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Carpaccio – Pittore di storie
Questa mostra è l’occasione per ammirare per la prima volta riuniti insieme a Venezia, nella loro sequenza originaria, cicli pittorici dipinti da Carpaccio, oggi dispersi in vari musei italiani e stranieri.
Comunicato stampa
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Dopo il grande successo della mostra dedicata a Giorgione, un nuovo appuntamento espositivo di grande importanza storico-artistica si aprirà alle Gallerie dell’Accademia di Venezia dal 27 novembre fino al 13 marzo 2005. CARPACCIO, pittore di storie rappresenta ancora una volta la volontà della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano di voler “restituire” alla città lagunare opere o addirittura interi cicli pittorici dei grandi protagonisti dell’arte veneziana.
Questa mostra è l’occasione per ammirare per la prima volta riuniti insieme a Venezia, nella loro sequenza originaria, cicli pittorici dipinti da Carpaccio, oggi dispersi in vari musei italiani e stranieri.
Vittore Carpaccio irrompe sulla scena artistica veneziana nel 1490, anno in cui firma, per l' omonima Scuola , il primo dei nove teleri del ciclo di Sant’ Orsola. Da questo momento, fino al 1520, realizza altri quattro cicli pittorici in cui narra storie di miracoli e storie della vita di santi: Miracolo della croce al ponte di Rialto Storie della vita della Vergine, Storie di Santo Stefano, Storie dei Santi Girolamo, Giorgio e Trifone.
La pittura come narrazione, come racconto per immagini, rappresenta il momento più alto e più noto della sua attività.
Alle Gallerie dell’Accademia, nell’ampia sala XXIII, saranno esposte le sei tele con le Storie della vita della Vergine, realizzate intorno al 1504 per la Scuola degli Albanesi e le quattro tele delle Storie della vita di Santo Stefano (1511-1520) grazie ai prestiti provenienti dalla Galleria Franchetti alla Ca’d’Oro e concessi dalla Pinacoteca di Brera, dall’Accademia Carrara di Bergamo, dal Museo del Louvre e dalla Staatsgalerie di Stoccarda e dalla Galleria degli Uffizi di Firenze. All’interno delle stesse Gallerie si possono ammirare i nove dipinti che compongono il ciclo delle Storie di Sant’Orsola (1490-1495) e il grande telero con il Miracolo dell’indemoniato al ponte di Rialto dipinto da Carpaccio nel 1494 per la Scuola di San Giovanni Evangelista, facente parte del Ciclo dei miracoli della reliquia della croce che vide coinvolti i maggiori pittori contemporanei.
Il percorso espositivo ha infine la sua conclusione ideale presso la Scuola Dalmata di San Giorgio degli Schiavoni, sede originaria delle nove tele del ciclo dedicato alle Storie dei santi Girolamo, Giorgio e Trifone.
Carpaccio è una figura estremamente affascinante nella storia dell’arte del Rinascimento veneto. Si trovò ad operare in un momento di passaggio, poco prima che la civiltà figurativa veneziana vivesse grandi cambiamenti raggiunti dai protagonisti nella ricca stagione cinquecentesca. La sua raffinata pittura interpreta la tradizione da Pisanello ai Bellini, ai fiamminghi, a Piero della Francesca. Artista coltissimo, realizza opere straordinarie per costruzione narrativa, con ricchezza di particolari allegorici e simbolici, dando anche prova di grandi qualità ritrattistiche evidenti nei personaggi veneziani riconoscibili nelle scene affollate dei teleri, e soprattutto nel famoso Ritratto di cavaliere oggi nella collezione Thyssen-Bornemisza, il primo a figura intera di tutta la pittura veneta.
Molto apprezzato dai suoi contemporanei, come sottolinea Giovanna Nepi Scirè dalla lettura delle fonti nel testo introduttivo del catalogo, di lui poco si conosce: nulla sulla sua formazione artistica, sconosciuta la data di nascita, incerta la data precisa della sua morte, non nota la composizione della sua bottega. Certo è che fu pittore ufficiale della Signoria.
Carpaccio pittore di storie rappresenta un importante appuntamento espositivo per ricostruire, nella sua città, episodi che hanno rappresentato un basilare momento della storia dell’arte italiana ed europea tra Quattro e Cinquecento. Inoltre è pittore piuttosto raro nei musei al di fuori di Venezia, che ne possiede il più alto numero di opere..
Sublime ‘narratore’, si muove come un grande regista, componendo scene in un delicato equilibrio tra tensione spirituale, simbolismo, vita quotidiana, e utilizza magistralmente le sue conoscenze matematiche e prospettiche, addirittura tramite punti di vista diversi nella stessa rappresentazione, costringendo anche la prospettiva a divenire “strumento organizzativo” del racconto..
Tutte le ultime scoperte e gli studi più recenti dedicati alle opere di Carpaccio sono confluite nel catalogo edito da Marsilio, che pur essendo un’opera agile e destinata al grande pubblico, chiarisce e corregge inesattezze che si sono ripetute nel tempo.
L’alestimento, realizzato da Barbara Accordi, intende rendere idealmente gli spazi originali per i cicli, tuttora esistenti, ma adibiti ad altri usi.
Questa mostra è l’occasione per ammirare per la prima volta riuniti insieme a Venezia, nella loro sequenza originaria, cicli pittorici dipinti da Carpaccio, oggi dispersi in vari musei italiani e stranieri.
Vittore Carpaccio irrompe sulla scena artistica veneziana nel 1490, anno in cui firma, per l' omonima Scuola , il primo dei nove teleri del ciclo di Sant’ Orsola. Da questo momento, fino al 1520, realizza altri quattro cicli pittorici in cui narra storie di miracoli e storie della vita di santi: Miracolo della croce al ponte di Rialto Storie della vita della Vergine, Storie di Santo Stefano, Storie dei Santi Girolamo, Giorgio e Trifone.
La pittura come narrazione, come racconto per immagini, rappresenta il momento più alto e più noto della sua attività.
Alle Gallerie dell’Accademia, nell’ampia sala XXIII, saranno esposte le sei tele con le Storie della vita della Vergine, realizzate intorno al 1504 per la Scuola degli Albanesi e le quattro tele delle Storie della vita di Santo Stefano (1511-1520) grazie ai prestiti provenienti dalla Galleria Franchetti alla Ca’d’Oro e concessi dalla Pinacoteca di Brera, dall’Accademia Carrara di Bergamo, dal Museo del Louvre e dalla Staatsgalerie di Stoccarda e dalla Galleria degli Uffizi di Firenze. All’interno delle stesse Gallerie si possono ammirare i nove dipinti che compongono il ciclo delle Storie di Sant’Orsola (1490-1495) e il grande telero con il Miracolo dell’indemoniato al ponte di Rialto dipinto da Carpaccio nel 1494 per la Scuola di San Giovanni Evangelista, facente parte del Ciclo dei miracoli della reliquia della croce che vide coinvolti i maggiori pittori contemporanei.
Il percorso espositivo ha infine la sua conclusione ideale presso la Scuola Dalmata di San Giorgio degli Schiavoni, sede originaria delle nove tele del ciclo dedicato alle Storie dei santi Girolamo, Giorgio e Trifone.
Carpaccio è una figura estremamente affascinante nella storia dell’arte del Rinascimento veneto. Si trovò ad operare in un momento di passaggio, poco prima che la civiltà figurativa veneziana vivesse grandi cambiamenti raggiunti dai protagonisti nella ricca stagione cinquecentesca. La sua raffinata pittura interpreta la tradizione da Pisanello ai Bellini, ai fiamminghi, a Piero della Francesca. Artista coltissimo, realizza opere straordinarie per costruzione narrativa, con ricchezza di particolari allegorici e simbolici, dando anche prova di grandi qualità ritrattistiche evidenti nei personaggi veneziani riconoscibili nelle scene affollate dei teleri, e soprattutto nel famoso Ritratto di cavaliere oggi nella collezione Thyssen-Bornemisza, il primo a figura intera di tutta la pittura veneta.
Molto apprezzato dai suoi contemporanei, come sottolinea Giovanna Nepi Scirè dalla lettura delle fonti nel testo introduttivo del catalogo, di lui poco si conosce: nulla sulla sua formazione artistica, sconosciuta la data di nascita, incerta la data precisa della sua morte, non nota la composizione della sua bottega. Certo è che fu pittore ufficiale della Signoria.
Carpaccio pittore di storie rappresenta un importante appuntamento espositivo per ricostruire, nella sua città, episodi che hanno rappresentato un basilare momento della storia dell’arte italiana ed europea tra Quattro e Cinquecento. Inoltre è pittore piuttosto raro nei musei al di fuori di Venezia, che ne possiede il più alto numero di opere..
Sublime ‘narratore’, si muove come un grande regista, componendo scene in un delicato equilibrio tra tensione spirituale, simbolismo, vita quotidiana, e utilizza magistralmente le sue conoscenze matematiche e prospettiche, addirittura tramite punti di vista diversi nella stessa rappresentazione, costringendo anche la prospettiva a divenire “strumento organizzativo” del racconto..
Tutte le ultime scoperte e gli studi più recenti dedicati alle opere di Carpaccio sono confluite nel catalogo edito da Marsilio, che pur essendo un’opera agile e destinata al grande pubblico, chiarisce e corregge inesattezze che si sono ripetute nel tempo.
L’alestimento, realizzato da Barbara Accordi, intende rendere idealmente gli spazi originali per i cicli, tuttora esistenti, ma adibiti ad altri usi.
26
novembre 2004
Carpaccio – Pittore di storie
Dal 26 novembre 2004 al 03 aprile 2005
arte antica
Location
GALLERIE DELL’ACCADEMIA
Venezia, Campo Della Carità, (Venezia)
Venezia, Campo Della Carità, (Venezia)
Biglietti
L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto delle Gallerie dell’Accademia
Intero € 9,00
Ridotto € 5,75 - cittadini europei tra i 18 e i 25 anniGratuito cittadini europei minori di 18 e maggiori di 65 anni
Orario di apertura
Lunedì 8.15 – 14.00; da martedì a domenica 8.15 – 19.15. La biglietteria chiude un’ora prima
Vernissage
26 Novembre 2004, ore 18.00
Editore
MARSILIO
Autore