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Jessica Carroll – Verde Pisello
La mostra sarà composta da vari lavori che formano un’installazione unica nello spazio dell’ex falegnameria. In primo luogo il pavimento sarà completamente trasformato da piastrelle ceramiche verdi e nella parte centrale ci saranno nove grani, come fossero appena caduti dal baccello.
Comunicato stampa
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Jessica Carroll è un artista nata a Roma, ma di famiglia statunitense, che lavora dagli anni ’80 ad una sintesi tra disegno, scultura e istallazione. Il progetto originale che viene presentato in galleria ha il nome di un colore, “ Verde pisello”, ma contiene molti elementi della poetica dell’artista sospesa tra ricerca della forma e pervasa da un sottile senso del paradosso.
La mostra sarà composta da vari lavori che formano un’installazione unica nello spazio dell’ex falegnameria. In primo luogo il pavimento sarà completamente trasformato da piastrelle ceramiche verdi e nella parte centrale ci saranno nove grani, come fossero appena caduti dal baccello. Per contro ad una parete ci sarà la danza delle api realizzata con il pongo, e in corrispondenza ci sarà la “Hannukia” sul soffitto, formata da api d’oro.
Il colore verde e le api (simbolo di prosperità) sono il motivo guida della mostra.
Sarà anche esposta una fila di sei arnie colorate che staccano sul colore dominante, su di queste sono appoggiati degli alveari in ceramica completati da alcune api in bronzo. E’ tutto bucolico, troppo bucolico per essere vero. Jessica Carroll crea una sorta di supernatura, una festa barocca sempre controllata, ma giocosa e diretta. I materiali artistici così diversi, vivono in una complessità teatrale e sembrano invitare alla meraviglia.
L’equilibrio tra scultura e decorazione è perfetto. Un pezzo di cornicione dello stesso colore del pavimento, realizzato in terracotta, riannoda i fili di un percorso quasi iniziatico. Le “Piante di città” sono dei calambour perché sono delle traduzioni arboree della topografia di alcune grandi città. Ma che si tratti di un percorso indiziario lo si comprende anche da alcuni oggetti distrattamente abbandonati: un “Microscopio” (di marmo) ci ricorda l’osservazione scientifica della natura, mentre una trombetta (di bronzo) reca la scritta “I love you”. Sembra di entrare in un microcosmo in cui il linguaggio dell’arte e della Natura coincidono e allo spettatore non resta che abbandonarsi ad un gioco di simmetrie e di similitudini, come un enigma senza fine. Progetto, scultura, disegno trovano nel lavoro di Jessica Carroll una sintesi affascinante, tra la perfezione tra l’illusione dell’imitazione e la verità dell’Arte.
Jessica Carrol ha esposto alla Galleria Salomon di Milano, alla Galleria dell’Incisione di Brescia, da Elisabetta Giovagnoni a Roma, al Castello di Rivara di Franz Paludetto, da Federa Rosso a Torino, come Atelier Mondino da Santo Picara a Firenze, a Rivara e da Luce Monachesi a Roma.
La mostra sarà composta da vari lavori che formano un’installazione unica nello spazio dell’ex falegnameria. In primo luogo il pavimento sarà completamente trasformato da piastrelle ceramiche verdi e nella parte centrale ci saranno nove grani, come fossero appena caduti dal baccello. Per contro ad una parete ci sarà la danza delle api realizzata con il pongo, e in corrispondenza ci sarà la “Hannukia” sul soffitto, formata da api d’oro.
Il colore verde e le api (simbolo di prosperità) sono il motivo guida della mostra.
Sarà anche esposta una fila di sei arnie colorate che staccano sul colore dominante, su di queste sono appoggiati degli alveari in ceramica completati da alcune api in bronzo. E’ tutto bucolico, troppo bucolico per essere vero. Jessica Carroll crea una sorta di supernatura, una festa barocca sempre controllata, ma giocosa e diretta. I materiali artistici così diversi, vivono in una complessità teatrale e sembrano invitare alla meraviglia.
L’equilibrio tra scultura e decorazione è perfetto. Un pezzo di cornicione dello stesso colore del pavimento, realizzato in terracotta, riannoda i fili di un percorso quasi iniziatico. Le “Piante di città” sono dei calambour perché sono delle traduzioni arboree della topografia di alcune grandi città. Ma che si tratti di un percorso indiziario lo si comprende anche da alcuni oggetti distrattamente abbandonati: un “Microscopio” (di marmo) ci ricorda l’osservazione scientifica della natura, mentre una trombetta (di bronzo) reca la scritta “I love you”. Sembra di entrare in un microcosmo in cui il linguaggio dell’arte e della Natura coincidono e allo spettatore non resta che abbandonarsi ad un gioco di simmetrie e di similitudini, come un enigma senza fine. Progetto, scultura, disegno trovano nel lavoro di Jessica Carroll una sintesi affascinante, tra la perfezione tra l’illusione dell’imitazione e la verità dell’Arte.
Jessica Carrol ha esposto alla Galleria Salomon di Milano, alla Galleria dell’Incisione di Brescia, da Elisabetta Giovagnoni a Roma, al Castello di Rivara di Franz Paludetto, da Federa Rosso a Torino, come Atelier Mondino da Santo Picara a Firenze, a Rivara e da Luce Monachesi a Roma.
22
gennaio 2005
Jessica Carroll – Verde Pisello
Dal 22 gennaio al 12 marzo 2005
arte contemporanea
Location
SPAZIO EX FALEGNAMERIA
Bologna, Via Val D'Aposa, 4/A, (Bologna)
Bologna, Via Val D'Aposa, 4/A, (Bologna)
Orario di apertura
lunedì-sabato 15.30/19.30, mattino e festivi per appuntamento
Autore