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Matali Crasset – Link
In tutto una ventina di progetti e due proiezioni tratte dal dvd Hometrack 01/02 curato dalla stessa Matali per un tuffo nella sua fantasia, come tema: un immaginario spazio urbano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una mostra che si racconta grazie al titolo: Link.
È infatti il link che lega le cose alle persone a guidarci lungo questa esposizione che
OTTO GALLERY DESIGN & VISUAL ART dedica interamente a Matali Crasset, giovane designer francese, presente per la prima volta con una personale nella città di Bologna.
Un link quindi con Bologna per Matali Crasset e un nuovo link per la Otto Gallery con il mondo dei designers.
Con questa esposizione la Galleria, supportata dalla significativa realtà industriale ERRETI in veste di ideatore e promotore dell’evento, conferma infatti il suo appuntamento annuale con il ciclo di mostre dedicate al Design curate da Paola Antonelli.
Le scelte nascono mixando i valori della Galleria - specializzata in design e visual art, con i focus di tendenza che Paola Antonelli monitorizza da un osservatorio d’eccezione, essendo curatrice del dipartimento di architettura e design del MoMA di New York.
Ecco quindi che dopo Denis Santachiara nel 2002 e Satyendra Pakhale’ nel 2003 la scelta ricade oggi su Matali Crasset, volto femminile del panorama internazionale.
Matali Crasset si inserisce in questo ciclo proseguendo una delle mission della Galleria : volere esplorare i segni di un design che risponde ad una ricerca non solo formale , ma anche emotiva.
Simbolo / icona della Mostra: un omino, voluto e disegnato appositamente dalla designer che nell’immaginario collettivo si ricollega alla sagoma/gioco ritagliata nei fogli di carta.
Una guida “semplice” che si sviluppa creando un percorso all’interno della Galleria.
Anche i visitatori entreranno nello spirito di Link. Sarà realizzato per l’occasione un particolare registro delle visite: ogni visitatore avrà la possibilità di attaccare il proprio omino ad una parete dedicata, lasciando un messaggio o una firma.
Il percorso di senso, scandito da una cornice di “omini” che si tengono per mano, si lascia seguire guidandoci alla scoperta della sua personale visione del design: quello che si incontra, seguendo l’ininterrotta catena di forme umane stilizzate dal tratto di Matali (sequenza di omini) ed esplorando le stanze della Otto Gallery, parla a tutti i nostri sensi della volontà e dello spirito con il quale i suoi oggetti sono stati concepiti:
il design serve per rendere la vita di tutti più semplice, ma è in grado di farlo perché si rende fruibile, usabile ed interpretabile in maniera attiva, mai statica.
È un incontro dinamico quello che ci si trova ad affrontare, perché gli oggetti di Matali non vivono in autonomia, ma al contrario esistono e si ricreano, dinamicamente, grazie all’uso che si decide di farne.
In tutto una ventina di progetti e due proiezioni tratte dal dvd Hometrack 01/02 curato dalla stessa Matali per un tuffo nella sua fantasia, come tema: un immaginario spazio urbano.
La creatività di Matali Crasset spazia in un link inarrestabile in svariati campi, in mostra si ritrovano ad esempio la collezione Evolute di Lampade per Danese, le sedie Chiara per il marchio americano Dune, la seduta Decompression Space per Felice Rossi e i pouf esagonali modulabili Digit Space, accanto a piccoli oggetti come un particolare porta carta di credito in argento per De Vecchi .
Ed ancora una carta da parati per Habitat sino ad un prodotto tecnico , un lettore MP3 novità assoluta per Pika One.
Accanto a progetti già in produzione un inedito che la Crasset ha progettato per DUEPUNTOSETTE, brand di ERRETI per il settore arredamento.
L’inedito, una particolare libreria, occupa la prima stanza ed accoglie il visitatore che riceve subito un messaggio chiaro : il design crea dei link ed è in questo modo, grazie al legame tra uomini e progetti che il design riesce a rendere la vita un bel posto da abitare.
Nel cortile Matali ha invitato Ivo Bonaccorsi, un suo amico artista bolognese, per una installazione a 4 mani in onore di un link d’amicizia.
È infatti il link che lega le cose alle persone a guidarci lungo questa esposizione che
OTTO GALLERY DESIGN & VISUAL ART dedica interamente a Matali Crasset, giovane designer francese, presente per la prima volta con una personale nella città di Bologna.
Un link quindi con Bologna per Matali Crasset e un nuovo link per la Otto Gallery con il mondo dei designers.
Con questa esposizione la Galleria, supportata dalla significativa realtà industriale ERRETI in veste di ideatore e promotore dell’evento, conferma infatti il suo appuntamento annuale con il ciclo di mostre dedicate al Design curate da Paola Antonelli.
Le scelte nascono mixando i valori della Galleria - specializzata in design e visual art, con i focus di tendenza che Paola Antonelli monitorizza da un osservatorio d’eccezione, essendo curatrice del dipartimento di architettura e design del MoMA di New York.
Ecco quindi che dopo Denis Santachiara nel 2002 e Satyendra Pakhale’ nel 2003 la scelta ricade oggi su Matali Crasset, volto femminile del panorama internazionale.
Matali Crasset si inserisce in questo ciclo proseguendo una delle mission della Galleria : volere esplorare i segni di un design che risponde ad una ricerca non solo formale , ma anche emotiva.
Simbolo / icona della Mostra: un omino, voluto e disegnato appositamente dalla designer che nell’immaginario collettivo si ricollega alla sagoma/gioco ritagliata nei fogli di carta.
Una guida “semplice” che si sviluppa creando un percorso all’interno della Galleria.
Anche i visitatori entreranno nello spirito di Link. Sarà realizzato per l’occasione un particolare registro delle visite: ogni visitatore avrà la possibilità di attaccare il proprio omino ad una parete dedicata, lasciando un messaggio o una firma.
Il percorso di senso, scandito da una cornice di “omini” che si tengono per mano, si lascia seguire guidandoci alla scoperta della sua personale visione del design: quello che si incontra, seguendo l’ininterrotta catena di forme umane stilizzate dal tratto di Matali (sequenza di omini) ed esplorando le stanze della Otto Gallery, parla a tutti i nostri sensi della volontà e dello spirito con il quale i suoi oggetti sono stati concepiti:
il design serve per rendere la vita di tutti più semplice, ma è in grado di farlo perché si rende fruibile, usabile ed interpretabile in maniera attiva, mai statica.
È un incontro dinamico quello che ci si trova ad affrontare, perché gli oggetti di Matali non vivono in autonomia, ma al contrario esistono e si ricreano, dinamicamente, grazie all’uso che si decide di farne.
In tutto una ventina di progetti e due proiezioni tratte dal dvd Hometrack 01/02 curato dalla stessa Matali per un tuffo nella sua fantasia, come tema: un immaginario spazio urbano.
La creatività di Matali Crasset spazia in un link inarrestabile in svariati campi, in mostra si ritrovano ad esempio la collezione Evolute di Lampade per Danese, le sedie Chiara per il marchio americano Dune, la seduta Decompression Space per Felice Rossi e i pouf esagonali modulabili Digit Space, accanto a piccoli oggetti come un particolare porta carta di credito in argento per De Vecchi .
Ed ancora una carta da parati per Habitat sino ad un prodotto tecnico , un lettore MP3 novità assoluta per Pika One.
Accanto a progetti già in produzione un inedito che la Crasset ha progettato per DUEPUNTOSETTE, brand di ERRETI per il settore arredamento.
L’inedito, una particolare libreria, occupa la prima stanza ed accoglie il visitatore che riceve subito un messaggio chiaro : il design crea dei link ed è in questo modo, grazie al legame tra uomini e progetti che il design riesce a rendere la vita un bel posto da abitare.
Nel cortile Matali ha invitato Ivo Bonaccorsi, un suo amico artista bolognese, per una installazione a 4 mani in onore di un link d’amicizia.
28
gennaio 2005
Matali Crasset – Link
Dal 28 gennaio al 30 aprile 2005
design
Location
OTTO GALLERY
Bologna, Via D'Azeglio, 55, (Bologna)
Bologna, Via D'Azeglio, 55, (Bologna)
Orario di apertura
lunedì 10,30-13 e 15-19; da martedì a venerdì 15-19; mattina su appuntamento
Vernissage
28 Gennaio 2005, ore 18
Autore
Curatore