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Ercole Pignatelli / Laura Zeni – Transiti & Intermittenze
Nasce come da un sogno comune, l’idea di questa mostra che non poteva che intitolarsi “Transiti & Intermittenze
Comunicato stampa
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Un’intermittenza definirei storica quella che si è generata nello Studio del grande Maestro Ercole Pignatelli, più che un semplice transito… in un’epoca in cui l’arte è intesa sempre più spesso in modo erroneamente individualistico, l’eccezionalità di questa mostra è memorabile.
Ercole Pignatelli accoglie Laura Zeni ed insieme generano nuova Arte a quattro mani, con passione, dedizione, amicizia.
Nascono così opere di equilibrio inaspettatamente spontaneo, come se fosse già scritto che i due dovessero regalare Arte insieme, con la propensione all’insegnamento de Il Grande e la totale assenza di timore della Zeni che, in ogni istante, si è sentita protetta in un abbraccio fraterno.
Con la leggerezza e la musicalità di una danza appassionata ed elegante, hanno appreso uno dall’altro; anime forti ed orgogliose, assoluti protagonisti delle loro rispettive vite, hanno fatto unica la luce dei loro occhi per incrociarsi sulla tela.
Nasce come da un sogno comune, l’idea di questa mostra che non poteva che intitolarsi “TRANSITI & INTERMITTENZE”, una mostra intima non solo nel senso di luogo che ci accoglie, lo studio di dia via Fogazzaro appunto, ma anche nei contenuti frutto di due personalità solo apparentemente distanti che invece, davanti ad una tela comune hanno trovato empatia e naturalezza.
Immergiamoci in questo sogno fatto materia… entriamo nello studio di Pignatelli facendoci condurre per mano da lui e dalla Zeni; riempiamo la nostra memoria di profumi e luce dei loro colori e lasciamo che la nostra anima diventi parte delle loro opere…
Introduzione
Un’intermittenza definirei storica quella che si è generata nello Studio del grande Maestro Ercole Pignatelli, più che un semplice transito… in un’epoca in cui l’arte è intesa sempre più spesso in modo erroneamente individualistico, l’eccezionalità di questa mostra è memorabile.
Un cortocircuito storico che abbiamo l’onore di testimoniare, ognuno con le proprie peculiarità ed emozioni, ma sicuramente con consapevolezza culturale di cui oggi non godono i più.
Giovani ottimi decoratori e parolieri che inondano piazze virtuali di informazioni e colori, senza vera coscienza e conoscenza, in un dialogo sterile con sé stessi e non più in uno scambio capace di generare correnti artistiche, studi filosofici e nuova cultura.
Immagini clonate e apparizioni meteore fatte di soli likes e filtri, parole copiate ed incollate senza criterio e capacità di citazione, colori e materia plasmati in modo schizofrenico o, peggio ancora solo tecnologico.
Il profumo della carta e del colore sembra perduto, “vecchio”, se non arcaico… dimenticando che non c’è nulla di più affascinante della verità, della concretezza, dei sogni che si generano spontaneamente ma che realizziamo con tenacia e coraggio…
Immergiamoci in questo sogno fatto materia… entriamo nello studio di Pignatelli facendoci condurre per mano da lui e dalla Zeni; riempiano la nostra memoria di profumi e luce dei loro colori e lasciamo che la nostra anima diventi parte delle loro opere…
Transiti vitali & Intermittenze generatrici della magia Arte
Come un buon padre ed insegnante capace di dare vita con la sua Arte a opere, a nuovi grandi artisti, a parole e all’amata musica nella sua sfera più intima e familiare, così Ercole Pignatelli accoglie Laura Zeni, immergendola non solo nel suo studio e nella sue lunghe giornate, ma anche nelle sue opere, permettendole di dare una propria anima femminile alle pitture emozionanti del grande Maestro e generando nuova vita nelle “piccole” tele della sua compagna di viaggio.
Il nostro Icaro del colore, dei fiori e delle forme dai pantoni forti, quasi di un’arroganza giovanile, ha forza e coraggio in ogni attimo di Arte. Disegnare è per lui come respirare l’orgoglio della natura vegetale e femminile di cui non può fare a meno. Vive di terre e delle loro sabbie, di cieli e della loro aria, di mari e delle loro acque, dell’universo femminile e dei loro corpi sempre più morbidi.
Nulla sbiadisce, anzi si alimenta sempre più, ad ogni calare del sole.
I suoi cenni architettonici quasi naif, avvolti in arie colorate sembrano condurli in secondo piano… poiché architetture magnifiche ed irreali non nella forma, ma nei contenuti che sembrano non essere importanti; vive ma “sole” perché la vita, quella vera, si svolge altrove, laddove regna la natura sovrana, acqua, terra, vegetazione e mondo animale…
Perché la forma è molto, ma la sostanza, la poesia, l’Arte è Vita e passione vera.
Ed ecco che gli ingredienti primi dei suoi lunghi ed appassionanti anni di lavoro, si sovrappongono con estrema leggerezza pittorica, ma grande forza espressiva; la sperimentazione non conosce pausa ed esitazione, attimi di vissuto e pensieri si mescolano magicamente sulla tela, come in un sogno virtuoso e indelebile, capace di cambiare le nostre vite per la forza dell’emozione generata.
Difficile il primo impatto visivo, forse, come spesso lo è la comprensione della nostra stessa mente; ma il tempo, l’osservazione e riflessione inconscia, in realtà, ci permette di leggere le nostre anime nei lavori di “Pignatelli Il Grande”. Mi piace chiamarlo così, come un eroe capace di segnare la storia, portatore di una altezzosa corazza che solo a pochi lascia scoprire per far assaporare la vera anima gentile e semplice, come quella di un infante che ha ancora la voglia e l’irrefrenabile entusiasmo di scoprire il mondo.
“Le sue promesse, anche esorbitanti, sono mantenute puntualmente..”, affermava Raffaele Carrieri scrivendo di Pignatelli, prevedendo non solo i suoi balzi artistici pittorici, ma forse anche la rara propensione di un grande Maestro di dialogare ancora con altre mani e anime artistiche esterne… perché l’Arte non deve conoscere confini.
Nascono così opere di equilibrio inaspettatamente spontaneo, come se fosse già scritto che i due dovessero regalare Arte insieme, con la propensione all’insegnamento de Il Grande e la totale assenza di timore della Zeni che, in ogni istante, si è sentita protetta in un abbraccio fraterno.
Con la leggerezza e la musicalità di una danza appassionata ed elegante, hanno appreso uno dall’altro; anime forti ed orgogliose, assoluti protagonisti delle loro rispettive vite, hanno fatto unica la luce dei loro occhi per incrociarsi sulla tela.
Compaiono i profili della Zeni come contenitori di emozioni, di esperienze, pensieri, essenze della vita. Icone di un modo di comunicare di altri tempi, ove non ha importanza la velocità, bensì la capacità di dialogare senza parole, talvolta senza nemmeno sguardi o gesti, ma solo grazie all’intensità del pensiero che, in quanto energia, non conosce limiti, distanze, confini.
I profili di Laura Zeni delimitano, rendendoceli visibili e amplificano al contempo, gli spazi, i dentro ed il fuori, come a voler rendere trasparente il nostro essere al punto da permettere a chiunque di metterci dentro qualcosa, di leggere come e ciò che vuole.
Specchi dell’essere della maggior parte degli individui della società attuale, vuota per volere dei media, del modo di comunicare… in realtà ognuno di noi spesso si sente perso dentro questo nuovo mondo ove crediamo di conoscere tutto e tutti e gli altri conoscono noi ed i nostri pensieri forse ancora prima di averli elaborati…
Ed ecco che i pieni diventano vuoti e un corpo svuotato del suo essere viene oltraggiosamente riempito di pensieri ed immagini altrui con l’ignorante convinzione della conoscenza.
E, invece, il mondo dovrebbe girare al contrario o, meglio, tornare a ruotare nel senso giusto. Allora rileggeremmo i profili della Zeni con il loro giusto nome, quello di Profili Interiori, dentro cui ognuno di noi è egoisticamente e giustamente nascosto… quell’essenza di ogni singolo che nessuno può rubare e mettere a nudo, ma che è ben radicata nella nostra mente, nel nostro cuore, in ogni singola cellula… ed è così leggera non perché inesistente o inconsistente, ma perché forte e spirituale.
Tra le vegetazioni pignatelliane, vissute con mistero e protezione al contempo dalla Zeni, si sono insinuate con naturalezza le sue anime volteggianti, intersecate e nette. I suoi spazi si sono saziati con i tumulti ed i colori forti del suo mentore, come a dare finalmente uno sguardo ed un carattere preciso ad ogni profilo, come a focalizzare quell’insieme infinito caratteristico di Lei su un punto preciso e fermo della vita, di Lui.
Attimi di vita artistica e umana vissuti con intensità, con quel profumo acre del colore che fa da scenografia indelebile nella memoria dei due artisti e nelle loro opere; passi a due ove sempre si ha qualcosa da imparare, regalando leggerezza al padrone di casa e consapevolezza alla sua illustre ospite.
Serena Mormino
Curatrice e Critica d'Arte
Curatrice MUSEO DEL PARCO
Centro Internazionale di Scultura all'Aperto - Portofino
Presidente Associazione Culturale AMARTE
Ercole Pignatelli accoglie Laura Zeni ed insieme generano nuova Arte a quattro mani, con passione, dedizione, amicizia.
Nascono così opere di equilibrio inaspettatamente spontaneo, come se fosse già scritto che i due dovessero regalare Arte insieme, con la propensione all’insegnamento de Il Grande e la totale assenza di timore della Zeni che, in ogni istante, si è sentita protetta in un abbraccio fraterno.
Con la leggerezza e la musicalità di una danza appassionata ed elegante, hanno appreso uno dall’altro; anime forti ed orgogliose, assoluti protagonisti delle loro rispettive vite, hanno fatto unica la luce dei loro occhi per incrociarsi sulla tela.
Nasce come da un sogno comune, l’idea di questa mostra che non poteva che intitolarsi “TRANSITI & INTERMITTENZE”, una mostra intima non solo nel senso di luogo che ci accoglie, lo studio di dia via Fogazzaro appunto, ma anche nei contenuti frutto di due personalità solo apparentemente distanti che invece, davanti ad una tela comune hanno trovato empatia e naturalezza.
Immergiamoci in questo sogno fatto materia… entriamo nello studio di Pignatelli facendoci condurre per mano da lui e dalla Zeni; riempiamo la nostra memoria di profumi e luce dei loro colori e lasciamo che la nostra anima diventi parte delle loro opere…
Introduzione
Un’intermittenza definirei storica quella che si è generata nello Studio del grande Maestro Ercole Pignatelli, più che un semplice transito… in un’epoca in cui l’arte è intesa sempre più spesso in modo erroneamente individualistico, l’eccezionalità di questa mostra è memorabile.
Un cortocircuito storico che abbiamo l’onore di testimoniare, ognuno con le proprie peculiarità ed emozioni, ma sicuramente con consapevolezza culturale di cui oggi non godono i più.
Giovani ottimi decoratori e parolieri che inondano piazze virtuali di informazioni e colori, senza vera coscienza e conoscenza, in un dialogo sterile con sé stessi e non più in uno scambio capace di generare correnti artistiche, studi filosofici e nuova cultura.
Immagini clonate e apparizioni meteore fatte di soli likes e filtri, parole copiate ed incollate senza criterio e capacità di citazione, colori e materia plasmati in modo schizofrenico o, peggio ancora solo tecnologico.
Il profumo della carta e del colore sembra perduto, “vecchio”, se non arcaico… dimenticando che non c’è nulla di più affascinante della verità, della concretezza, dei sogni che si generano spontaneamente ma che realizziamo con tenacia e coraggio…
Immergiamoci in questo sogno fatto materia… entriamo nello studio di Pignatelli facendoci condurre per mano da lui e dalla Zeni; riempiano la nostra memoria di profumi e luce dei loro colori e lasciamo che la nostra anima diventi parte delle loro opere…
Transiti vitali & Intermittenze generatrici della magia Arte
Come un buon padre ed insegnante capace di dare vita con la sua Arte a opere, a nuovi grandi artisti, a parole e all’amata musica nella sua sfera più intima e familiare, così Ercole Pignatelli accoglie Laura Zeni, immergendola non solo nel suo studio e nella sue lunghe giornate, ma anche nelle sue opere, permettendole di dare una propria anima femminile alle pitture emozionanti del grande Maestro e generando nuova vita nelle “piccole” tele della sua compagna di viaggio.
Il nostro Icaro del colore, dei fiori e delle forme dai pantoni forti, quasi di un’arroganza giovanile, ha forza e coraggio in ogni attimo di Arte. Disegnare è per lui come respirare l’orgoglio della natura vegetale e femminile di cui non può fare a meno. Vive di terre e delle loro sabbie, di cieli e della loro aria, di mari e delle loro acque, dell’universo femminile e dei loro corpi sempre più morbidi.
Nulla sbiadisce, anzi si alimenta sempre più, ad ogni calare del sole.
I suoi cenni architettonici quasi naif, avvolti in arie colorate sembrano condurli in secondo piano… poiché architetture magnifiche ed irreali non nella forma, ma nei contenuti che sembrano non essere importanti; vive ma “sole” perché la vita, quella vera, si svolge altrove, laddove regna la natura sovrana, acqua, terra, vegetazione e mondo animale…
Perché la forma è molto, ma la sostanza, la poesia, l’Arte è Vita e passione vera.
Ed ecco che gli ingredienti primi dei suoi lunghi ed appassionanti anni di lavoro, si sovrappongono con estrema leggerezza pittorica, ma grande forza espressiva; la sperimentazione non conosce pausa ed esitazione, attimi di vissuto e pensieri si mescolano magicamente sulla tela, come in un sogno virtuoso e indelebile, capace di cambiare le nostre vite per la forza dell’emozione generata.
Difficile il primo impatto visivo, forse, come spesso lo è la comprensione della nostra stessa mente; ma il tempo, l’osservazione e riflessione inconscia, in realtà, ci permette di leggere le nostre anime nei lavori di “Pignatelli Il Grande”. Mi piace chiamarlo così, come un eroe capace di segnare la storia, portatore di una altezzosa corazza che solo a pochi lascia scoprire per far assaporare la vera anima gentile e semplice, come quella di un infante che ha ancora la voglia e l’irrefrenabile entusiasmo di scoprire il mondo.
“Le sue promesse, anche esorbitanti, sono mantenute puntualmente..”, affermava Raffaele Carrieri scrivendo di Pignatelli, prevedendo non solo i suoi balzi artistici pittorici, ma forse anche la rara propensione di un grande Maestro di dialogare ancora con altre mani e anime artistiche esterne… perché l’Arte non deve conoscere confini.
Nascono così opere di equilibrio inaspettatamente spontaneo, come se fosse già scritto che i due dovessero regalare Arte insieme, con la propensione all’insegnamento de Il Grande e la totale assenza di timore della Zeni che, in ogni istante, si è sentita protetta in un abbraccio fraterno.
Con la leggerezza e la musicalità di una danza appassionata ed elegante, hanno appreso uno dall’altro; anime forti ed orgogliose, assoluti protagonisti delle loro rispettive vite, hanno fatto unica la luce dei loro occhi per incrociarsi sulla tela.
Compaiono i profili della Zeni come contenitori di emozioni, di esperienze, pensieri, essenze della vita. Icone di un modo di comunicare di altri tempi, ove non ha importanza la velocità, bensì la capacità di dialogare senza parole, talvolta senza nemmeno sguardi o gesti, ma solo grazie all’intensità del pensiero che, in quanto energia, non conosce limiti, distanze, confini.
I profili di Laura Zeni delimitano, rendendoceli visibili e amplificano al contempo, gli spazi, i dentro ed il fuori, come a voler rendere trasparente il nostro essere al punto da permettere a chiunque di metterci dentro qualcosa, di leggere come e ciò che vuole.
Specchi dell’essere della maggior parte degli individui della società attuale, vuota per volere dei media, del modo di comunicare… in realtà ognuno di noi spesso si sente perso dentro questo nuovo mondo ove crediamo di conoscere tutto e tutti e gli altri conoscono noi ed i nostri pensieri forse ancora prima di averli elaborati…
Ed ecco che i pieni diventano vuoti e un corpo svuotato del suo essere viene oltraggiosamente riempito di pensieri ed immagini altrui con l’ignorante convinzione della conoscenza.
E, invece, il mondo dovrebbe girare al contrario o, meglio, tornare a ruotare nel senso giusto. Allora rileggeremmo i profili della Zeni con il loro giusto nome, quello di Profili Interiori, dentro cui ognuno di noi è egoisticamente e giustamente nascosto… quell’essenza di ogni singolo che nessuno può rubare e mettere a nudo, ma che è ben radicata nella nostra mente, nel nostro cuore, in ogni singola cellula… ed è così leggera non perché inesistente o inconsistente, ma perché forte e spirituale.
Tra le vegetazioni pignatelliane, vissute con mistero e protezione al contempo dalla Zeni, si sono insinuate con naturalezza le sue anime volteggianti, intersecate e nette. I suoi spazi si sono saziati con i tumulti ed i colori forti del suo mentore, come a dare finalmente uno sguardo ed un carattere preciso ad ogni profilo, come a focalizzare quell’insieme infinito caratteristico di Lei su un punto preciso e fermo della vita, di Lui.
Attimi di vita artistica e umana vissuti con intensità, con quel profumo acre del colore che fa da scenografia indelebile nella memoria dei due artisti e nelle loro opere; passi a due ove sempre si ha qualcosa da imparare, regalando leggerezza al padrone di casa e consapevolezza alla sua illustre ospite.
Serena Mormino
Curatrice e Critica d'Arte
Curatrice MUSEO DEL PARCO
Centro Internazionale di Scultura all'Aperto - Portofino
Presidente Associazione Culturale AMARTE
26
giugno 2019
Ercole Pignatelli / Laura Zeni – Transiti & Intermittenze
Dal 26 al 30 giugno 2019
arte contemporanea
Location
STUDIO ERCOLE PIGNATELLI
Milano, Via Fogazzaro , 29, (Milano)
Milano, Via Fogazzaro , 29, (Milano)
Biglietti
su invito
Orario di apertura
18.00 - 22.00
Vernissage
26 Giugno 2019, ore 18.00
Autore
Curatore
Nel mezzo del cammin di nostra vita/ mi ritrovai legato mani e piedi/ ad una donna con nel petto i seni/ dal nome Laura e dal cognome Zeni.