Mezzana, memoria rurale del Mendrisiotto, un’area di verde o meglio di verdi, quello dei prati, delle vigne, degli orti e dei giardini, testimoni di una tradizione contadina che però ha saputo adeguarsi al trascorrere del tempo. L’odierno Centro professionale del verde, nonché Azienda agraria cantonale, ha da poco festeggiato i 100 anni, un evento che la mostra presso Casa Croci a cura di Stefania Bianchi, responsabile dell’archivio storico della città di Mendrisio, intende ricordare risalendo ai secoli in cui le nostre terre più pregiate appartenevano a nobili casati lombardi. Negli scenografici spazi di Casa Croci, che da anni ospita regolarmente allestimenti espositivi che raccontano il Mendrisiotto nella sua evoluzione storica, culturale ed economica, sono illustrati gli eventi più significativi del processo di trasformazione del “tenimento di Santa Cristina”, nome assunto dalla tenuta dopo l’acquisto della regina Savoia, in istituto agricolo fino all’attuale realtà scolastica e aziendale. Come per le precedenti mostre storiche realizzate a Casa Croci, i contenuti dei singoli piani dell’edificio corrispondono alle tematiche dei contributi del quaderno. Le due salette a pianterreno ripercorrono l’avvicendarsi delle stagioni e il lavoro nei campi, la fisionomia del paesaggio con le sue strutture nobili e rustiche e con le sue colture soprattutto arboree, l’avvicendarsi di nobili proprietari fino all’acquisto della tenuta da parte del benemerito cittadino chiassese Pietro Chiesa che ne farà dono al Cantone affinché venga istituita la scuola agraria. La sua storia occupa gli spazi del primo piano, con particolare attenzione per il padre della cattedra ambulante di agricoltura e primo direttore dell’istituto, Alderige Fantuzzi.