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Enzo Nenci
Mostra delle opere del “periodo mantovano” dello scultore curata da Studio Archeo900
Comunicato stampa
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Novegronovecento 2006 ospiterà le opere dello scultore Enzo Nenci ( Mirandola di Modena, 1903- Virgilio di Mantova, 1972 ) facenti parte della collezione di famiglia ospitata in un Museo privato situato nel centro di Mantova ( via Marangoni, 30 ).
Le sculture realizzate tra il 1945 e il 1971 fanno parte del cosidetto “ periodo mantovano” dell’artista e comprendono “le forme ribelli” – nudi maschili che si traducono in nodi e grumi pieni di materia, frementi sotto la superficie- , “le adolescenti”- figure e volti giovanili dai tratti appena lievitati- “ gli orientali”- caratterizzati da una concentrata spazialità per intendere il fatto plastico come processo di affinamento spirituale- e le “ stalagmiti- stalattiti”- che giungono ad un grado di essenzialità formale che sfiorano la pura astrazione -.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo illustrato con presentazioni dello storico e critico d’Arte Franco Monteforte e della storica dell’Arte Renata Casarin, della Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico demoetnoantropologico di Brescia, Cremona e Mantova; la pubblicazione contiene i testi dedicati alle opere di Nenci da illustri Poeti del nostro tempo ( Mariella Bettarini, Donatella Bisutti, Domenico Cara, Gianni D’Elia, Fabio Doplicher, Flavio Ermini, Biamcamaria Frabotta, Elio Grasso, Cesare Greppi, Marco Guzzi, Roberto Pazzi, Elio Pecora, Giancarlo Pontiggia, Gregorio Scalise, C.Alberto Sitta, Ida Travi).
Enzo Nenci nasce a Mirandola di Modena nel 1903, dal maestro di musica Giuseppe Nenci e dalla nobildonna senese Giacomina Giuletti Dei, e cresce in un ambiente intellettualmente stimolante frequentato da musicisti, letterati e artisti. Vive la giovinezza a Ferrara, e dopo gli studi tecnici si reca a Firenze dove frequenta i corsi di scultura e lavorazione del marmo sotto la guida dello scultore liberty Ezio Ceccarelli ( 1865- 1927), amico di Auguste Rodin. In seguito si reca a Roma e frequenta la studio di Arnaldo Zocchi (1862- 1940), cugino della madre e conosce i maggiori artisti della capitale. Nel 1924 apre studio a Ferrara e tra il 1925 e il 1933 attraversa un’intensa stagione espositiva che lo vede presente in importanti rassegne a Ferrara, Padova e in Emilia Romagna. In questo periodo svolge impegno nella scultura monumentale lasciando importanti testimonianze a Venezia, Ferrara, Bologna e per la Libia ( ritrovate ultimamente a Massa). Nel dopoguerra si trasferisce a Mantova inserendosi nel miglior ambiente artistico locale e dove realizza opere che per la raffinatezza formale e la ricchezza dei contenuti lo distinguono in modo personalissimo nella storia dell’Arte del Novecento.
Le sculture realizzate tra il 1945 e il 1971 fanno parte del cosidetto “ periodo mantovano” dell’artista e comprendono “le forme ribelli” – nudi maschili che si traducono in nodi e grumi pieni di materia, frementi sotto la superficie- , “le adolescenti”- figure e volti giovanili dai tratti appena lievitati- “ gli orientali”- caratterizzati da una concentrata spazialità per intendere il fatto plastico come processo di affinamento spirituale- e le “ stalagmiti- stalattiti”- che giungono ad un grado di essenzialità formale che sfiorano la pura astrazione -.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo illustrato con presentazioni dello storico e critico d’Arte Franco Monteforte e della storica dell’Arte Renata Casarin, della Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico demoetnoantropologico di Brescia, Cremona e Mantova; la pubblicazione contiene i testi dedicati alle opere di Nenci da illustri Poeti del nostro tempo ( Mariella Bettarini, Donatella Bisutti, Domenico Cara, Gianni D’Elia, Fabio Doplicher, Flavio Ermini, Biamcamaria Frabotta, Elio Grasso, Cesare Greppi, Marco Guzzi, Roberto Pazzi, Elio Pecora, Giancarlo Pontiggia, Gregorio Scalise, C.Alberto Sitta, Ida Travi).
Enzo Nenci nasce a Mirandola di Modena nel 1903, dal maestro di musica Giuseppe Nenci e dalla nobildonna senese Giacomina Giuletti Dei, e cresce in un ambiente intellettualmente stimolante frequentato da musicisti, letterati e artisti. Vive la giovinezza a Ferrara, e dopo gli studi tecnici si reca a Firenze dove frequenta i corsi di scultura e lavorazione del marmo sotto la guida dello scultore liberty Ezio Ceccarelli ( 1865- 1927), amico di Auguste Rodin. In seguito si reca a Roma e frequenta la studio di Arnaldo Zocchi (1862- 1940), cugino della madre e conosce i maggiori artisti della capitale. Nel 1924 apre studio a Ferrara e tra il 1925 e il 1933 attraversa un’intensa stagione espositiva che lo vede presente in importanti rassegne a Ferrara, Padova e in Emilia Romagna. In questo periodo svolge impegno nella scultura monumentale lasciando importanti testimonianze a Venezia, Ferrara, Bologna e per la Libia ( ritrovate ultimamente a Massa). Nel dopoguerra si trasferisce a Mantova inserendosi nel miglior ambiente artistico locale e dove realizza opere che per la raffinatezza formale e la ricchezza dei contenuti lo distinguono in modo personalissimo nella storia dell’Arte del Novecento.
18
gennaio 2006
Enzo Nenci
Dal 18 al 22 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
PARCO ESPOSIZIONI NOVEGRO
Segrate, Via Novegro, (Milano)
Segrate, Via Novegro, (Milano)
Vernissage
18 Gennaio 2006, ore 19
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