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Alighiero Boetti
La scelta dei soli lavori su carta vuole valorizzare lo studio del linguaggio, del tempo e dello spazio che Boetti ha sviluppato nel corso della sua vita e su cui è basato tutto il suo percorso artistico
Comunicato stampa
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Lo Studio Visconti presenta un’esposizione di Alighiero Boetti, artista concettuale ed uno dei più rappresentativi all’interno di quella corrente artistica che ha caratterizzato l’Italia degli anni sessanta, l’Arte Povera.
La scelta dei soli lavori su carta vuole valorizzare lo studio del linguaggio, del tempo e dello spazio che Boetti ha sviluppato nel corso della sua vita e su cui è basato tutto il suo percorso artistico.
In questa mostra sono presenti tre tipologie di opere di grande formato che coprono un arco di tempo che va dal 1969 al 1982: il primo planisfero politico, anello di congiunzione con i successivi arazzi, le biro, i collage.
La mappa su carta di Boetti, realizzata sostituendo alla geografia politica degli Stati del planisfero la loro bandiera, è la prima (1969/70) di una serie di mappe ricamate di varie misure, concepite in modo diverso a seconda della situazione politica mutevole e provvisoria della storia contemporanea.
L’idea dello scorrere del tempo e della sua tangibilità ritorna nelle biro: utilizzando le comuni penne a sfera, oggetti economici e privi di velleità estetiche, Boetti scopre un nuovo mezzo per reinventare il linguaggio artistico, basato sul tratteggio, segno grafico ripetuto e ripetitivo, e su una nuova concezione del rapporto spazio- tempo.
‘Ecco i lavori con le biro sono dei concentrati di tempo; fisicamente a me danno la sensazione di un tempo enorme, dilatato’ (Alighiero Boetti 1965-94, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino 1996).
La realtà in perenne trasformazione e in continuo divenire è l’idea dalla quale si sviluppano anche i suoi collage.
Caratterizzati da un’estrema libertà compositiva e da una notevole varietà di tecniche e materiali (timbri, ricalchi, carte di tarocchi, fotografie, disegni architettonici), questi lavori mostrano il lato più creativo dell’artista, che si ritrova a integrare una serie di fenomeni visivi in composizioni coerenti e concluse.
Un’occasione per avvicinarsi ad un artista unico che con la sua visione del mondo ha offerto una chiave di lettura per rileggere la nostra storia.
La scelta dei soli lavori su carta vuole valorizzare lo studio del linguaggio, del tempo e dello spazio che Boetti ha sviluppato nel corso della sua vita e su cui è basato tutto il suo percorso artistico.
In questa mostra sono presenti tre tipologie di opere di grande formato che coprono un arco di tempo che va dal 1969 al 1982: il primo planisfero politico, anello di congiunzione con i successivi arazzi, le biro, i collage.
La mappa su carta di Boetti, realizzata sostituendo alla geografia politica degli Stati del planisfero la loro bandiera, è la prima (1969/70) di una serie di mappe ricamate di varie misure, concepite in modo diverso a seconda della situazione politica mutevole e provvisoria della storia contemporanea.
L’idea dello scorrere del tempo e della sua tangibilità ritorna nelle biro: utilizzando le comuni penne a sfera, oggetti economici e privi di velleità estetiche, Boetti scopre un nuovo mezzo per reinventare il linguaggio artistico, basato sul tratteggio, segno grafico ripetuto e ripetitivo, e su una nuova concezione del rapporto spazio- tempo.
‘Ecco i lavori con le biro sono dei concentrati di tempo; fisicamente a me danno la sensazione di un tempo enorme, dilatato’ (Alighiero Boetti 1965-94, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino 1996).
La realtà in perenne trasformazione e in continuo divenire è l’idea dalla quale si sviluppano anche i suoi collage.
Caratterizzati da un’estrema libertà compositiva e da una notevole varietà di tecniche e materiali (timbri, ricalchi, carte di tarocchi, fotografie, disegni architettonici), questi lavori mostrano il lato più creativo dell’artista, che si ritrova a integrare una serie di fenomeni visivi in composizioni coerenti e concluse.
Un’occasione per avvicinarsi ad un artista unico che con la sua visione del mondo ha offerto una chiave di lettura per rileggere la nostra storia.
08
marzo 2006
Alighiero Boetti
Dall'otto marzo al 31 maggio 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO GIANGALEAZZO VISCONTI
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 19
Vernissage
8 Marzo 2006, ore 18.30
Ufficio stampa
CRISTINA PARISET
Autore