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WASHOKU la colorata vita alimentare dei giapponesi
In mostra pannelli e piatti in replica, teche e display sulle stagioni del cibo e il cibo delle stagioni, modalità conservative e comportamentali legate al mondo del WASHOKU, lo stile alimentare del Giappone, in lista UNESCO dal 2013
Comunicato stampa
Segnala l'evento
20 gennaio > 19 aprile 2017
venerdì 20 gennaio 2017
ore 17.00 inaugurazione/visita guidata con la curatrice
ore 18.30 conferenza di Hiroko Nakazawa Nagano Prefectural College
interviene Hiroto Kobayashi, Direttore JETRO Milano
ingresso libero fino a esaurimento posti
orario: lun-ven 9.00-12.30/13.30- 18.30 merc fino alle 17.30 sab 9.30-13.00 ingresso libero
Istituto Giapponese di Cultura via Antonio Gramsci 74 00197 Roma info: 06 3224754 www.jfroma.it
visite guidate gratuite/eventi collaterali: info su www.jfroma.it
Padiglione Giappone all’EXPO di Milano 2015: The Japan Foundation ne raccoglie l’eredità – e parte
degli oggetti esposti nella sezione LEGACY – presentando la colorata vita alimentare del longevo
popolo giapponese. In mostra pannelli e piatti in replica, teche e display sulle stagioni del cibo e il cibo
delle stagioni, modalità conservative e comportamentali legate al mondo del WASHOKU, lo stile
alimentare del Giappone, in lista UNESCO dal 2013. Le sezioni sono introdotte da riproduzioni di
stampe nishikie aventi per tema cibi in scene classiche o parodistiche o in divertenti battaglie tra cibi e
sake, tutte risalenti alla seconda metà del XIX secolo. Tanti i brand che hanno messo a disposizione
materiali e sorprese per i visitatori; i video riguardano dolci, miso, realizzazione del katsuobushi
(tonnetto essiccato base tradizionale per brodi e altro.
Come è noto, il Giappone si estende da nord a sud, circondato dal mare e attraversato da una lunga
dorsale montuosa; le zone in altitudine occupano il 75% del suolo nazionale. Data la posizione in zona
temperata, le quattro stagioni giapponesi sono delineate e nette, le precipitazioni medie annue si
attestano sui 1800 mm, abbondanti dunque, su un paese che non soffre la siccità. Data altresì la
montuosità, i venti stagionali e le correnti marine anche il clima si presenta molto variegato. Ad
esempio, nell’estremo Nord, regione del Tohoku, gli inverni sono molto rigidi, con assenza di stagione
delle piogge mentre nel sud, come a Okinawa, ci si trova nella fascia subtropicale con clima caldo tutto
l’anno, piogge frequenti e assenza di gelate e neve.
Sullo sfondo di tale variegato ambiente, e di mare, monti e paesi declinati nelle quattro stagioni, le
conoscenze e la manualità si sono affinate nel tempo e la cultura alimentare dei giapponesi si è
sviluppata ricca di approfondimenti e varianti regionali. I giapponesi nutrono profondo rispetto per
una natura così prodiga di doni, ponendo in relazione il cibo al culto degli antenati e delle divinità, e
dando un significato profondo al legame con la terra e la famiglia. Come per la dieta italiana, la cultura
alimentare tradizionale del Giappone ha tra i suoi cardini i sapori emozionali, il sapore di casa, di mamma, della nonna, del paese natale, o della regione di cui è tipico. Inoltre, sono noti gli influssi
dapprima provenienti da Cina e penisola coreana, e in seguito europei. Il WASHOKU, cultura
alimentare tradizionale dei giapponesi di matrice salutista, viene dichiarato Patrimonio Culturale
Immateriale Unesco nel dicembre del 2013.Il menu tradizionale prevede riso, misoshiru o zuppa, e un
piatto forte quanto il riso; la pietanza e il riso si assemblano e sprigionano il loro sapore miscelato una
volta all’interno della bocca, in una modalità gustativa squisitamente giapponese. Si tratta di uno stile
alimentare dove in tavola tutto punta alla valorizzazione del riso, re della tavola giapponese.
WASHOKU la colorata vita alimentare dei giapponesi si compone di cinque sezioni:
Il re della tavola. Sua Maestà il RISO
Tra densità e trasparenza BRODI E ZUPPE
Deuteragonisti della tavola giapponese: PESCE E VERDURE
Fagioli magici, mondo LEGUMI
WAGASHI, l’invasione degli ultraDOLCI
venerdì 20 gennaio 2017
ore 17.00 inaugurazione/visita guidata con la curatrice
ore 18.30 conferenza di Hiroko Nakazawa Nagano Prefectural College
interviene Hiroto Kobayashi, Direttore JETRO Milano
ingresso libero fino a esaurimento posti
orario: lun-ven 9.00-12.30/13.30- 18.30 merc fino alle 17.30 sab 9.30-13.00 ingresso libero
Istituto Giapponese di Cultura via Antonio Gramsci 74 00197 Roma info: 06 3224754 www.jfroma.it
visite guidate gratuite/eventi collaterali: info su www.jfroma.it
Padiglione Giappone all’EXPO di Milano 2015: The Japan Foundation ne raccoglie l’eredità – e parte
degli oggetti esposti nella sezione LEGACY – presentando la colorata vita alimentare del longevo
popolo giapponese. In mostra pannelli e piatti in replica, teche e display sulle stagioni del cibo e il cibo
delle stagioni, modalità conservative e comportamentali legate al mondo del WASHOKU, lo stile
alimentare del Giappone, in lista UNESCO dal 2013. Le sezioni sono introdotte da riproduzioni di
stampe nishikie aventi per tema cibi in scene classiche o parodistiche o in divertenti battaglie tra cibi e
sake, tutte risalenti alla seconda metà del XIX secolo. Tanti i brand che hanno messo a disposizione
materiali e sorprese per i visitatori; i video riguardano dolci, miso, realizzazione del katsuobushi
(tonnetto essiccato base tradizionale per brodi e altro.
Come è noto, il Giappone si estende da nord a sud, circondato dal mare e attraversato da una lunga
dorsale montuosa; le zone in altitudine occupano il 75% del suolo nazionale. Data la posizione in zona
temperata, le quattro stagioni giapponesi sono delineate e nette, le precipitazioni medie annue si
attestano sui 1800 mm, abbondanti dunque, su un paese che non soffre la siccità. Data altresì la
montuosità, i venti stagionali e le correnti marine anche il clima si presenta molto variegato. Ad
esempio, nell’estremo Nord, regione del Tohoku, gli inverni sono molto rigidi, con assenza di stagione
delle piogge mentre nel sud, come a Okinawa, ci si trova nella fascia subtropicale con clima caldo tutto
l’anno, piogge frequenti e assenza di gelate e neve.
Sullo sfondo di tale variegato ambiente, e di mare, monti e paesi declinati nelle quattro stagioni, le
conoscenze e la manualità si sono affinate nel tempo e la cultura alimentare dei giapponesi si è
sviluppata ricca di approfondimenti e varianti regionali. I giapponesi nutrono profondo rispetto per
una natura così prodiga di doni, ponendo in relazione il cibo al culto degli antenati e delle divinità, e
dando un significato profondo al legame con la terra e la famiglia. Come per la dieta italiana, la cultura
alimentare tradizionale del Giappone ha tra i suoi cardini i sapori emozionali, il sapore di casa, di mamma, della nonna, del paese natale, o della regione di cui è tipico. Inoltre, sono noti gli influssi
dapprima provenienti da Cina e penisola coreana, e in seguito europei. Il WASHOKU, cultura
alimentare tradizionale dei giapponesi di matrice salutista, viene dichiarato Patrimonio Culturale
Immateriale Unesco nel dicembre del 2013.Il menu tradizionale prevede riso, misoshiru o zuppa, e un
piatto forte quanto il riso; la pietanza e il riso si assemblano e sprigionano il loro sapore miscelato una
volta all’interno della bocca, in una modalità gustativa squisitamente giapponese. Si tratta di uno stile
alimentare dove in tavola tutto punta alla valorizzazione del riso, re della tavola giapponese.
WASHOKU la colorata vita alimentare dei giapponesi si compone di cinque sezioni:
Il re della tavola. Sua Maestà il RISO
Tra densità e trasparenza BRODI E ZUPPE
Deuteragonisti della tavola giapponese: PESCE E VERDURE
Fagioli magici, mondo LEGUMI
WAGASHI, l’invasione degli ultraDOLCI
20
gennaio 2017
WASHOKU la colorata vita alimentare dei giapponesi
Dal 20 gennaio al 19 aprile 2017
Location
ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA
Roma, Via Antonio Gramsci, 74, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 74, (Roma)
Orario di apertura
lun-ven 9.00-12.30/13.30- 18.30 merc fino alle 17.30 sab 9.30-13.00
Vernissage
20 Gennaio 2017, ore 17 - ore 18.30 conferenza di Hiroko Nakazawa Nagano Prefectural College
interviene Hiroto Kobayashi, Direttore JETRO Milano
ingresso libero fino a esaurimento posti
Curatore