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Bibliotechture. Fare biblioteche in un paese che non legge
Come ti cambio la biblioteca. In un Paese che legge così poco, e ahimè sempre meno, ha senso fare ancora delle biblioteche? Con che finalità? In che modo? E, quand’anche si riesca a realizzarne di nuove, come ci si deve comportare di fronte alla tecnologia che avanza,occupando quasi tutti gli spazi?
Comunicato stampa
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Progettare biblioteche in un paese che non legge rappresenta una sfida; renderle luoghi accoglienti e frequentati lo è ancor di più. Da anni Andrea Kerbaker indaga il tema e cerca di rispondere alle domande sul futuro di questi luoghi consacrati al libro e alla lettura sia attraverso le pagine dei giornali, che attraverso la stessa Kasa dei Libri, dove ha sede la sua collezione e dove i libri sono alla portata di tutti, bambini compresi. Nella realtà di oggi, in cui le informazioni sono disponibili in un ”click” e la fruizione del testo scritto è in continua evoluzione, la Kasa dei Libri si interroga sul significato di ‘biblioteca’ e sulla sua funzione e per farlo trasforma gli spazi di Largo Aldo De Benedetti in luogo di dibattito e confronto a partire da alcuni progetti della società di architettura Alterstudio Partners che cura la mostra dal titolo Bibliotechture, aperta al pubblico dal 13 al 27 novembre.
Sembra un passato remoto quello in cui gli uomini, come racconta Jorge Luis Borges, immaginavano il paradiso come una grande biblioteca. Oggi si preferisce trasformare questi luoghi in edifici per la cultura, ripensandone gli spazi e la fruizione: destinati non solo allo studio e alla raccolta di libri, ma “piazze” di incontro, di scambio e di apprendimento interattivo. In questa visione le biblioteche diventano “catalizzatori urbani” capaci di richiamare pubblici diversi con interessi diversi anche tramite l’utilizzo di nuove soluzioni architettoniche e di arredo, in grado di rispondere alle esigenze della collettività.
La mostra Bibliotechture, che inaugura giovedì 12 novembre alle 18.00, propone alcuni esempi di questa idea attraverso un percorso articolato in tre sezioni: nella prima viene presentata una serie di cartoline che raffigurano biblioteche di ieri e di oggi con l’obiettivo di suscitare nello spettatore una prima riflessione sul cambiamento che ha investito questi luoghi negli ultimi decenni; la seconda propone otto progetti per altrettanti nuovi centri del libro realizzati in Valtellina; infine le biblioteche di Meda e di Melzo, a cui è dedicata la terza sezione, sono proposte come spazi riqualificati coniugando l’aspetto teorico e le caratteristiche specifiche del luogo e della popolazione che lo abita.
Al termine del percorso lo spettatore sarà invitato a porsi delle domande: all’interno dei molti servizi offerti dalla biblioteca, quale ruolo resta ai libri e alla lettura? Possiamo ancora dire che la biblioteca così intesa è un “granaio pubblico dove ammassare riserve contro l’inverno dello spirito”, come affermava Marguerite Yourcenar, oppure finisce per essere uno spazio polifunzionale dedicato ai diversi servizi per la comunità?
Per stimolare la riflessione e tentare di rispondere a queste domande è in programma un incontro martedì 17 Novembre alle 18.00. Insieme ad Andrea Kerbaker, ai due fondatori di Alterstudio Partners Marco Muscogiuri e Matteo Schubert, ci saranno Stefano Parise, Direttore del Settore Biblioteche del Comune di Milano e l’illustratore di fama internazionale Guido Scarabattolo che ha collaborato con i suoi disegni ai progetti in alcuni dei luoghi proposti in mostra.
Sembra un passato remoto quello in cui gli uomini, come racconta Jorge Luis Borges, immaginavano il paradiso come una grande biblioteca. Oggi si preferisce trasformare questi luoghi in edifici per la cultura, ripensandone gli spazi e la fruizione: destinati non solo allo studio e alla raccolta di libri, ma “piazze” di incontro, di scambio e di apprendimento interattivo. In questa visione le biblioteche diventano “catalizzatori urbani” capaci di richiamare pubblici diversi con interessi diversi anche tramite l’utilizzo di nuove soluzioni architettoniche e di arredo, in grado di rispondere alle esigenze della collettività.
La mostra Bibliotechture, che inaugura giovedì 12 novembre alle 18.00, propone alcuni esempi di questa idea attraverso un percorso articolato in tre sezioni: nella prima viene presentata una serie di cartoline che raffigurano biblioteche di ieri e di oggi con l’obiettivo di suscitare nello spettatore una prima riflessione sul cambiamento che ha investito questi luoghi negli ultimi decenni; la seconda propone otto progetti per altrettanti nuovi centri del libro realizzati in Valtellina; infine le biblioteche di Meda e di Melzo, a cui è dedicata la terza sezione, sono proposte come spazi riqualificati coniugando l’aspetto teorico e le caratteristiche specifiche del luogo e della popolazione che lo abita.
Al termine del percorso lo spettatore sarà invitato a porsi delle domande: all’interno dei molti servizi offerti dalla biblioteca, quale ruolo resta ai libri e alla lettura? Possiamo ancora dire che la biblioteca così intesa è un “granaio pubblico dove ammassare riserve contro l’inverno dello spirito”, come affermava Marguerite Yourcenar, oppure finisce per essere uno spazio polifunzionale dedicato ai diversi servizi per la comunità?
Per stimolare la riflessione e tentare di rispondere a queste domande è in programma un incontro martedì 17 Novembre alle 18.00. Insieme ad Andrea Kerbaker, ai due fondatori di Alterstudio Partners Marco Muscogiuri e Matteo Schubert, ci saranno Stefano Parise, Direttore del Settore Biblioteche del Comune di Milano e l’illustratore di fama internazionale Guido Scarabattolo che ha collaborato con i suoi disegni ai progetti in alcuni dei luoghi proposti in mostra.
12
novembre 2015
Bibliotechture. Fare biblioteche in un paese che non legge
Dal 12 al 27 novembre 2015
architettura
Location
KASA DEI LIBRI
Milano, Largo Aldo De Benedetti, 4, (Milano)
Milano, Largo Aldo De Benedetti, 4, (Milano)
Orario di apertura
Lunedì-venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Vernissage
12 Novembre 2015, h 18.00
Autore