Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Archivio Aperto 2016
Tra nostalgia e sperimentazione, la IX edizione della rassegna Archivio Aperto.
Con Miss Cinema, matrimoni all’italiana, nostalgie circensi, Bologna “invisibile” e Bicirama
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un mese e mezzo di proiezioni, eventi, sonorizzazioni, riletture in chiave artistica, mostre,
workshop, incontri e visite guidate all'archivio: torna il 27 ottobre Archivio Aperto, la rassegna
che da nove anni apre a Bologna le porte di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di
Famiglia e del suo immenso patrimonio filmico privato e inedito. Una data scelta non a caso, il
27 ottobre, giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo, risorsa che dal
2002 Home Movies raccoglie, cura, cataloga, valorizza, per conservare quell’affascinante bacino di
memoria in pellicola che sono i film privati – 9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super 8 – custodi di
un inconsapevole quanto prezioso valore documentaristico, cui si aggiungono film sperimentali, film
industriali e i più recenti video in formato analogico.
Un’edizione ricchissima e articolata, che vede gli appuntamenti raggrupparsi in alcuni filoni tematici
emergenti, raggruppati nei paragrafi a seguire.
Volti e voci di donne: da Miss Cinema a Patrizia Vicinelli
L’edizione 2016 della rassegna si apre giovedì 27 ottobre alle ore 21 (Istituto Parri, via S. Isaia, 20)
con un evento speciale e affascinante: sfilano le immagini di Miss Cinema, antologia di provini di
aspiranti reginette degli anni '40 e '50. Tra pose naïf e bellezza senza tempo, Miss Cinema
rappresenta un omaggio alla moda e uno sguardo sui canoni estetici ed espressivi di epoche solo
apparentemente più ingenue della nostra, arricchito dalla musica di Rocco Marchi (chitarra sinth e
voce) e Francesca Baccolini (contrabbasso e voce). I materiali d’archivio di Miss Cinema, provenienti
dal Fondo Mossina, saranno nuovamente protagonisti il 23 novembre alle 20.30 in Giffing Miss
Cinema (Laboratorio delle Arti/ Teatro, via Azzo Gardino 65), lavoro conclusivo di un laboratorio
condotto da Lucia Tralli e Erika Vecchietti, singolare incontro tra passato e presente delle immagini.
Ma lo sguardo (sul) femminile di questa edizione non si limita al microcosmo dorato delle
miss: spicca tra gli appuntamenti l’incontro (sabato 3 dicembre ore 17, Aula Magna di S. Cristina -
Piazzetta Morandi, 2) sul cinema crudele di Patrizia Vicinelli, omaggio alla poetessa
dell’underground italiano, esponente del Gruppo 63, figura femminile finora quasi invisibile
seppur al centro di una produzione ricchissima. Attrice, performer, autrice di poesie visive
via Sant’Isaia 18 (entrata Archivio Aperto civico 20)
www.homemovies.it - info@homemovies.it - 051 3397243
esposte nei musei di tutto il mondo, Vicinelli ha proficuamente contaminato alcune delle produzioni
più significative del cinema d’avanguardia italiano tra gli anni ’60 e gli anni ’80 del secolo
scorso, di cui verranno mostrati film rari e inediti.
A 25 anni dalla morte per Aids, l’incontro organizzato da Home Movies vuole essere un omaggio
alla poliedrica figura di una donna difficilmente incasellabile in un unico ruolo: la proiezione del
magnifico film di Alberto Grifi In viaggio con Patrizia (1965-2007) diario per immagini dell’intensa
storia d’amore che i due vissero negli anni Sessanta, sarà accompagnata da frammenti inediti e rari
dell’archivio di Gianni Castagnoli (su cui Home Movies ha appena cominciato a lavorare grazie alla
preziosa collaborazione del figlio Giò Castagnoli). Ad animare l’incontro saranno Monica Dall’Asta,
l’autrice del saggio di cui la serata riprende il titolo, e la performer Francesca Ballico, che da tempo
lavora sulla figura di Vicinelli e leggerà brani delle sue poesie. L’evento è in collaborazione con la
Biblioteca Italiana delle Donne e l’Associazione Culturale Alberto Grifi.
Martedì 6 dicembre alle 18 si segnala la presentazione del libro di Sara Filippelli Le donne e gli home
movies. Il cinema di famiglia come scrittura del sé, presso la Biblioteca Italiana delle Donne (via del
Piombo, 5): un’indagine sulle donne dietro la cinepresa e il loro sguardo peculiare che, tra pubblico
e privato, disegna una delicata geografia degli affetti.
Invisibol: la Bologna invisibile tra centro, periferie e “Bicirama”
Il dialogo con Bologna, città che ospita da sempre la rassegna e l'archivio, è più vivo che mai. A
partire da Invisibol, il progetto di Home Movies, vincitore del Premio It.a.Cà. Festival del turismo
sostenibile, che ha come obiettivo la (ri)scoperta della città di Bologna attraverso le immagini
amatoriali di archivio. Rientra nel progetto l’inaugurazione dell’installazione Lost Scapes durante
l’incontro Bologna dei miei tempi. Alla scoperta della città inedita filmata in 8mm da Luciano
Osti, in programma sabato 19 novembre alle ore 16 presso l’Urban Center di Piazza Nettuno: le
immagini filmate di Osti, uno degli archivi più importanti su cui si è concentrato il lavoro di Home
Movies nell’ultimo anno, mostrano una Bologna mai vista, sorprendentemente ritratta in un periodo
di grandi trasformazioni sul piano urbanistico e sociale, gli anni ’50 e ’60, periodo in cui le ferite della
guerra si stanno rimarginando e la città cambia il suo volto. Tra i materiali mostrati, le immagini
rarissime dell’edificio del GIL, Gioventù Italiana del Littorio, che sorgeva al posto dell’attuale
Autostazione e che nel Dopoguerra divenne rifugio per decine di famiglie di sfollati prima
dell’abbattimento nel 1955.
Materiali inediti su Bologna saranno protagonisti di un altro imperdibile evento: lo spazio sotto le
volte e i tunnel di Dynamo, la velostazione di Bologna accoglierà domenica 20 novembre alle 16 il primo esperimento di “cinema a pedali” con il Bicirama, una bicicletta-proiettore ideata da Home
Movies in collaborazione con Dynamo, che proietterà immagini della zona circostante – scalinata
del Pincio, Montagnola – girate tra gli anni ’50 e ’80 del secolo scorso, accompagnate da
sonorizzazione dal vivo.
Proseguendo alla riscoperta della Bologna del passato, domenica 4 dicembre è la volta dell’incontro
e proiezione Piccolo catalogo delle storie possibili: la Bolognina degli anni ’60 nei film della
famiglia Cialoni (ore 17, Corte3, via Franco Bolognese, 22/3°, in collaborazione con Bolognina
Basement). La Bolognina di cinquant’anni fa catturata dalla pellicola del fondo Cialoni mostra una
vocazione interculturale ante-litteram, in corrispondenza delle prime fasi dell’emigrazione
asiatica nel territorio negli anni ’50: le immagini riprendono momenti di una vita familiare fatta di
condivisione e ospitalità, con i Cialoni spesso in compagnia della famiglia Tcheng, forse la prima
arrivata a Bologna dall’estremo Oriente.
Protagonista la periferia e il suo carattere multiculturale nell’Home Movie Day (& Night) di sabato
5 novembre a partire dalle 10 presso lo Spazio Home Movies del quartiere Beverara (via della
Beverara, 125). Una festa in collaborazione con la parrocchia di S. Bartolomeo che da anni è
coinvolta in pratiche di convivenza interreligiosa: durante il giorno la popolazione del quartiere è
invitata a portare il proprio materiale filmico privato, che verrà proiettato in serata (ore 21) assieme
al materiale filmico inedito sul quartiere realizzato negli anni Sessanta da Don Giuseppe Marchesini.
Durante la giornata spazio ai bambini con un divertente laboratorio di disegno su pellicola condotto
da Mirco Santi di Home Movies.
Da segnalare infine nel novero degli appuntamenti “cine-geografici” due momenti dedicati alla
via Emilia e all’immaginario culturale che il paesaggio che attraversa ha ispirato nel corso del tempo:
domenica 27 novembre alle 17 presso il Museo Civico Archeologico (via de’ Musei, 8) Stefano
Piastra, docente dell’Università di Bologna, sarà protagonista dell’incontro La via Emilia come
palinsesto, accompagnato dai materiali d’archivio Home Movies e contemporanei che riprendono il
tracciato viario e il territorio attraverso il tempo. Martedì 29 novembre alle 21 a Teatri di Vita (via
Emilia Ponente, 485) la proiezione di Formato Ridotto. Libere riscritture del cinema amatoriale,
il progetto nato dall’incontro tra Home Movies e cinque scrittori – Enrico Brizzi, Ermanno Cavazzoni,
Emidio Clementi, Ugo Cornia e Wu Ming 2 – che hanno narrato la via Emilia in cinque racconti
guidati dalle suggestioni delle immagini di Home Movies. La proiezione sarà preceduta da
MadrEmilia. Sulla via di Tondelli, documentario che narra la provincia reggiana e la regione attraverso le suggestioni dello scrittore di Correggio, che nella sua produzione di romanziere ne
aveva prefigurato e interpretato i cambiamenti recenti. Entrambe le proiezioni sono parte di un
appuntamento del ciclo di iniziative realizzate da Teatri di Vita dedicate a Pier Vittorio Tondelli.
Tra matrimoni (all’italiana) e necrologi (bulgari): le mostre di Archivio Aperto
Anche quest'anno Archivio Aperto si snoda tra vari spazi cittadini, e tra le nuove collaborazioni si
segnala una location-gioiello: l’Ex Atelier Corradi, un appartamento-atelier progettato
dall’architetto Enrico De Angeli e conservato come nella sua epoca d'oro, i primi anni '50, tra
stretti corridoi, camere di passaggio, e design d'eleganza austera. In pieno centro storico, la Sartoria
– oggi atelier di abiti da sposa – ospita dall'11 al 13 novembre la mostra Matrimonio all'Italiana,
opere di rielaborazione dei materiali d’archivio sui matrimoni, dagli anni ’30 agli anni ’80,
realizzate da 6 giovani artisti emergenti italiani: Fabio Giorgi Alberti, Francesco Carone, Flavio
Favelli, Eleonora Quadri, Mirko Smerdel e Fratelli Broche.
Di segno opposto e perfidamente inaugurata alla vigilia della festa dei morti (1 novembre), la mostra
Haunting Images di Karol Jóźwiak: il giovane artista, protagonista di un incontro con il pubblico il
2 novembre, scava nelle memorie fotografiche di necrologi bulgari nell'ambito di un più ampio
progetto fotografico sugli archetipi legati a immagine, celebrazione della morte e fotografia.
Tra le mostre da segnalare da sabato 29 ottobre a martedì 22 novembre Citofonare C.G. di
Francesca Calvaresi (realizzata in collaborazione con Spazio Labò), ritratti-Polaroid realizzati
all’interno della “casa d’artista” di via Mascarella alle personalità della comunità artistica e culturale
italiana che l’hanno visitata, e continuano a visitarla, dal 2011.
Lunedì 21 novembre inaugura all’Istituto Parri Expanded Archive – Titles, installazione con
immagini di Home Movies, nell’ambito di BilBolBul Festival alla ricerca dei titoli di testa e di coda,
loghi e cartelli creati dai cineamatori con le più svariate tecniche, a dimostrazione della ricchezza e
creatività insita nel cinema amatoriale.
Archivi aperti
Torna anche quest’anno l’ormai tradizionale appuntamento con l’apertura dell’archivio alla città (Più
ti guardo più mi piaci! Esplorazioni d’archivio, domenica 30 ottobre, 11-18, Istituto Parri).
Gli operatori dell’archivio saranno a disposizione per illustrare il lavoro di Home Movies sulla
conservazione e il recupero delle memorie audiovisive (visite guidate in archivio alle ore 12 e ore
16). Durante la giornata sarà possibile, per la prima volta, visionare la versione integrale degli
storici Videogiornali Dams degli anni ‘90, custoditi in un fondo conservato in archivio e, a sorpresa, verranno proiettate anche altre produzioni di Home Movies. Sabato 12 novembre, sempre presso
l’Istituto Parri, il workshop Archive Fever. Dalla raccolta alla condivisione del patrimonio
audiovisivo privato, che presenterà l'intero processo che va dalla raccolta all'uso pubblico del
patrimonio audiovisivo privato, attraverso le metodologie e le strategie adottate per l'archiviazione,
il restauro, la digitalizzazione e la valorizzazione culturale. Un appuntamento rivolto in particolare a
operatori culturali, archivisti, bibliotecari, curatori, artisti e studenti di arte, beni culturali, cinema e
storia (per entrambi gli appuntamenti prenotazioni e iscrizioni gratuite all’indirizzo
homemovies.archivioaperto@gmail.com).
Storia e storie
Non solo un canale diretto con le “micro-storie” attraverso i filmati d'archivio e le memorie su pellicola:
lo sguardo sulla storia passa anche attraverso titoli significativi e montaggi recuperati che svelano
tracce dimenticate. Ritorna domenica 30 ottobre (Istituto Parri, ore 18) l’appuntamento con le
immagini e i protagonisti della vita culturale e politica della “leggendaria” Bologna degli anni ’90,
dell'underground e dei videogiornali del Dams, Chi non occupa preoccupa. La voglia giovane
parte 2. Filmati di contestazioni e sperimentazioni di un'epoca che, dalle occupazioni
universitarie della Pantera, si è frammentata nel sottosuolo artistico e musicale e ha segnato un
decennio bolognese, impregnandone la cultura di oggi.
Le memorie dell’emigrazione italiana nel Belgio sono protagoniste di un incontro di
approfondimento presso l’Istituto Parri (lunedì 7 novembre, ore 18) con la storica belga di origini
italiane Anne Morelli, docente presso la Université Libre de Bruxelles, e il poeta italo-belga Francis
Tessa: entrambi ricorderanno la tragedia di Marcinelle, di cui ricorre nel 2016 il sessantesimo
anniversario, con letture e proiezioni di materiali amatoriali e documentari sulla comunità italiana
in Belgio.
Alle 21 della stessa giornata la proiezione, presso l’Istituto Parri, di Già vola il fiore magro di Paul
Meyer (Déjà s’envole la fleur maigre, Belgio, 82’, 1960), il miglior film mai realizzato sulla crudeltà
dell’emigrazione, il dolore dello sradicamento e l’umiliazione dello sfruttamento.
Storie di Grande Guerra, invece, per Fronti di Roberto Paci Dalò, artista e vincitore con questo
lavoro del Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana. Fronti, co-prodotto da Home Movies, è
una performance filmico-musicale dove immagini reali girate sul fronte della Prima guerra
mondiale sono commentate e inframmezzata da cori, musica elettronica dal vivo ed estratti da film
originali e rari materiali in pellicola dell’epoca (martedì 1 novembre, ore 18, Museo Civico
Archeologico, via de’ Musei, 8, in collaborazione con il Museo Civico del Risorgimento).
Dialogo con la sperimentazione
Occhi bene aperti su videoartisti e filmmaker sperimentali, da sempre nel cuore della ricerca di
Archivio Aperto, oltre al già citato omaggio, attraverso la figura di Patrizia Vicinelli, alle figure di Grifi
e Castagnoli. I primi giorni della rassegna accolgono il giovane belga Jasper Rigole (28-29 ottobre,
Istituto Parri), “feticista” della pellicola in 16mm e 8mm e di tutta la “preistoria recente” in fatto di
riproducibilità: cassette, vecchi proiettori, immagini di recupero, apparecchiature audio e video
vintage. Illuminante il suo mediometraggio Paradise Recollected (2008), poetico mockumentary a
base di film amatoriali recuperati da mercatini e garage sale, assemblati sulla traccia di un racconto
medievale olandese. È previsto un incontro con l'artista, ospite di questa edizione.
Preziosi gli omaggi a Stan Brakhage (31 ottobre, 9MQ, via Nosadella, 27), figura di spicco del
filmmaking indipendente del secolo scorso e scomparso nel 2003, con la proiezione del suo Songs
1-11, e al duo Philippe Leonard/ This Quiet Army. La coppia di canadesi lavora in grande sinergia
sulle possibilità del dispositivo cinematografico espanso. Un cinema e un suono alchemici, che fanno
del lavoro sulla materia e sul dispositivo stesso (pellicola 16mm, proiettore / elettricità, chitarra e
pedali) il focus di un percorso che esplora le possibilità nascoste nell’immagine e nel drone. La
performance di live expanded cinema 2x16mm+guitar+effects è realizzata in collaborazione con
Xing (Raum, via Ca’ Selvatica 4/d).
Il 14 novembre, invece, la proiezione in formato originale di alcune pellicole girate da Tonino de
Bernardi(Istituto Parri, via S.Isaia, 20, ore 18) sarà parte di Inesausto Underground, una giornata
dedicata dal Kinodromo a uno dei protagonisti indiscussi dell'avanguardia italiana fin dagli anni
'60. Da segnalare infine il 21 novembre presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna Immagine ovvia
e nuovo simbolo. Cinema-Arte-Segno in Nato Frascà, giornata di studi a cura di Nomadica-
Circuito per il cinema di ricerca dedicata alla personalità di “rinascimentale poliedricità” di Nato
Frascà, che fu pittore, scultore, filmmaker, scenografo, architetto, designer e docente.
Circo Togni: una storia straordinaria
La chiusura di Archivio Aperto 2016 è affidata ad un evento speciale: mercoledì 7 dicembre
alle ore 22 presso il Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65) sarà proiettata l’anteprima nazionale
di Circle di Valentina Monti, film che vede protagonista la storia della leggendaria dinastia
circense dei Togni, originata da uno dei recuperi più importanti di Home Movies. Una favola al
contrario, quella di Circle (produzione Kiné, 70’, 2016): la storia d'amore di un domatore nella gabbia,
il leggendario Darix Togni, e di una ballerina a cavallo, la moglie Fiorenza Colombo. Un film che dalla storia privata si allarga per diventare viaggio nella memoria collettiva: sotto il tendone rosso,
attraverso le memorie di Fiorenza, passiamo dall'epica del dopoguerra ai successi degli anni del
boom economico, fino alla scomparsa del capostipite Darix e ai dubbi per la successione al trono.
Attraverso i filmati unici dell'archivio personale della famiglia Togni (da 8 mm e Super 8 a VHS e
MiniDV) Circle disegna una storia circolare, come l'arena del circo e le stagioni della vita. Circle
come il tendone del circo, certo, ma anche come circolarit à della storia, passaggi di
testimone, cadute e rinascite.
About Archivio Aperto e Home Movies
Archivio Aperto è un progetto realizzato da Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia con il
sostegno del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del Dipartimento delle
Arti dell'Università di Bologna, in collaborazione con Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-
R, nosadella.due, Biblioteca Italiana delle Donne e con Museo Civico Archeologico, Museo Civico del
Risorgimento, Accademia di Belle Arti di Bologna, Xing, Modo Infoshop, Urban Center, Cineteca di Bologna,
Cinémathèque Royale de Belgique, Istituto Storico Belga di Roma e Associazione Bologna-Bruxelles
A/R, Dynamo, Nomadica, Spazio Labò, Ex Atelier Corradi, Associazione Griò, Cheap On Board, Kinodromo,
Humareels, Bolognina Basement, Associazione Culturale Alberto Grifi, BilBOlbul, Teatri di Vita, Gender
Bender, Fondazione Museo Ettore Guatelli.
Media partner: ilDocumentario.it, Mediacritica, Cinema Errante
Partner tecnici: Kiné, BraDypUS, Digialta.
L'Archivio Nazionale del Film di Famiglia è la prima struttura italiana dedicata al recupero, conservazione
e valorizzazione del cinema privato.
Nata nel 2002, l'associazione Home Movies ha creato e gestisce l’Archivio e svolge su tutto il territorio
nazionale attività di raccolta delle pellicole, con la missione di salvare le memorie filmiche private: pellicole
Pathé Baby, 16mm, 9,5mm, 8mm e Super8 amatoriali, familiari e sperimentali, dall'inconsapevole valore
documentaristico. Nel corso degli anni e grazie a collaborazioni virtuose, il campo d’interesse di Home Movies
si è esteso al recupero degli archivi audiovisivi di imprese e associazioni, ma anche scuole e parrocchie,
nonché di artisti e collezionisti. Archivio Aperto è la confluenza naturale delle energie e delle ricerche messe
in moto da Home Movies lungo tutto l'anno, in una celebrazione aperta a tutti per viaggiare nel tempo a ritmo
analogico e scoprire patrimoni inediti.
http://homemovies.it | http://homemovies.it/archivioaperto
Ufficio stampa Archivio Aperto 2016
Luciana Apicella | m. 335 7534485 | luciana.apicella@gmail.com
Marina Nasi | m. 333 7378271 marinanasi@gmail.com
workshop, incontri e visite guidate all'archivio: torna il 27 ottobre Archivio Aperto, la rassegna
che da nove anni apre a Bologna le porte di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di
Famiglia e del suo immenso patrimonio filmico privato e inedito. Una data scelta non a caso, il
27 ottobre, giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo, risorsa che dal
2002 Home Movies raccoglie, cura, cataloga, valorizza, per conservare quell’affascinante bacino di
memoria in pellicola che sono i film privati – 9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super 8 – custodi di
un inconsapevole quanto prezioso valore documentaristico, cui si aggiungono film sperimentali, film
industriali e i più recenti video in formato analogico.
Un’edizione ricchissima e articolata, che vede gli appuntamenti raggrupparsi in alcuni filoni tematici
emergenti, raggruppati nei paragrafi a seguire.
Volti e voci di donne: da Miss Cinema a Patrizia Vicinelli
L’edizione 2016 della rassegna si apre giovedì 27 ottobre alle ore 21 (Istituto Parri, via S. Isaia, 20)
con un evento speciale e affascinante: sfilano le immagini di Miss Cinema, antologia di provini di
aspiranti reginette degli anni '40 e '50. Tra pose naïf e bellezza senza tempo, Miss Cinema
rappresenta un omaggio alla moda e uno sguardo sui canoni estetici ed espressivi di epoche solo
apparentemente più ingenue della nostra, arricchito dalla musica di Rocco Marchi (chitarra sinth e
voce) e Francesca Baccolini (contrabbasso e voce). I materiali d’archivio di Miss Cinema, provenienti
dal Fondo Mossina, saranno nuovamente protagonisti il 23 novembre alle 20.30 in Giffing Miss
Cinema (Laboratorio delle Arti/ Teatro, via Azzo Gardino 65), lavoro conclusivo di un laboratorio
condotto da Lucia Tralli e Erika Vecchietti, singolare incontro tra passato e presente delle immagini.
Ma lo sguardo (sul) femminile di questa edizione non si limita al microcosmo dorato delle
miss: spicca tra gli appuntamenti l’incontro (sabato 3 dicembre ore 17, Aula Magna di S. Cristina -
Piazzetta Morandi, 2) sul cinema crudele di Patrizia Vicinelli, omaggio alla poetessa
dell’underground italiano, esponente del Gruppo 63, figura femminile finora quasi invisibile
seppur al centro di una produzione ricchissima. Attrice, performer, autrice di poesie visive
via Sant’Isaia 18 (entrata Archivio Aperto civico 20)
www.homemovies.it - info@homemovies.it - 051 3397243
esposte nei musei di tutto il mondo, Vicinelli ha proficuamente contaminato alcune delle produzioni
più significative del cinema d’avanguardia italiano tra gli anni ’60 e gli anni ’80 del secolo
scorso, di cui verranno mostrati film rari e inediti.
A 25 anni dalla morte per Aids, l’incontro organizzato da Home Movies vuole essere un omaggio
alla poliedrica figura di una donna difficilmente incasellabile in un unico ruolo: la proiezione del
magnifico film di Alberto Grifi In viaggio con Patrizia (1965-2007) diario per immagini dell’intensa
storia d’amore che i due vissero negli anni Sessanta, sarà accompagnata da frammenti inediti e rari
dell’archivio di Gianni Castagnoli (su cui Home Movies ha appena cominciato a lavorare grazie alla
preziosa collaborazione del figlio Giò Castagnoli). Ad animare l’incontro saranno Monica Dall’Asta,
l’autrice del saggio di cui la serata riprende il titolo, e la performer Francesca Ballico, che da tempo
lavora sulla figura di Vicinelli e leggerà brani delle sue poesie. L’evento è in collaborazione con la
Biblioteca Italiana delle Donne e l’Associazione Culturale Alberto Grifi.
Martedì 6 dicembre alle 18 si segnala la presentazione del libro di Sara Filippelli Le donne e gli home
movies. Il cinema di famiglia come scrittura del sé, presso la Biblioteca Italiana delle Donne (via del
Piombo, 5): un’indagine sulle donne dietro la cinepresa e il loro sguardo peculiare che, tra pubblico
e privato, disegna una delicata geografia degli affetti.
Invisibol: la Bologna invisibile tra centro, periferie e “Bicirama”
Il dialogo con Bologna, città che ospita da sempre la rassegna e l'archivio, è più vivo che mai. A
partire da Invisibol, il progetto di Home Movies, vincitore del Premio It.a.Cà. Festival del turismo
sostenibile, che ha come obiettivo la (ri)scoperta della città di Bologna attraverso le immagini
amatoriali di archivio. Rientra nel progetto l’inaugurazione dell’installazione Lost Scapes durante
l’incontro Bologna dei miei tempi. Alla scoperta della città inedita filmata in 8mm da Luciano
Osti, in programma sabato 19 novembre alle ore 16 presso l’Urban Center di Piazza Nettuno: le
immagini filmate di Osti, uno degli archivi più importanti su cui si è concentrato il lavoro di Home
Movies nell’ultimo anno, mostrano una Bologna mai vista, sorprendentemente ritratta in un periodo
di grandi trasformazioni sul piano urbanistico e sociale, gli anni ’50 e ’60, periodo in cui le ferite della
guerra si stanno rimarginando e la città cambia il suo volto. Tra i materiali mostrati, le immagini
rarissime dell’edificio del GIL, Gioventù Italiana del Littorio, che sorgeva al posto dell’attuale
Autostazione e che nel Dopoguerra divenne rifugio per decine di famiglie di sfollati prima
dell’abbattimento nel 1955.
Materiali inediti su Bologna saranno protagonisti di un altro imperdibile evento: lo spazio sotto le
volte e i tunnel di Dynamo, la velostazione di Bologna accoglierà domenica 20 novembre alle 16 il primo esperimento di “cinema a pedali” con il Bicirama, una bicicletta-proiettore ideata da Home
Movies in collaborazione con Dynamo, che proietterà immagini della zona circostante – scalinata
del Pincio, Montagnola – girate tra gli anni ’50 e ’80 del secolo scorso, accompagnate da
sonorizzazione dal vivo.
Proseguendo alla riscoperta della Bologna del passato, domenica 4 dicembre è la volta dell’incontro
e proiezione Piccolo catalogo delle storie possibili: la Bolognina degli anni ’60 nei film della
famiglia Cialoni (ore 17, Corte3, via Franco Bolognese, 22/3°, in collaborazione con Bolognina
Basement). La Bolognina di cinquant’anni fa catturata dalla pellicola del fondo Cialoni mostra una
vocazione interculturale ante-litteram, in corrispondenza delle prime fasi dell’emigrazione
asiatica nel territorio negli anni ’50: le immagini riprendono momenti di una vita familiare fatta di
condivisione e ospitalità, con i Cialoni spesso in compagnia della famiglia Tcheng, forse la prima
arrivata a Bologna dall’estremo Oriente.
Protagonista la periferia e il suo carattere multiculturale nell’Home Movie Day (& Night) di sabato
5 novembre a partire dalle 10 presso lo Spazio Home Movies del quartiere Beverara (via della
Beverara, 125). Una festa in collaborazione con la parrocchia di S. Bartolomeo che da anni è
coinvolta in pratiche di convivenza interreligiosa: durante il giorno la popolazione del quartiere è
invitata a portare il proprio materiale filmico privato, che verrà proiettato in serata (ore 21) assieme
al materiale filmico inedito sul quartiere realizzato negli anni Sessanta da Don Giuseppe Marchesini.
Durante la giornata spazio ai bambini con un divertente laboratorio di disegno su pellicola condotto
da Mirco Santi di Home Movies.
Da segnalare infine nel novero degli appuntamenti “cine-geografici” due momenti dedicati alla
via Emilia e all’immaginario culturale che il paesaggio che attraversa ha ispirato nel corso del tempo:
domenica 27 novembre alle 17 presso il Museo Civico Archeologico (via de’ Musei, 8) Stefano
Piastra, docente dell’Università di Bologna, sarà protagonista dell’incontro La via Emilia come
palinsesto, accompagnato dai materiali d’archivio Home Movies e contemporanei che riprendono il
tracciato viario e il territorio attraverso il tempo. Martedì 29 novembre alle 21 a Teatri di Vita (via
Emilia Ponente, 485) la proiezione di Formato Ridotto. Libere riscritture del cinema amatoriale,
il progetto nato dall’incontro tra Home Movies e cinque scrittori – Enrico Brizzi, Ermanno Cavazzoni,
Emidio Clementi, Ugo Cornia e Wu Ming 2 – che hanno narrato la via Emilia in cinque racconti
guidati dalle suggestioni delle immagini di Home Movies. La proiezione sarà preceduta da
MadrEmilia. Sulla via di Tondelli, documentario che narra la provincia reggiana e la regione attraverso le suggestioni dello scrittore di Correggio, che nella sua produzione di romanziere ne
aveva prefigurato e interpretato i cambiamenti recenti. Entrambe le proiezioni sono parte di un
appuntamento del ciclo di iniziative realizzate da Teatri di Vita dedicate a Pier Vittorio Tondelli.
Tra matrimoni (all’italiana) e necrologi (bulgari): le mostre di Archivio Aperto
Anche quest'anno Archivio Aperto si snoda tra vari spazi cittadini, e tra le nuove collaborazioni si
segnala una location-gioiello: l’Ex Atelier Corradi, un appartamento-atelier progettato
dall’architetto Enrico De Angeli e conservato come nella sua epoca d'oro, i primi anni '50, tra
stretti corridoi, camere di passaggio, e design d'eleganza austera. In pieno centro storico, la Sartoria
– oggi atelier di abiti da sposa – ospita dall'11 al 13 novembre la mostra Matrimonio all'Italiana,
opere di rielaborazione dei materiali d’archivio sui matrimoni, dagli anni ’30 agli anni ’80,
realizzate da 6 giovani artisti emergenti italiani: Fabio Giorgi Alberti, Francesco Carone, Flavio
Favelli, Eleonora Quadri, Mirko Smerdel e Fratelli Broche.
Di segno opposto e perfidamente inaugurata alla vigilia della festa dei morti (1 novembre), la mostra
Haunting Images di Karol Jóźwiak: il giovane artista, protagonista di un incontro con il pubblico il
2 novembre, scava nelle memorie fotografiche di necrologi bulgari nell'ambito di un più ampio
progetto fotografico sugli archetipi legati a immagine, celebrazione della morte e fotografia.
Tra le mostre da segnalare da sabato 29 ottobre a martedì 22 novembre Citofonare C.G. di
Francesca Calvaresi (realizzata in collaborazione con Spazio Labò), ritratti-Polaroid realizzati
all’interno della “casa d’artista” di via Mascarella alle personalità della comunità artistica e culturale
italiana che l’hanno visitata, e continuano a visitarla, dal 2011.
Lunedì 21 novembre inaugura all’Istituto Parri Expanded Archive – Titles, installazione con
immagini di Home Movies, nell’ambito di BilBolBul Festival alla ricerca dei titoli di testa e di coda,
loghi e cartelli creati dai cineamatori con le più svariate tecniche, a dimostrazione della ricchezza e
creatività insita nel cinema amatoriale.
Archivi aperti
Torna anche quest’anno l’ormai tradizionale appuntamento con l’apertura dell’archivio alla città (Più
ti guardo più mi piaci! Esplorazioni d’archivio, domenica 30 ottobre, 11-18, Istituto Parri).
Gli operatori dell’archivio saranno a disposizione per illustrare il lavoro di Home Movies sulla
conservazione e il recupero delle memorie audiovisive (visite guidate in archivio alle ore 12 e ore
16). Durante la giornata sarà possibile, per la prima volta, visionare la versione integrale degli
storici Videogiornali Dams degli anni ‘90, custoditi in un fondo conservato in archivio e, a sorpresa, verranno proiettate anche altre produzioni di Home Movies. Sabato 12 novembre, sempre presso
l’Istituto Parri, il workshop Archive Fever. Dalla raccolta alla condivisione del patrimonio
audiovisivo privato, che presenterà l'intero processo che va dalla raccolta all'uso pubblico del
patrimonio audiovisivo privato, attraverso le metodologie e le strategie adottate per l'archiviazione,
il restauro, la digitalizzazione e la valorizzazione culturale. Un appuntamento rivolto in particolare a
operatori culturali, archivisti, bibliotecari, curatori, artisti e studenti di arte, beni culturali, cinema e
storia (per entrambi gli appuntamenti prenotazioni e iscrizioni gratuite all’indirizzo
homemovies.archivioaperto@gmail.com).
Storia e storie
Non solo un canale diretto con le “micro-storie” attraverso i filmati d'archivio e le memorie su pellicola:
lo sguardo sulla storia passa anche attraverso titoli significativi e montaggi recuperati che svelano
tracce dimenticate. Ritorna domenica 30 ottobre (Istituto Parri, ore 18) l’appuntamento con le
immagini e i protagonisti della vita culturale e politica della “leggendaria” Bologna degli anni ’90,
dell'underground e dei videogiornali del Dams, Chi non occupa preoccupa. La voglia giovane
parte 2. Filmati di contestazioni e sperimentazioni di un'epoca che, dalle occupazioni
universitarie della Pantera, si è frammentata nel sottosuolo artistico e musicale e ha segnato un
decennio bolognese, impregnandone la cultura di oggi.
Le memorie dell’emigrazione italiana nel Belgio sono protagoniste di un incontro di
approfondimento presso l’Istituto Parri (lunedì 7 novembre, ore 18) con la storica belga di origini
italiane Anne Morelli, docente presso la Université Libre de Bruxelles, e il poeta italo-belga Francis
Tessa: entrambi ricorderanno la tragedia di Marcinelle, di cui ricorre nel 2016 il sessantesimo
anniversario, con letture e proiezioni di materiali amatoriali e documentari sulla comunità italiana
in Belgio.
Alle 21 della stessa giornata la proiezione, presso l’Istituto Parri, di Già vola il fiore magro di Paul
Meyer (Déjà s’envole la fleur maigre, Belgio, 82’, 1960), il miglior film mai realizzato sulla crudeltà
dell’emigrazione, il dolore dello sradicamento e l’umiliazione dello sfruttamento.
Storie di Grande Guerra, invece, per Fronti di Roberto Paci Dalò, artista e vincitore con questo
lavoro del Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana. Fronti, co-prodotto da Home Movies, è
una performance filmico-musicale dove immagini reali girate sul fronte della Prima guerra
mondiale sono commentate e inframmezzata da cori, musica elettronica dal vivo ed estratti da film
originali e rari materiali in pellicola dell’epoca (martedì 1 novembre, ore 18, Museo Civico
Archeologico, via de’ Musei, 8, in collaborazione con il Museo Civico del Risorgimento).
Dialogo con la sperimentazione
Occhi bene aperti su videoartisti e filmmaker sperimentali, da sempre nel cuore della ricerca di
Archivio Aperto, oltre al già citato omaggio, attraverso la figura di Patrizia Vicinelli, alle figure di Grifi
e Castagnoli. I primi giorni della rassegna accolgono il giovane belga Jasper Rigole (28-29 ottobre,
Istituto Parri), “feticista” della pellicola in 16mm e 8mm e di tutta la “preistoria recente” in fatto di
riproducibilità: cassette, vecchi proiettori, immagini di recupero, apparecchiature audio e video
vintage. Illuminante il suo mediometraggio Paradise Recollected (2008), poetico mockumentary a
base di film amatoriali recuperati da mercatini e garage sale, assemblati sulla traccia di un racconto
medievale olandese. È previsto un incontro con l'artista, ospite di questa edizione.
Preziosi gli omaggi a Stan Brakhage (31 ottobre, 9MQ, via Nosadella, 27), figura di spicco del
filmmaking indipendente del secolo scorso e scomparso nel 2003, con la proiezione del suo Songs
1-11, e al duo Philippe Leonard/ This Quiet Army. La coppia di canadesi lavora in grande sinergia
sulle possibilità del dispositivo cinematografico espanso. Un cinema e un suono alchemici, che fanno
del lavoro sulla materia e sul dispositivo stesso (pellicola 16mm, proiettore / elettricità, chitarra e
pedali) il focus di un percorso che esplora le possibilità nascoste nell’immagine e nel drone. La
performance di live expanded cinema 2x16mm+guitar+effects è realizzata in collaborazione con
Xing (Raum, via Ca’ Selvatica 4/d).
Il 14 novembre, invece, la proiezione in formato originale di alcune pellicole girate da Tonino de
Bernardi(Istituto Parri, via S.Isaia, 20, ore 18) sarà parte di Inesausto Underground, una giornata
dedicata dal Kinodromo a uno dei protagonisti indiscussi dell'avanguardia italiana fin dagli anni
'60. Da segnalare infine il 21 novembre presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna Immagine ovvia
e nuovo simbolo. Cinema-Arte-Segno in Nato Frascà, giornata di studi a cura di Nomadica-
Circuito per il cinema di ricerca dedicata alla personalità di “rinascimentale poliedricità” di Nato
Frascà, che fu pittore, scultore, filmmaker, scenografo, architetto, designer e docente.
Circo Togni: una storia straordinaria
La chiusura di Archivio Aperto 2016 è affidata ad un evento speciale: mercoledì 7 dicembre
alle ore 22 presso il Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65) sarà proiettata l’anteprima nazionale
di Circle di Valentina Monti, film che vede protagonista la storia della leggendaria dinastia
circense dei Togni, originata da uno dei recuperi più importanti di Home Movies. Una favola al
contrario, quella di Circle (produzione Kiné, 70’, 2016): la storia d'amore di un domatore nella gabbia,
il leggendario Darix Togni, e di una ballerina a cavallo, la moglie Fiorenza Colombo. Un film che dalla storia privata si allarga per diventare viaggio nella memoria collettiva: sotto il tendone rosso,
attraverso le memorie di Fiorenza, passiamo dall'epica del dopoguerra ai successi degli anni del
boom economico, fino alla scomparsa del capostipite Darix e ai dubbi per la successione al trono.
Attraverso i filmati unici dell'archivio personale della famiglia Togni (da 8 mm e Super 8 a VHS e
MiniDV) Circle disegna una storia circolare, come l'arena del circo e le stagioni della vita. Circle
come il tendone del circo, certo, ma anche come circolarit à della storia, passaggi di
testimone, cadute e rinascite.
About Archivio Aperto e Home Movies
Archivio Aperto è un progetto realizzato da Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia con il
sostegno del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del Dipartimento delle
Arti dell'Università di Bologna, in collaborazione con Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-
R, nosadella.due, Biblioteca Italiana delle Donne e con Museo Civico Archeologico, Museo Civico del
Risorgimento, Accademia di Belle Arti di Bologna, Xing, Modo Infoshop, Urban Center, Cineteca di Bologna,
Cinémathèque Royale de Belgique, Istituto Storico Belga di Roma e Associazione Bologna-Bruxelles
A/R, Dynamo, Nomadica, Spazio Labò, Ex Atelier Corradi, Associazione Griò, Cheap On Board, Kinodromo,
Humareels, Bolognina Basement, Associazione Culturale Alberto Grifi, BilBOlbul, Teatri di Vita, Gender
Bender, Fondazione Museo Ettore Guatelli.
Media partner: ilDocumentario.it, Mediacritica, Cinema Errante
Partner tecnici: Kiné, BraDypUS, Digialta.
L'Archivio Nazionale del Film di Famiglia è la prima struttura italiana dedicata al recupero, conservazione
e valorizzazione del cinema privato.
Nata nel 2002, l'associazione Home Movies ha creato e gestisce l’Archivio e svolge su tutto il territorio
nazionale attività di raccolta delle pellicole, con la missione di salvare le memorie filmiche private: pellicole
Pathé Baby, 16mm, 9,5mm, 8mm e Super8 amatoriali, familiari e sperimentali, dall'inconsapevole valore
documentaristico. Nel corso degli anni e grazie a collaborazioni virtuose, il campo d’interesse di Home Movies
si è esteso al recupero degli archivi audiovisivi di imprese e associazioni, ma anche scuole e parrocchie,
nonché di artisti e collezionisti. Archivio Aperto è la confluenza naturale delle energie e delle ricerche messe
in moto da Home Movies lungo tutto l'anno, in una celebrazione aperta a tutti per viaggiare nel tempo a ritmo
analogico e scoprire patrimoni inediti.
http://homemovies.it | http://homemovies.it/archivioaperto
Ufficio stampa Archivio Aperto 2016
Luciana Apicella | m. 335 7534485 | luciana.apicella@gmail.com
Marina Nasi | m. 333 7378271 marinanasi@gmail.com
27
ottobre 2016
Archivio Aperto 2016
Dal 27 ottobre al 07 dicembre 2016
Location
HOME MOVIES – ARCHIVIO NAZIONALE DEL FILM DI FAMIGLIA
Bologna, Via Sant'isaia, 18, (Bologna)
Bologna, Via Sant'isaia, 18, (Bologna)
Vernissage
27 Ottobre 2016, ore 21