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Laurence Figgis / Gitte Schäfer
le prime personali in Italia di Laurence Figgis Flying, Stealing e Gitte Schäfer Gemmen
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 2 dicembre 2005 alle ore 19,00 presso la galleria S.A.L.E.S., si inaugurano le prime personali in Italia di Laurence Figgis Flying, Stealing e Gitte Schäfer Gemmen
Laurence Figgis, nato a Hammersmith, UK nel 1977 e residente a Glasgow, realizza essenzialmente disegni e collage. Per le sue opere prende spunto da romanzi, racconti, fumetti o fiabe, per realizzare strutture visive intricate e complesse di vaga ispirazione iconografica simbolista o art decò.
Le sue ultime opere The Great Macguffin sono ispirate al termine hitchcockiano "empty plot device", sorta di espediente necessario per la trama narrativa, ma nello stesso tempo, se estrapolato dal contesto della sceneggiatura, appare privo di una interpretazione logica.
Nei disegni di Figgis “Macguffin“ è una personificazione di carattere sub-human, abita in uno spazio primitivo e liquido, le sue aspirazioni sociali sono ridotte alla coscienza politica, coscienza in una continua lotta contro il potere, contro i conflitti letali e contro una società dai codici umani impazziti. I lavori di Figgis sono dunque una critica alle strutture burocratiche culturali e all'insidia dell' eccessivo management.
E' una satira dalla costruzione formale,in cui le immagini si intrecciano e si sovrappongono con le scritte che ormai non sono più semplici testi ma interpretano e riordinano con le loro stesse descrizioni il contesto del disegno, dando vita ad una parodia dal sapore eversivo che erode tutte le gerarchie culturali.
Il mondo dei disegni di Figgis è quindi la creazione di una realtà subliminale e personalizzata che cerca attraverso una rappresentazione sarcastica di distruggere tutte le leggi dei poteri.
Le sculture di Gitte Schäfer, (nata a Stuttgart nel 1972 ma trasferita a Berlino dove attualmente vive e lavora) sono realizzate utilizzando la tecnica del sampling (campionatura). L'artista lavora con objets trouvées assemblandoli, per questo spesso il suo intervento è paragonato all'operazione svolta dai DJ nelle loro serate.
Le opere sono sempre esposte in modo fitto, senza una’apparente e ovvia connessione. La relazione si può rintracciare nel modo in cui l’artista trova e raccoglie gli oggetti e nell’attenzione che restituisce loro assemblandoli.
Gli oggetti utilizzati sono casualmente recuperati nei mercati delle pulci o nei negozi di bric-à-brac.
La varietà dei media adottati e delle tecniche e stili usati dall'artista ci restituiscono un senso di nostalgia che è l'umore di tutta l'arte di Gitte Schäfer.
A volte lascia gli oggetti come sono o li manipola sottilmente – ad esempio, dipinge uno sgabello con vernice bianca per farlo sembrare di gesso; smonta e riassembla mobili per dargli una nuova immagine; mischia elementi rustici o artigianali con elementi modernisti, l' astratto con il figurativo. L'arte di Gitte non conosce gerarchie, tutto è azzerato e riorganizzato, mescolato per offrire nuovi viaggi possibili il cui punto di partenza è già rintracciabile nel titolo stesso. A volte sono razionali e descrittivi. Più spesso hanno nomi di un'altra era a volte nomi fuori moda. Altri hanno nomi più esotici. Questi titoli arbitrari contribuiscono a dare una sensazione di remoto e di malinconia che spesso si trova nelle opere dell'artista
Ma è una nostalgia futura per un viaggio non ancora fatto, un posto non ancora visitato. E' il desiderio per qualcosa che sta per essere perduto….
Laurence Figgis, nato a Hammersmith, UK nel 1977 e residente a Glasgow, realizza essenzialmente disegni e collage. Per le sue opere prende spunto da romanzi, racconti, fumetti o fiabe, per realizzare strutture visive intricate e complesse di vaga ispirazione iconografica simbolista o art decò.
Le sue ultime opere The Great Macguffin sono ispirate al termine hitchcockiano "empty plot device", sorta di espediente necessario per la trama narrativa, ma nello stesso tempo, se estrapolato dal contesto della sceneggiatura, appare privo di una interpretazione logica.
Nei disegni di Figgis “Macguffin“ è una personificazione di carattere sub-human, abita in uno spazio primitivo e liquido, le sue aspirazioni sociali sono ridotte alla coscienza politica, coscienza in una continua lotta contro il potere, contro i conflitti letali e contro una società dai codici umani impazziti. I lavori di Figgis sono dunque una critica alle strutture burocratiche culturali e all'insidia dell' eccessivo management.
E' una satira dalla costruzione formale,in cui le immagini si intrecciano e si sovrappongono con le scritte che ormai non sono più semplici testi ma interpretano e riordinano con le loro stesse descrizioni il contesto del disegno, dando vita ad una parodia dal sapore eversivo che erode tutte le gerarchie culturali.
Il mondo dei disegni di Figgis è quindi la creazione di una realtà subliminale e personalizzata che cerca attraverso una rappresentazione sarcastica di distruggere tutte le leggi dei poteri.
Le sculture di Gitte Schäfer, (nata a Stuttgart nel 1972 ma trasferita a Berlino dove attualmente vive e lavora) sono realizzate utilizzando la tecnica del sampling (campionatura). L'artista lavora con objets trouvées assemblandoli, per questo spesso il suo intervento è paragonato all'operazione svolta dai DJ nelle loro serate.
Le opere sono sempre esposte in modo fitto, senza una’apparente e ovvia connessione. La relazione si può rintracciare nel modo in cui l’artista trova e raccoglie gli oggetti e nell’attenzione che restituisce loro assemblandoli.
Gli oggetti utilizzati sono casualmente recuperati nei mercati delle pulci o nei negozi di bric-à-brac.
La varietà dei media adottati e delle tecniche e stili usati dall'artista ci restituiscono un senso di nostalgia che è l'umore di tutta l'arte di Gitte Schäfer.
A volte lascia gli oggetti come sono o li manipola sottilmente – ad esempio, dipinge uno sgabello con vernice bianca per farlo sembrare di gesso; smonta e riassembla mobili per dargli una nuova immagine; mischia elementi rustici o artigianali con elementi modernisti, l' astratto con il figurativo. L'arte di Gitte non conosce gerarchie, tutto è azzerato e riorganizzato, mescolato per offrire nuovi viaggi possibili il cui punto di partenza è già rintracciabile nel titolo stesso. A volte sono razionali e descrittivi. Più spesso hanno nomi di un'altra era a volte nomi fuori moda. Altri hanno nomi più esotici. Questi titoli arbitrari contribuiscono a dare una sensazione di remoto e di malinconia che spesso si trova nelle opere dell'artista
Ma è una nostalgia futura per un viaggio non ancora fatto, un posto non ancora visitato. E' il desiderio per qualcosa che sta per essere perduto….
02
dicembre 2005
Laurence Figgis / Gitte Schäfer
Dal 02 dicembre 2005 all'undici febbraio 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO SALES DI NORBERTO RUGGERI
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 15,30-19 o per appuntamento
Vernissage
2 Dicembre 2005, ore 19
Autore