Dopo “Massimo Riciclo” e “ Plastic Fever” tornano alla galleria le opere dell’ ”Uomo in plastica” .
Riciclare e riciclare al Massimo!
Ma riciclare può divenire banale. L’arte di Massimo Bernardi non è semplice riciclo, o meglio, per lui il riciclare non è fine a se stesso, ma è il mezzo naturale per poter sviluppare le proprie inesauribili idee. Quando si guardano le opere di Max Bernardi non si pensa al materiale con il quale sono state realizzate. Forse, dopo un po’, possiamo chiederci come è fatto. L’impatto è quello che si ha di fronte a una qualsiasi opera che rappresenti un valore universale e che ci apra la mente, il cuore, quella parte del cervello fatta per apprezzare i guizzi di genialità che troviamo accanto a noi e per provare quel godimento sottile che ci pervade quando li comprendiamo e li facciamo nostri. L’entrare in sintonia, il sorriso interno provocato dalla complicità, il rimanere sorpresi dalla bellezza o dalla intensità, dalla semplicità, dalla profonda ironia… un piacere senza fine di fronte ad ogni nuova invenzione di questo “Bel Artiste”. Mai locale, personale, autobiografico, auto celebrativo: Max è universale, aperto al mondo, attento al mondo e all’uomo. Non ha colore politico e proprio per questo è estremamente impegnato. E’ rivolto a tutti per strappare un sorriso e lanciare un messaggio. Il trash sarà fiero del restyling che gli è stato fatto: “Revenge of the trash! “