Dal 30 novembre 2005 la galleria milanese Corsoveneziaotto Tega Arte Contemporanea presenta la prima personale italiana dell’artista tedesco Matthias Köster dal titolo Allucinezione.

Non si tratta di un errore di stampa! E’ la fusione di due parole chiave nel lavoro di Köster: l’alluminio che ne costituisce il supporto pittorico, il cinema da cui trae ispirazione citando registi –come Russ Meyer- attori -come Uma Thurman e Klaus Kinski- e film –come La Dolce Vita e La Grande Abbuffata.

Nella pittura di Köster le scene bucoliche assumono le sembianze di visioni surreali. I motivi raffigurati sono come dettagli di una scena più ampia. Ogni figura rimanda ad altro, nasconde nuove relazioni, richiama a dimensioni ulteriori: un momento reale, presente, svelato dall’artista e uno ancora in divenire, fittizio, inedito, frutto solo della nostra immaginazione. É una figurazione dinamica e diversificata. I motivi rappresentati vengono attinti da esperienze di vita personali, ma anche da un ampio repertorio che deriva appunto dal mondo del cinema: momenti trascorsi in spiaggia, giocatori di polo, animali, sciatori, una coppia di amanti nella fontana di Trevi, ritratti di attori, cartoni Manga, operazioni di chirurgia estetica, scene di sesso, mentre il legame con la poesia sembra caratterizzare la produzione più recente.

Interessante anche l’osservazione dello spazio, definito entro la superficie pittorica come sfondo di narrazioni infinite, composizioni ricche di tensione nelle quali il colore, abbondante, intenso, luminoso alimenta la forza di questo particolarissimo linguaggio visivo.

In mostra saranno esposte una ventina di opere recenti, tutte ad olio su alluminio, supporto che l’artista ha adottato a partire dal 2002.





Matthias Köster è nato nel 1961 a Detmold (Germania). Vive e lavora a Dusseldorf.



Principali mostre personali:

1998 e 2003 – Galerie Christa Schubbe, Dusseldorf.

2003 – Galeria Districto Cuatro, Madrid

2004 – Kunsteverein, Augsburg

Galerie Edition, Copenhagen.

2005 – Pablo’s Birthday, New York

Museum Baden, Solingen.