annualmente un evento dedicato all’arte contemporanea. Punti di Vista nel 2002; la promozione di artisti italiani e in particolare toscani alla Biennale di Dakar sempre nel 2002; di importanti maestri nazionali e internazionali come FOLON a Lucca nel 2003 o La Tensione dello sguardo di Sandro Luporini, pittore a autore dei testi di Gaber nel 2001.
L’OCCHIO, L’ORECCHIO, IL CUORE. La musica nell’immaginario degli artisti contemporanei è un’iniziativa strettamente collegato al SUMMER FESTIVAL 2004, importante rassegna musicale che la Provincia organizza dal 1998 e che ha ospitato alcuni tra i maggiori musicisti nazionali e internazionali. Curata da Sergio Tossi la mostra indaga il rapporto che lega l’immagine al suono, le atmosfere evocate dalla musica. L’inequivocabile intrecciarsi tra il mondo visivo ed acustico è il tema attorno al quale diciannove artisti sono stati chiamati a lavorare con opere realizzate appositamente per questa esposizione.
Gli artisti (alcuni anche ottimi musicisti) sono: Matteo Basilè, Alessandro Bazan, Paul Beel, Benedetta Bonichi, Paolo Consorti, Marco Cingolani, Francesco De Grandi, Fulvio Di Piazza, Dormice (Sawan Yawnghwe e Heinrich Nicholaus), Daniele Galliano, Federico Guida, Marco Neri, Francesco Impellizzeri, Cristiano Pintaldi, Max Rohr, Silvano Tessarollo, Adrian Tranquilli, Velasco, Sandra Virlinzi.
Alcuni di loro hanno partecipato alla mostra ITALIAN FACTORY, marchio con cui il critico Alessandro Riva promuove un gruppo di giovani artisti italiani, che affrontano tematiche attuali attraverso un linguaggio tradizionale e contemporaneo allo stesso tempo. ITALIAN FACTORY è stata ospite sia alla 50ma Biennale di Venezia 2003 e a Strasburgo - Parlamento Europeo, per il semestre della presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea
Il cuore della mostra sarà costituito da un forte nucleo pittorico figurativo ma anche da video, sculture, fotografie e installazioni. A tutti è stato chiesto di formulare una playlist personale che farà da colonna sonora alla mostra. Sarà interessante provare a ricomporre i percorsi artistici cercando di cogliere le affinità, di scoprire le atmosfere, i suoni e le immagini comuni. Ciò che ne viene fuori è un ritratto paradigmatico di questa generazione. Dal noir palermitano/newyorkese di Bazan al pulp in versione iperrealista di Paul Blee; dall’astrazione classica di Cingolani alla scultura figurativa di un realismo sconcertante di Impellizzeri; dal cyberpunk e il virtuosismo pittorico di De Grandi alle forme grottesche e un po’ splatter di Di Piazza e alle visioni digitali di Consorti; dai soggetti pop di grande formato dei Dormice al taglio cinematografico, a volte da videoclip, di Basilè; dalle atmosfere rese fotograficamente del popolo metropolitano della notte di Galliano alla pittura cartellonistica, dove il corpo è in primo piano, di Guida; dai soggetti umani, radiografati nella loro essenziale purezza, depurati di ogni carnalità, della Bonichi ai paesaggi vissuti come narrazioni di Neri; dal ‘reale’ reso come le immagini dei video da innumerevoli pixel dipinti a mano di Pintaldi alle icone dei supereroi del cinema e dei fumetti, simboli della contemporaneità, di Tranquilli; dalle inquadrature da noir metropolitano, misteriosi racconti proiettati sui personaggi, di Rohr alle sculture provocazione attinte dall’immaginario infantile (pupazzi, gadget, eroi dei catoons come i Simpson) di Tessarollo; dai ritratti di personaggi dello spettacolo resi con la dignità della ritrattistica ottocentesca di Velasco alle figure UltraPop quasi commedie musicali trash, fumetti underground, della Virlinzi.
Oltre ai testi di Sergio Tossi, di Gianluca Marziani (un excursus sulle affinità tra musica e arte), di Alessandro Riva (autore di un vero e proprio racconto), il catalogo, pubblicato da Artout Maschietto Editore, prevede una testimonianza straordinaria di Lucio Dalla che, nella sua duplice veste di musicista e di attento conoscitore di arte contemporanea, descriverà il punto di vista “opposto”, quello di chi scrive musica pensando alle immagini e all’arte.
03
luglio 2004
L’occhio, l’orecchio, il cuore
Dal 03 luglio all'otto agosto 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE
Lucca, Via Francesco Carrara, 1, (Lucca)
Lucca, Via Francesco Carrara, 1, (Lucca)
Orario di apertura
TUTTI I GIORNI DALLE 10 alle 19
Vernissage
3 Luglio 2004, ore 18
Editore
ARTOUT-MASCHIETTO
Ufficio stampa
DAVIS & CO.