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Antonella Zazzera
Dopo la fotografia, il disegno e l’incisione, la ricerca di Antonella Zazzera è ormai condotta stabilmente attraverso l’uso privilegiato del filo di rame, un materiale estremamente variabile per consistenza, flessibilità, calibro e colori, che l’artista stratifica attraverso laboriosi procedimenti di sovrapposizione e progressiva “sedimentazione”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Arnaldo Pomodoro dedica una personale ad Antonella
Zazzera, vincitrice della seconda edizione del “Premio Arnaldo Pomodoro per
la scultura”. La mostra, curata da Ada Masoero, presenta negli spazi di Via
Vigevano 9 una grande installazione e diciotto opere di diverso formato, la
maggior parte delle quali realizzate appositamente per questa occasione.
Dopo la fotografia, il disegno e l’incisione, la ricerca di Antonella Zazzera è
ormai condotta stabilmente attraverso l’uso privilegiato del filo di rame, un
materiale estremamente variabile per consistenza, flessibilità, calibro e colori,
che l’artista stratifica attraverso laboriosi procedimenti di sovrapposizione e
progressiva “sedimentazione”.
Le forme assunte da queste vere e proprie matasse di “fili di luce” sono
sempre attentamente calibrate, modellate a partire da un vocabolario
espressivo fondato sulla natura, sua prima maestra e guida del suo lavoro: i
grandi Armonici nascono infatti d’estate, quando Zazzera lavora all’aperto, e
così accade anche con le vellutate Carte/Scultura, create con fili metallici
tuffati nella polpa di cellulosa poi asciugati alla brezza e al calore del sole,
mentre le Ri-Trattiche e i Naturalia in forma di nido abitano i mesi più freddi
dell’anno.
Le opere in mostra daranno modo di apprezzare una delle qualità più evidenti
del lavoro di Antonella Zazzera, quella “naturalezza” che non è mai “facilità”,
quanto piuttosto il frutto dell’incontro tra una profonda familiarità con la vita e i
ritmi della terra e una severa e sorvegliata progettualità, in uno stimolante
intreccio fra Natura e Cultura.
In occasione della mostra sarà pubblicato il settimo numero dei “Quaderni”,
che presenta le opere installate nello spazio espositivo e documenta, con testi
in italiano e inglese, il percorso creativo di Zazzera attraverso un saggio di
Ada Masoero, un dialogo con l’artista e un sintetico apparato bio-bibliografico.
Nata a Todi (PG) nel 1976, dove vive e lavora, Antonella Zazzera ha ottenuto
importanti riconoscimenti, a cominciare dal 1° Premio per la giovane Scultura Italiana
istituito dall’Accademia Nazionale di San Luca a Roma (2005). Conta al suo attivo un
numero sempre crescente di esposizioni personali, nonché la partecipazione a
mostre collettive di altissimo profilo, fra le quali recentemente Highly Recommended:
Emerging Sculptors al Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park di Grand Rapids,
Michigan (USA, 2014).
Zazzera, vincitrice della seconda edizione del “Premio Arnaldo Pomodoro per
la scultura”. La mostra, curata da Ada Masoero, presenta negli spazi di Via
Vigevano 9 una grande installazione e diciotto opere di diverso formato, la
maggior parte delle quali realizzate appositamente per questa occasione.
Dopo la fotografia, il disegno e l’incisione, la ricerca di Antonella Zazzera è
ormai condotta stabilmente attraverso l’uso privilegiato del filo di rame, un
materiale estremamente variabile per consistenza, flessibilità, calibro e colori,
che l’artista stratifica attraverso laboriosi procedimenti di sovrapposizione e
progressiva “sedimentazione”.
Le forme assunte da queste vere e proprie matasse di “fili di luce” sono
sempre attentamente calibrate, modellate a partire da un vocabolario
espressivo fondato sulla natura, sua prima maestra e guida del suo lavoro: i
grandi Armonici nascono infatti d’estate, quando Zazzera lavora all’aperto, e
così accade anche con le vellutate Carte/Scultura, create con fili metallici
tuffati nella polpa di cellulosa poi asciugati alla brezza e al calore del sole,
mentre le Ri-Trattiche e i Naturalia in forma di nido abitano i mesi più freddi
dell’anno.
Le opere in mostra daranno modo di apprezzare una delle qualità più evidenti
del lavoro di Antonella Zazzera, quella “naturalezza” che non è mai “facilità”,
quanto piuttosto il frutto dell’incontro tra una profonda familiarità con la vita e i
ritmi della terra e una severa e sorvegliata progettualità, in uno stimolante
intreccio fra Natura e Cultura.
In occasione della mostra sarà pubblicato il settimo numero dei “Quaderni”,
che presenta le opere installate nello spazio espositivo e documenta, con testi
in italiano e inglese, il percorso creativo di Zazzera attraverso un saggio di
Ada Masoero, un dialogo con l’artista e un sintetico apparato bio-bibliografico.
Nata a Todi (PG) nel 1976, dove vive e lavora, Antonella Zazzera ha ottenuto
importanti riconoscimenti, a cominciare dal 1° Premio per la giovane Scultura Italiana
istituito dall’Accademia Nazionale di San Luca a Roma (2005). Conta al suo attivo un
numero sempre crescente di esposizioni personali, nonché la partecipazione a
mostre collettive di altissimo profilo, fra le quali recentemente Highly Recommended:
Emerging Sculptors al Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park di Grand Rapids,
Michigan (USA, 2014).
17
maggio 2016
Antonella Zazzera
Dal 17 maggio al 15 luglio 2016
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ARNALDO POMODORO
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Orario di apertura
dal mercoledì al venerdì, 11:00-13:00 / 14:00-19:00
Vernissage
17 Maggio 2016, h 18
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore