In corrispondenza con la I Conferenza Provinciale sul “Risparmio Energetico e Fonti Alternative”, promossa dall’assessorato all’Ambiente della Provincia di Ancona, si terrà l’evento conclusivo del progetto GEOPUZZLE.

Geopuzzle nasce dal lavoro svolto in un workshop da Massimo Cartaginese e da Silvia Paoletti con alcuni ragazzi delle scuole medie della città di Jesi. Lavoro finalizzato alla creazione di una Mappa del Fiume Esino attraverso la quale gli artisti hanno voluto rendere visibile l’alterazione psicologico-percettiva provocata dai materiali plastici industriali inquinanti. Per fare ciò hanno proposto agli studenti di reinventare in gruppo una planimetria di sette metri –suddivisa in ventisei sezioni- che riproduce il corso del fiume nel tratto dell'Oasi di Ripa Bianca. Le singole sezioni sono state mischiate tra loro ed i ragazzi, a turno, dopo averle estratte una alla volta, le hanno disposte in successione sul terreno, segnandole con i reperti, i rifiuti, le materie inquinanti che incontrano quotidianamente. Lentamente si è quindi formato il profilo di un fiume stravolto e cosparso di detriti, un fiume semanticamente uguale a sé stesso eppure irriconoscibile.

L’immagine alterata del fiume -che ne mostra l’attuale, pericolosa perdita della propria naturalità- verrà provocatoriamente stampata in dei sacchi della spazzatura che saranno perciò ridefiniti ad arte, per veicolare così un messaggio mobile d’autore capace di imporre il punto di vista differente e di invitare alla seria riflessione. Inoltre, proprio perché stampati e diffusi gratuitamente in multipli limitati, sono sacchi che diventano pure eccentrici oggetti da collezione.

Per destare interesse sui problemi ambientali verrà anche distribuito -a tutti i residenti della provincia di Ancona e a coloro i quali interverranno al convegno- un questionario pensato dagli artisti e finalizzato alla sensibilizzazione su tali tematiche, come stimolo ad un’ulteriore riflessione da parte degli abitanti di questo territorio in materia di sviluppo sostenibile, di attenzione ecologica e del rapporto che l’arte può e deve avere con le –sempre più urgenti e problematiche- questioni ambientali.

Il progetto è stato quindi concepito come un’azione effettiva dal carattere processuale, come un’avventura alla scoperta, tentativo per raggiungere finalmente una nuova consapevolezza ecologica diffusa.