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VARIAZIONI, una bella storia
c’era una volta a milano la galleria VARIAZIONI, con una bella storia di 15 anni d’arte e passione.
oggi quella storia purtroppo si chiude. manca lo spazio, tante delle opere che ancora ci sono dovranno trovare nuove case in cui continuare a vivere.
per questo ci sarà una mostra, per vendere, a un prezzo quasi simbolico, due cartelle di litografie che la galleria produsse nel ‘76 e nell’83, di cui esistono ancora varie edizioni.
Comunicato stampa
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VARIAZIONI, una bella storia
Variazioni, galleria delle forme d’arte, di Agar Ventola e Sami Abdel Maula, ha avuto un’intensa attività a Milano da novembre 1973 a giugno 1988, quindici anni durante i quali ha organizzato più di cento mostre, diventando un laboratorio di idee e un punto di incontro tra giovani artisti e pittori, scultori e performer più noti e collaudati. Molte delle opere scoperte e proposte dalla Galleria milanese sono oggi patrimonio di importanti musei in tutto il mondo, ma la caratteristica più interessante e atipica per una galleria d’arte, fu quella di un approccio più mecenatesco che commerciale alla pittura e agli artisti. Anche la nascita di Variazioni fu un azzardo e una scommessa: una grande casa a piano terra nel centro di Milano, sue saloni ampi e luminosi, tanti amici pittori e Agar e Sami decisero che il loro appartamento sarebbe diventato un luogo per l’arte, ritagliando per sé solo lo spazio per la camera da letto e una grande cucina in cui dopo cena, si tirava tardi a discutere di pittura, di arte e di politica.
Proprio per incoraggiare il lavoro dei più giovani e scommettendo sul loro talento, nel 1976 e nel 1983 Variazioni produsse due cartelle di grafica che raccoglievano opere trans-generazionali, accostando nuovi talenti a personalità con un lungo curriculum artistico alle spalle. Diversi per provenienza, esperienza e formazione, tutti facevano riferimento all’astrattismo lirico e geometrico, riproponendolo nella sua contemporaneità. Nacquero così le due cartelle, che l’Istituto Nazionale per la Grafica, la più prestigiosa istituzione museale italiana per la conservazione e la promozione delle opere grafiche sta acquisendo in questi giorni. Contengono litografie del ’76, tirate in 70 copie di Gabriele Bellagente, Renzo Colombo, Gianni D’Adda, Fernanda Fedi, Anna Paganella e Armando Tomasi e quelle dell’83, tirate in 99 copie, di Massimo Antonaci, Emiliano Bonfanti, Marco Carnà, Ferdinando Chevrier, Mario Cusumano, Aldo Dazzi, Adelio Maronati, Giacomo Nuzzo, Paolo Schiavocampo e Nanni Valentini. Di particolare interesse le opere di Valentini e Antonaci, valorizzate e differenziate da interventi autografi degli autori.
Una delle operazioni più interessanti di Variazioni nasce a metà degli anni Settanta dall’incontro di Agar e Sami con Giovanna Vella, vedova del pittore Attilio Vella, all’epoca appena scomparso. Artista straordinario, ma non adeguatamente valorizzato, Vella appartiene a quella corrente dei futuristi di sinistra, generalmente meno noti nel panorama culturale italiano, in rotta con il Marinetti guerrafondaio e collocata politicamente su posizioni vicine all'anarchismo e al bolscevismo. Superato questo esordio, la parte più consistente dell’opera di Vella, riproposta da Variazioni, è caratterizzata dall’approdo all’astrattismo e dall’adesione al Mac (Movimento Arte Concreta) fondato a Milano nel 1948 da Atanasio Soldati, Gillo Dorfles, Bruno Munari, Gianni Monnet, con il fine di promuovere l'arte non figurativa, e in particolare un tipo di astrattismo libero da ogni imitazione, di orientamento prevalentemente geometrico.
Da ricordare tra le presenze più significative che hanno intensamente partecipato all’attività di Variazioni e che testimoniano l’attenzione della galleria per la ricerca e le avanguardie pittoriche, Lia Drei e il marito Francesco Guerrieri, tra i fondatori del Gruppo 63; Ettore Sordini e Arturo Vermi, che fondarono nel ’61 il Gruppo del Cenobio. E ancora Mario Ballocco, fondatore nel 1950 a Milano del Gruppo Origine (cui aderirono anche Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi ed Ettore Colla) Silvano Bozzolini, che fu tra i fondatori con André Bloc del Groupe Espace, Andrea Carnemolla, il cileno Ivan Contreras-Brunet, che nel 1968 con Michel Seuphor , Luc Peire, Romano Zanotti et Calos fondò il gruppo Co-Mo (costruttivismo e movimento) e rappresentò il Cile con una sala personale alla Biennale di Venezia, Ibrahim Kodra, allievo di Aldo Carpi, Carlo Carrà, Achille Funi e Aldo Mengolini con le sue costruzioni luminose e i lavori seriali riconducibili all’optical-art.
Variazioni, galleria delle forme d’arte, di Agar Ventola e Sami Abdel Maula, ha avuto un’intensa attività a Milano da novembre 1973 a giugno 1988, quindici anni durante i quali ha organizzato più di cento mostre, diventando un laboratorio di idee e un punto di incontro tra giovani artisti e pittori, scultori e performer più noti e collaudati. Molte delle opere scoperte e proposte dalla Galleria milanese sono oggi patrimonio di importanti musei in tutto il mondo, ma la caratteristica più interessante e atipica per una galleria d’arte, fu quella di un approccio più mecenatesco che commerciale alla pittura e agli artisti. Anche la nascita di Variazioni fu un azzardo e una scommessa: una grande casa a piano terra nel centro di Milano, sue saloni ampi e luminosi, tanti amici pittori e Agar e Sami decisero che il loro appartamento sarebbe diventato un luogo per l’arte, ritagliando per sé solo lo spazio per la camera da letto e una grande cucina in cui dopo cena, si tirava tardi a discutere di pittura, di arte e di politica.
Proprio per incoraggiare il lavoro dei più giovani e scommettendo sul loro talento, nel 1976 e nel 1983 Variazioni produsse due cartelle di grafica che raccoglievano opere trans-generazionali, accostando nuovi talenti a personalità con un lungo curriculum artistico alle spalle. Diversi per provenienza, esperienza e formazione, tutti facevano riferimento all’astrattismo lirico e geometrico, riproponendolo nella sua contemporaneità. Nacquero così le due cartelle, che l’Istituto Nazionale per la Grafica, la più prestigiosa istituzione museale italiana per la conservazione e la promozione delle opere grafiche sta acquisendo in questi giorni. Contengono litografie del ’76, tirate in 70 copie di Gabriele Bellagente, Renzo Colombo, Gianni D’Adda, Fernanda Fedi, Anna Paganella e Armando Tomasi e quelle dell’83, tirate in 99 copie, di Massimo Antonaci, Emiliano Bonfanti, Marco Carnà, Ferdinando Chevrier, Mario Cusumano, Aldo Dazzi, Adelio Maronati, Giacomo Nuzzo, Paolo Schiavocampo e Nanni Valentini. Di particolare interesse le opere di Valentini e Antonaci, valorizzate e differenziate da interventi autografi degli autori.
Una delle operazioni più interessanti di Variazioni nasce a metà degli anni Settanta dall’incontro di Agar e Sami con Giovanna Vella, vedova del pittore Attilio Vella, all’epoca appena scomparso. Artista straordinario, ma non adeguatamente valorizzato, Vella appartiene a quella corrente dei futuristi di sinistra, generalmente meno noti nel panorama culturale italiano, in rotta con il Marinetti guerrafondaio e collocata politicamente su posizioni vicine all'anarchismo e al bolscevismo. Superato questo esordio, la parte più consistente dell’opera di Vella, riproposta da Variazioni, è caratterizzata dall’approdo all’astrattismo e dall’adesione al Mac (Movimento Arte Concreta) fondato a Milano nel 1948 da Atanasio Soldati, Gillo Dorfles, Bruno Munari, Gianni Monnet, con il fine di promuovere l'arte non figurativa, e in particolare un tipo di astrattismo libero da ogni imitazione, di orientamento prevalentemente geometrico.
Da ricordare tra le presenze più significative che hanno intensamente partecipato all’attività di Variazioni e che testimoniano l’attenzione della galleria per la ricerca e le avanguardie pittoriche, Lia Drei e il marito Francesco Guerrieri, tra i fondatori del Gruppo 63; Ettore Sordini e Arturo Vermi, che fondarono nel ’61 il Gruppo del Cenobio. E ancora Mario Ballocco, fondatore nel 1950 a Milano del Gruppo Origine (cui aderirono anche Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi ed Ettore Colla) Silvano Bozzolini, che fu tra i fondatori con André Bloc del Groupe Espace, Andrea Carnemolla, il cileno Ivan Contreras-Brunet, che nel 1968 con Michel Seuphor , Luc Peire, Romano Zanotti et Calos fondò il gruppo Co-Mo (costruttivismo e movimento) e rappresentò il Cile con una sala personale alla Biennale di Venezia, Ibrahim Kodra, allievo di Aldo Carpi, Carlo Carrà, Achille Funi e Aldo Mengolini con le sue costruzioni luminose e i lavori seriali riconducibili all’optical-art.
16
aprile 2014
VARIAZIONI, una bella storia
Dal 16 al 20 aprile 2014
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Milano
Milano, (Milano)
Milano, (Milano)
Orario di apertura
dalle 16 alle 20 (solo su appuntamento)
Vernissage
16 Aprile 2014, h 18,30