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Costruire le collezioni. Fondazioni e banche per l’arte contemporanea
Un importante convegno internazionale promosso dalla Fondazione CRT di Torino
Comunicato stampa
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Costruire le collezioni. Fondazioni e banche per l’arte contemporanea
Un importante convegno internazionale promosso dalla Fondazione CRT di Torino
A Venezia, alla Fondazione Giorgio Cini, mercoledì 8 giugno 2005
Il convegno organizzato dalla Fondazione CRT può senza alcun dubbio essere definito il primo importante incontro internazionale organizzato in Italia sul ruolo delle fondazioni bancarie nel settore dell’arte contemporanea. Raggiungeranno infatti Venezia l’8 giugno esponenti di spicco di alcune tra le maggiori fondazioni bancarie e istituti di credito che, in Italia e all’estero, riservano ampio spazio, nell’ambito delle proprie attività culturali, all’acquisizione di opere d’arte contemporanea.
Oltre alla fondazione organizzatrice, rappresentata dal Presidente Andrea Comba e dal Vice Presidente Giovanni Ferrero, saranno presenti la Fondazione Cariverona, con il Consigliere Gino Castiglioni, la Fondazione CR Modena, con il curatore degli spazi espositivi Luca Massimo Barbero, ABN AMRO con Pietje Tegenbosch, Deutsche Bank con Alistair Hicks, la Fundaciòn “La Caixa” di Barcellona con Nimfa Bisbe, UBS con Petra Arends, Nederlandsche Bank con Alexander Strengers, responsabili delle collezioni d’arte.
Accanto a loro tre grandi nomi dell’arte internazionale: Sir Nicholas Serota, Direttore della Tate di Londra, Rudi Fuchs, già Direttore dello Stedelijk Museum di Amsterdam, primo Direttore del Castello di Rivoli e ora docente all’Università di Amsterdam, David Ross, già Direttore del San Francisco Museum of Modern Art e ora Presidente dell’Artist Pension Trust di New York.
Serota, Fuchs e Ross fanno parte, con Ida Gianelli e Pier Giovanni Castagnoli, attuali direttori rispettivamente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, anch’essi partecipanti al convegno, del Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea - CRT, lo strumento operativo costituito dalla fondazione torinese per realizzare i propri interventi nel campo dell’arte contemporanea.
L’apertura del convegno vedrà la presenza di Massimo Cacciari, Sindaco di Venezia e di Davide Croff, Presidente della Fondazione La Biennale di Venezia. Le conclusioni saranno affidate a Rocco Buttiglione, Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
Il convegno di Venezia è soltanto l’ultima prestigiosa iniziativa della Fondazione.
Ma per spiegarne la genesi e le ragioni bisogna fare un passo indietro.
Il progetto della Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea nasce nel 1999 da una felice intuizione di Giovanni Ferrero con l’obiettivo di fare di Torino un polo importante del contemporaneo: Torino infatti ha già due importanti musei - la GAM e il Castello di Rivoli - e l’idea è quella di svilupparne le collezioni nel rispetto delle reciproche specificità.
Idea decisamente innovativa, visto che sino a quel momento la Fondazione CRT, come molte fondazioni bancarie italiane, aveva privilegiato soprattutto interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio storico e artistico.
L’avvio coincise con l’acquisizione di un importante nucleo di opere di Arte povera, proveniente dalla Collezione Stein, che rappresentò il punto di partenza intorno al quale realizzare un graduale arricchimento delle collezioni di arte italiana a partire dal secondo dopoguerra.
I beneficiari vennero identificati nei due musei cittadini ai quali affidare le opere in deposito permanente.
Fin dall’inizio vennero coinvolti nel progetto i due direttori, che entrarono a far parte del Comitato Scientifico unitamente a Fuchs, Ross e Serota: un gruppo ristretto ma di grande rigore professionale e forte motivazione che in soli cinque anni è riuscito a mettere a segno l’acquisizione di 145 importanti opere d’arte per un totale investito di oltre 13 milioni di euro.
Le tendenze artistiche ed i periodi privilegiati sono stati, oltre all’Arte povera, la Transavanguardia e la pittura italiana degli anni cinquanta e sessanta, con qualche puntata sul contemporaneo più recente.
Le opere acquisite non solo incrementano le collezioni già esistenti dei due musei torinesi, ma vengono esposte in mostre dedicate ai diversi periodi presi in esame, contribuendo così, da un lato a documentare l’attività della Fondazione, dall’altro, come dichiarato da Giovanni Ferrero “a formare ed accrescere quella sensibilità estetica del pubblico che, nel campo dell’arte, costituisce il presupposto indispensabile per il radicamento territoriale di produzione creativa”. L’obiettivo è appunto quello di realizzare un solido polo museale del contemporaneo che sia riconosciuto a livello nazionale e possa favorire scambi e relazioni a livello internazionale. Obiettivo centrato, visto che nelle mostre dedicate negli ultimi anni all’arte contemporanea italiana in Europa, negli Stati Uniti, in Australia, figurano molte opere acquisite dalla Fondazione CRT.
La filosofia del progetto punta ad acquisizioni mirate ad elevare la consistenza e la qualità delle collezioni dei Musei in modo da porli in condizione di ideare e realizzare le loro mostre e di essere al centro di importanti scambi a livello internazionale.
Un rafforzamento dei musei di cui beneficiano la città e l’offerta che essa può proporre, grazie ad un selezionato patrimonio di opere d’arte che contribuisce a far conoscere in Italia e all’estero periodi cruciali dell’arte italiana ad un pubblico sempre più vasto.
Esperienza giudicata ottimale dai due direttori di GAM e Castello di Rivoli, che hanno apprezzato in questi anni non solo l’appoggio finanziario, ma soprattutto il contributo di cultura museale e intelligenza progettuale della Fondazione CRT, tanto da considerare davvero indispensabile il suo affiancamento all’attività delle due istituzioni.
Nei loro interventi al convegno Serota, Fuchs e Ross racconteranno i cinque anni di lavoro all’interno del Comitato Scientifico della Fondazione e porteranno la loro esperienza diretta di direttori di grandi musei stranieri.
Serota nel suo intervento introduttivo focalizzerà l’attenzione sulle collezioni museali di arte contemporanea intese quale nostra eredità alle generazioni future e sul dovere di conservare testimonianza permanente di eventi, situazioni e attività degli artisti.
Fuchs insisterà sull’aver messo al centro dei due musei torinesi le collezioni e non l’attività espositiva, sostenendo che le mostre dovrebbero approfondire le tematiche delle raccolte permanenti, mentre l’apporto delle fondazioni bancarie è vitale per l’indipendenza culturale dei musei; Ross sottolineerà infine l’unicità in Europa del progetto a favore dell’arte contemporanea della Fondazione CRT, che ha destato un immediato interesse a livello internazionale: “ci sono banche negli Stati Uniti che hanno acquistato grandi collezioni d’arte che utilizzano a fini educativi o di pubbliche relazioni, ma nessuna che io conosca ha raggiunto la stessa continuità di impegno della Fondazione CRT, unita ad altrettanta discrezione e rispettosa attenzione alle necessità dei partners istituzionali e della comunità per cui operano”.
Il convegno di Venezia attraverso la testimonianza di fondazioni bancarie e istituti di credito che da tempo operano con successo in questo difficile campo, svolgendo un ruolo non secondario nelle politiche sociali e culturali, presenterà una panoramica di grande interesse per chi opera quotidianamente nel mondo dell’arte.
Un importante convegno internazionale promosso dalla Fondazione CRT di Torino
A Venezia, alla Fondazione Giorgio Cini, mercoledì 8 giugno 2005
Il convegno organizzato dalla Fondazione CRT può senza alcun dubbio essere definito il primo importante incontro internazionale organizzato in Italia sul ruolo delle fondazioni bancarie nel settore dell’arte contemporanea. Raggiungeranno infatti Venezia l’8 giugno esponenti di spicco di alcune tra le maggiori fondazioni bancarie e istituti di credito che, in Italia e all’estero, riservano ampio spazio, nell’ambito delle proprie attività culturali, all’acquisizione di opere d’arte contemporanea.
Oltre alla fondazione organizzatrice, rappresentata dal Presidente Andrea Comba e dal Vice Presidente Giovanni Ferrero, saranno presenti la Fondazione Cariverona, con il Consigliere Gino Castiglioni, la Fondazione CR Modena, con il curatore degli spazi espositivi Luca Massimo Barbero, ABN AMRO con Pietje Tegenbosch, Deutsche Bank con Alistair Hicks, la Fundaciòn “La Caixa” di Barcellona con Nimfa Bisbe, UBS con Petra Arends, Nederlandsche Bank con Alexander Strengers, responsabili delle collezioni d’arte.
Accanto a loro tre grandi nomi dell’arte internazionale: Sir Nicholas Serota, Direttore della Tate di Londra, Rudi Fuchs, già Direttore dello Stedelijk Museum di Amsterdam, primo Direttore del Castello di Rivoli e ora docente all’Università di Amsterdam, David Ross, già Direttore del San Francisco Museum of Modern Art e ora Presidente dell’Artist Pension Trust di New York.
Serota, Fuchs e Ross fanno parte, con Ida Gianelli e Pier Giovanni Castagnoli, attuali direttori rispettivamente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, anch’essi partecipanti al convegno, del Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea - CRT, lo strumento operativo costituito dalla fondazione torinese per realizzare i propri interventi nel campo dell’arte contemporanea.
L’apertura del convegno vedrà la presenza di Massimo Cacciari, Sindaco di Venezia e di Davide Croff, Presidente della Fondazione La Biennale di Venezia. Le conclusioni saranno affidate a Rocco Buttiglione, Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
Il convegno di Venezia è soltanto l’ultima prestigiosa iniziativa della Fondazione.
Ma per spiegarne la genesi e le ragioni bisogna fare un passo indietro.
Il progetto della Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea nasce nel 1999 da una felice intuizione di Giovanni Ferrero con l’obiettivo di fare di Torino un polo importante del contemporaneo: Torino infatti ha già due importanti musei - la GAM e il Castello di Rivoli - e l’idea è quella di svilupparne le collezioni nel rispetto delle reciproche specificità.
Idea decisamente innovativa, visto che sino a quel momento la Fondazione CRT, come molte fondazioni bancarie italiane, aveva privilegiato soprattutto interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio storico e artistico.
L’avvio coincise con l’acquisizione di un importante nucleo di opere di Arte povera, proveniente dalla Collezione Stein, che rappresentò il punto di partenza intorno al quale realizzare un graduale arricchimento delle collezioni di arte italiana a partire dal secondo dopoguerra.
I beneficiari vennero identificati nei due musei cittadini ai quali affidare le opere in deposito permanente.
Fin dall’inizio vennero coinvolti nel progetto i due direttori, che entrarono a far parte del Comitato Scientifico unitamente a Fuchs, Ross e Serota: un gruppo ristretto ma di grande rigore professionale e forte motivazione che in soli cinque anni è riuscito a mettere a segno l’acquisizione di 145 importanti opere d’arte per un totale investito di oltre 13 milioni di euro.
Le tendenze artistiche ed i periodi privilegiati sono stati, oltre all’Arte povera, la Transavanguardia e la pittura italiana degli anni cinquanta e sessanta, con qualche puntata sul contemporaneo più recente.
Le opere acquisite non solo incrementano le collezioni già esistenti dei due musei torinesi, ma vengono esposte in mostre dedicate ai diversi periodi presi in esame, contribuendo così, da un lato a documentare l’attività della Fondazione, dall’altro, come dichiarato da Giovanni Ferrero “a formare ed accrescere quella sensibilità estetica del pubblico che, nel campo dell’arte, costituisce il presupposto indispensabile per il radicamento territoriale di produzione creativa”. L’obiettivo è appunto quello di realizzare un solido polo museale del contemporaneo che sia riconosciuto a livello nazionale e possa favorire scambi e relazioni a livello internazionale. Obiettivo centrato, visto che nelle mostre dedicate negli ultimi anni all’arte contemporanea italiana in Europa, negli Stati Uniti, in Australia, figurano molte opere acquisite dalla Fondazione CRT.
La filosofia del progetto punta ad acquisizioni mirate ad elevare la consistenza e la qualità delle collezioni dei Musei in modo da porli in condizione di ideare e realizzare le loro mostre e di essere al centro di importanti scambi a livello internazionale.
Un rafforzamento dei musei di cui beneficiano la città e l’offerta che essa può proporre, grazie ad un selezionato patrimonio di opere d’arte che contribuisce a far conoscere in Italia e all’estero periodi cruciali dell’arte italiana ad un pubblico sempre più vasto.
Esperienza giudicata ottimale dai due direttori di GAM e Castello di Rivoli, che hanno apprezzato in questi anni non solo l’appoggio finanziario, ma soprattutto il contributo di cultura museale e intelligenza progettuale della Fondazione CRT, tanto da considerare davvero indispensabile il suo affiancamento all’attività delle due istituzioni.
Nei loro interventi al convegno Serota, Fuchs e Ross racconteranno i cinque anni di lavoro all’interno del Comitato Scientifico della Fondazione e porteranno la loro esperienza diretta di direttori di grandi musei stranieri.
Serota nel suo intervento introduttivo focalizzerà l’attenzione sulle collezioni museali di arte contemporanea intese quale nostra eredità alle generazioni future e sul dovere di conservare testimonianza permanente di eventi, situazioni e attività degli artisti.
Fuchs insisterà sull’aver messo al centro dei due musei torinesi le collezioni e non l’attività espositiva, sostenendo che le mostre dovrebbero approfondire le tematiche delle raccolte permanenti, mentre l’apporto delle fondazioni bancarie è vitale per l’indipendenza culturale dei musei; Ross sottolineerà infine l’unicità in Europa del progetto a favore dell’arte contemporanea della Fondazione CRT, che ha destato un immediato interesse a livello internazionale: “ci sono banche negli Stati Uniti che hanno acquistato grandi collezioni d’arte che utilizzano a fini educativi o di pubbliche relazioni, ma nessuna che io conosca ha raggiunto la stessa continuità di impegno della Fondazione CRT, unita ad altrettanta discrezione e rispettosa attenzione alle necessità dei partners istituzionali e della comunità per cui operano”.
Il convegno di Venezia attraverso la testimonianza di fondazioni bancarie e istituti di credito che da tempo operano con successo in questo difficile campo, svolgendo un ruolo non secondario nelle politiche sociali e culturali, presenterà una panoramica di grande interesse per chi opera quotidianamente nel mondo dell’arte.
08
giugno 2005
Costruire le collezioni. Fondazioni e banche per l’arte contemporanea
08 giugno 2005
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE GIORGIO CINI
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, (Venezia)
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, (Venezia)
Ufficio stampa
MARA VITALI