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Exacta. Dal Costruttivismo all’Arte Sistemica 1918-1985
una raccolta di 54 grafiche, firmate e numerate a 125 esemplari, create appositamente da 27 artisti operanti tra il 1917 e il 1986
Comunicato stampa
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EXACTA è una raccolta di 54 grafiche, firmate e numerate a 125 esemplari, create appositamente da 27 artisti operanti tra il 1917 e il 1986, e tutti appartenenti all’area, vasta e diversificata, della ricerca astratta-geometrica-concreta, condotta in Europa a partire dai Suprematisti russi già nei primi quindici anni del ‘900, nella Germania del Bauhaus negli anni venti e in Polonia con gli artisti fondatori dell’Unismo, mentre in Italia per distaccarsi dalla realtà bisognerà aspettare gli anni trenta con il Razionalismo, e negli Stati Uniti la ricerca geometrica si fa avanti solo sul finire degli anni trenta, con l’arrivo di importanti artisti europei, emigrati in seguito alla chiusura del Bauhaus.
L’idea di questo portfolio nasce nel 1980 da due artisti, Fausta Squatriti e Getulio Alviani, e da un teorico come Umbro Apollonio. Ci vorranno quasi dieci anni di lavoro per realizzare l’opera, edita dalla stessa Squatriti, editore di edizioni numerate già dal 1964.
L’idea era di compiere una specie di censimento su quegli artisti che erano rimasti fedeli alla ricerca ‘esatta’, pur con le variazioni createsi, per taluni di loro, nel corso di una lunga vita.
Non si può fare a meno di notare come molti protagonisti delle avanguardie più estreme, passati gli anni cruciali di battaglia, abbiano fatto una specie di marcia indietro verso la figurazione, come Balla o Picabia, tanto per citare due esempi clamoroso, quasi che la dura militanza dell’avanguardia fosse insostenibile per una vita intera.
Nel 1980 erano ancora in vita maestri e pionieri come César Domela, André Heurtaux, Anni Albers, Pavel Mansouroff, Mauro Reggiani, Leon Polk Smith, Henryk Stazewski. E gli altri maestri e protagonisti dei vari movimenti che hanno proseguito la ricerca ‘esatta’, di generazione successiva ma già storici, come Max Bill, Richard Paul Lohse, Kenneth Martin, Luigi Veronesi, Bruno Munari, Victor Vasarely, Mario Ballocco, e gli altri, più giovani maestri come Jesus Soto, Carlos Cruz Diez, Anthony Hill, Jeffrey Steele, Yaacov Agam, Richard Anuszkiewicz, Gianni Colombo, Enzo Mari, Almir Mavignier, Francois Morellet, Ludwig Wilding, oltre ai due ideatori, Getulio Alviani e Fausta Squatriti.
Ad ogni artista sono stati richiesti due progetti, uno riguardante il loro periodo iniziale, fondamentale per la propria ricerca, ed uno riferito al loro momento centrale, quando non attuale, e questo ha permesso all’edizione di offrire un ventaglio di date, con opere originali e firmate, dal 1918 al 1985, testimoni di: Costruttivismo, De Stijl, Concretismo, Cinetismo, Optical, Arte programmata e sistematica.
Presentare oggi, dopo vent’anni dalla sua pubblicazione, quest’importante operazione editoriale, che ha la propria ragione di esistere in una esigenza teorica, assume particolare importanza, per rendere nota anche al pubblico italiano questo straordinario lavoro realizzato per passione, con la competenza di chi sta all’interno del lavoro dell’arte, il che garantisce la scruoposità, potremmo dire filologica, delle scelte degli autori e dei loro progetti, evidenziando per ogni artista i due punti focali della loro personale ricerca, il che ne garantisce l’autenticità, priva di pentimenti. L’insieme delle grafiche di grande formato, 68x68 cm, splendidamente stampate, mostra una galleria di bellissime immagini, rasserenanti nella loro algida perfezione e inquietanti proprio per la stessa ragione. Gli artisti che hanno creduto nella ragione, nella possibilità di usare la propria intuizione poetica per metterla al servizio di immagini che, in qualche modo, potessero anche insegnare a pensare razionalmente sui fenomeni della percezione, sui meccanismi del pensiero formulato in analisi prossime alla scienza e comunque condotte con metodo scientifico, visti oggi potrebbero anche apparirci come dei sognatori e degli illusi, visto che l’immaginazione cruenta e crudele dell’umanità utilizza la ragione per formulare morte e non certo per formulare pacificanti visioni astratte.
L’editore ha inoltre stampato, a completamento dell’opera editoriale, un libro con saggi di Giulio Carlo Argan ed Eugen Gomringer, oltre ad un ampio testo di Giuseppina dal Canton che percorre la storia dei movimenti che si sviluppano nel ‘900 a partire dalle avanguardie storiche, e sono presenti schede biografiche di ognuno dei 27 artisti, con un testo esplicativo di ogni opera, talvolta scritto dallo stesso artista. Si è voluto porre l’accento sul metodo creativo condotto scientificamente, che sta alla base di ogni immagine.
L’idea di questo portfolio nasce nel 1980 da due artisti, Fausta Squatriti e Getulio Alviani, e da un teorico come Umbro Apollonio. Ci vorranno quasi dieci anni di lavoro per realizzare l’opera, edita dalla stessa Squatriti, editore di edizioni numerate già dal 1964.
L’idea era di compiere una specie di censimento su quegli artisti che erano rimasti fedeli alla ricerca ‘esatta’, pur con le variazioni createsi, per taluni di loro, nel corso di una lunga vita.
Non si può fare a meno di notare come molti protagonisti delle avanguardie più estreme, passati gli anni cruciali di battaglia, abbiano fatto una specie di marcia indietro verso la figurazione, come Balla o Picabia, tanto per citare due esempi clamoroso, quasi che la dura militanza dell’avanguardia fosse insostenibile per una vita intera.
Nel 1980 erano ancora in vita maestri e pionieri come César Domela, André Heurtaux, Anni Albers, Pavel Mansouroff, Mauro Reggiani, Leon Polk Smith, Henryk Stazewski. E gli altri maestri e protagonisti dei vari movimenti che hanno proseguito la ricerca ‘esatta’, di generazione successiva ma già storici, come Max Bill, Richard Paul Lohse, Kenneth Martin, Luigi Veronesi, Bruno Munari, Victor Vasarely, Mario Ballocco, e gli altri, più giovani maestri come Jesus Soto, Carlos Cruz Diez, Anthony Hill, Jeffrey Steele, Yaacov Agam, Richard Anuszkiewicz, Gianni Colombo, Enzo Mari, Almir Mavignier, Francois Morellet, Ludwig Wilding, oltre ai due ideatori, Getulio Alviani e Fausta Squatriti.
Ad ogni artista sono stati richiesti due progetti, uno riguardante il loro periodo iniziale, fondamentale per la propria ricerca, ed uno riferito al loro momento centrale, quando non attuale, e questo ha permesso all’edizione di offrire un ventaglio di date, con opere originali e firmate, dal 1918 al 1985, testimoni di: Costruttivismo, De Stijl, Concretismo, Cinetismo, Optical, Arte programmata e sistematica.
Presentare oggi, dopo vent’anni dalla sua pubblicazione, quest’importante operazione editoriale, che ha la propria ragione di esistere in una esigenza teorica, assume particolare importanza, per rendere nota anche al pubblico italiano questo straordinario lavoro realizzato per passione, con la competenza di chi sta all’interno del lavoro dell’arte, il che garantisce la scruoposità, potremmo dire filologica, delle scelte degli autori e dei loro progetti, evidenziando per ogni artista i due punti focali della loro personale ricerca, il che ne garantisce l’autenticità, priva di pentimenti. L’insieme delle grafiche di grande formato, 68x68 cm, splendidamente stampate, mostra una galleria di bellissime immagini, rasserenanti nella loro algida perfezione e inquietanti proprio per la stessa ragione. Gli artisti che hanno creduto nella ragione, nella possibilità di usare la propria intuizione poetica per metterla al servizio di immagini che, in qualche modo, potessero anche insegnare a pensare razionalmente sui fenomeni della percezione, sui meccanismi del pensiero formulato in analisi prossime alla scienza e comunque condotte con metodo scientifico, visti oggi potrebbero anche apparirci come dei sognatori e degli illusi, visto che l’immaginazione cruenta e crudele dell’umanità utilizza la ragione per formulare morte e non certo per formulare pacificanti visioni astratte.
L’editore ha inoltre stampato, a completamento dell’opera editoriale, un libro con saggi di Giulio Carlo Argan ed Eugen Gomringer, oltre ad un ampio testo di Giuseppina dal Canton che percorre la storia dei movimenti che si sviluppano nel ‘900 a partire dalle avanguardie storiche, e sono presenti schede biografiche di ognuno dei 27 artisti, con un testo esplicativo di ogni opera, talvolta scritto dallo stesso artista. Si è voluto porre l’accento sul metodo creativo condotto scientificamente, che sta alla base di ogni immagine.
29
settembre 2005
Exacta. Dal Costruttivismo all’Arte Sistemica 1918-1985
Dal 29 settembre al 31 ottobre 2005
disegno e grafica
Location
NT ART GALLERY
Bologna, Via Michelino, 33, (Bologna)
Bologna, Via Michelino, 33, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10–13 e 16–19,30; lunedi e domenica su appuntamento
Vernissage
29 Settembre 2005, ore 19
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Curatore