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nonsono quello chesono
evento multilinguistico in cui si combineranno design, arte, cucina, musica e un’asta di beneficenza
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 16 marzo 2006 presso lo spazio I.S.A. (Istituto Su-periore Antincendi), una delle più affascinanti strutture di archeolo-gia industriale di Roma, si svolgerà la presentazione ufficiale del Progetto Artwo, intitolato “NONSONO QUELLO CHESONO”, evento multilinguistico in cui si combineranno design, arte, cucina, musica e un’asta di beneficenza.
Artwo intende avvicinare le persone all’arte contemporanea con finalità umanitarie, perseguendo due obiettivi: da un lato unire la passione per l’arte contemporanea e il design, creando un cammino di intelligenza estetica e qualità morale dei prodotti; dall’altro lavorare con le realtà penitenziarie, offrendo ai detenuti un percorso formativo che li coinvolga fattivamente nella produzione di oggetti funzionali.
Artwo produce oggetti di design ideati da artisti contemporanei che, partendo da utensili d’uso comune, li decontestualizzano e riciclano, dando loro nuova forma e adeguato utilizzo.
Ogni oggetto è firmato dall’artista, prodotto in tiratura limitata e distribuito con particolare attenzione a finalità sociali. Attualmente gli oggetti Artwo sono prodotti all’interno della Casa Circondariale di Rebibbia - Nuovo Complesso di Roma - secondo un percorso che prevede un rapporto diretto tra l’artista e i detenuti, affinché si insegni loro la lavorazione dei materiali e la realizzazione dell’oggetto.
L’iniziativa ha avuto un tale successo che, dal mese di marzo 2006, all’interno di Rebibbia sarà introdotto un ulteriore corso di formazione sulla produzione di oggetti ideati dagli stessi detenuti e a Milano, e a fine anno, Artwo proporrà lo stesso progetto nel carcere di San Vittore.
“NONSONO QUELLO CHESONO” è il primo di una lunga serie di eventi che promuovono la filosofia di Artwo e che mescolano assieme diverse arti.
Non a caso è stato scelto l’Istituto Superiore Antincendi, situato nel complesso degli Ex Magazzini Generali, luogo simbolo del cambiamento e del recupero degli edifici urbani per nuove destinazioni. Un grande spazio dove la contaminazione sarà totale: arte, cucina, design e musica in una perfetta sinergia creativa tra le parti coinvolte, secondo la filosofia propria di Artwo: gli artisti saranno chiamati a sperimentare sulla decontestualizzazione e sul riciclo di materie di uso comune.
DESIGN
Stefano Canto, Carlo De Meo e Yonel Hidalgo sono gli artisti che finora hanno creato oggetti di design per Artwo. Le loro creazioni saranno allestite in un grande spazio espositivo, il primo edificio si incontra non appena entrati nei giardini dell’Istituto. All’interno degli ambienti saranno esposte le loro stupefacenti “creature”, sculture funzionali in cui il talento compositivo ha inventato soluzioni inaspettate e stranianti.
Scrive Gianluca Marziani in catalogo: “Sapevo del progetto di Artwo fin dai suoi primi passi e da subito ne apprezzai il rigore linguistico, l’approccio etico, la qualità spiazzante delle forme finali. Mi interessa molto il modello combinatorio che mette arte e design sul piano di una concreta dialettica. Non le opere dove un artista decora forme esistenti ma una costruzione scultorea in cui l’artista individua la funzione viva su materiali che vengono decontestualizzati in maniera spiazzante. Il design d’artista esiste in forma compiuta solo così: materie reali, cambio di funzione degli elementi, riassemblaggio scultoreo e contenuti morali attorno alla natura astratta del nuovo oggetto. Credo sia stata giustissima la prima selezione di giovani artisti che operano sul territorio italiano, tutti in perfetto dialogo con le ragioni linguistiche del riassemblaggio creativo. Le loro opere hanno la percezione netta dello scarto urbano, l’attitudine emozionale del riciclare in maniera mai scontata. Nascono da accumuli, sottrazioni, ripuliture, accostamenti, incastri. E sono diventate la piattaforma ideativa da cui far nascere gli oggetti funzionali per Artwo”.
ARTE
Una selezione di artisti, sotto la cura di Gianluca Marziani, creerà interventi di forte impatto visivo lungo l’intero percorso dell’Istituto, sfruttando spazi interni e giardini, facciate, finestre e altri punti dove l’impatto scenografico si unirà al senso etico della singola opera. Gli artisti prescelti sono: Giovanni Albanese, Ivan Barlafante, Enrica Borghi, B.zarro, Stefano Canto, Carlo De Meo, Rocco Dubbini, Yonel Hidalgo, Franco Losvizzero, Gian Paolo Tomasi.
Il pubblico camminerà dentro e attorno alle opere, sarà circondato da progetti installativi che sono nati in rapporto diretto con il luogo e la filosofia di Artwo.
Scrive Gianluca Marziani in catalogo: “Il progetto artistico è ovviamente nato sulla lunghezza d’onda del design Artwo. I tre autori finora coinvolti nel progetto di design, non a caso, appartengono alla squadra artistica che interverrà negli spazi dell’Istituto Superiore Antincendi. Simbolicamente sono il passo battesimale per un gruppo più ampio che proprio da qui, sull’onda dell’evento, svilupperà le prossime produzioni Artwo. Ci interessava invitare artisti in perfetta sintonia con le logiche complessive del marchio. Pronti a stupirci con opere di grande impatto emotivo e ambientale. Ma altrettanto pronti a seguirci nel futuro di Artwo, vicini allo spirito con cui Luca Modugno sta alimentando la sua avventura tra arte e realtà sociale. Ogni artista ha così pensato ad una zona del grande spazio: dal prato ad un muro orizzontale, dalla facciata alle piattaforme sui piani, da alcune stanze allo scheletro meccanico che incombe al centro dell’edificio. Ognuno in azione con una singola opera, un magnete catalizzante in cui il riciclo di materiali esistenti trova la sua posizione ideale dentro il luogo fisico e la sua storia, dentro la filosofia del marchio, dentro la coerenza del proprio linguaggio”.
CUCINA
La cucina è affidata ad uno dei ristoranti più antichi di Roma: L’“Antica Pesa”.
In attività dalla metà del Seicento, il ristorante si distingue per la particolare cura nella ricerca delle materie prime, nell’attenzione alla tradizione, partendo dalla quale rivisita antiche ricette, studiando inedite presentazioni ed elaborando nuove proposte. L’“Antica Pesa” fin dagli anni Sessanta è diventato un luogo d’incontro per artisti, cineasti, scrittori, poeti e intellettuali, tanto che, solo per fare un esempio, le etichette delle bottiglie di vino sono state disegnate da Keith Haring.
Giovedì 16 marzo lo chef Simone Panella riproporrà le ricette in uso durante il periodo della guerra, quando la fantasia e la creatività dovevano sopperire alla scarsa reperibilità degli ingredienti. Anche qui un modo intelligente per unire la cultura del cibo ad un riuso creativo di ingredienti di varia natura.
MUSICA
Giovedì 16 marzo si esibirà dal vivo il gruppo musicale CAPONE&BUNGTBANGT: una band di sette percussionisti/musicisti napoletani, che da lungo tempo lavora sulla ricerca di sonorità attraverso l’uso di materiali di scarto per produrre la ‘Junk Music’, ‘musica spazzatura’ o meglio ‘musica ecologica’. La band suonerà un set di chiavi inglesi, legni e bastoni, elastici di gomma montati su scatole di polistirolo, lamine e coperchi, coppe d’ammortizzatore, scope ’elettricizzate’, manici di legno ‘distorti’, elastici montati su contenitori di gelati ‘armonizzati’, bottigline di yogurt, barattoli di marmellata percussivi, figurine che fanno da scratch, e così via.
Una contaminazione dove la musica diventerà suono concreto, forma architettonica del rumore. Una magia dissonante in sintonia con le sculture e le installazioni distribuite nei vari punti.
ASTA DI BENEFICENZA
Giovedì 16 marzo sarà inoltre organizzata un’asta di beneficenza battuta da Marta Marzotto con i prototipi d’artista di Artwo. I proventi verranno utilizzati per contribuire a finanziare il lavoro dei detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia, nonché l’ONA (Opera Nazionale Assistenza Vigili del Fuoco) che provvede all’assistenza materiale e culturale degli appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dei loro familiari e degli orfani.
IL LIBRO
Per l’occasione sarà stampato un libro a forte taglio creativo, un catalogo dove gli artisti e gli altri partecipanti avranno a disposizione un proprio spazio per raccontarsi liberamente, curare l’impaginato grafico, inserire elementi che reputano significativi nel proprio sguardo creativo. Anziché un libro d’artista un inedito libro d’artisti, supportato dal contributo critico di Gianluca Marziani.
PATROCINI
L’evento è patrocinato da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Assessorato alle Politiche Sociali e Promozione della Salute del Comune di Roma, Regione Lazio, Assessorato alle Politiche Sociali e alla Famiglia della Provincia di Roma, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero per le Politiche Agricole e Forestali.
Artwo intende avvicinare le persone all’arte contemporanea con finalità umanitarie, perseguendo due obiettivi: da un lato unire la passione per l’arte contemporanea e il design, creando un cammino di intelligenza estetica e qualità morale dei prodotti; dall’altro lavorare con le realtà penitenziarie, offrendo ai detenuti un percorso formativo che li coinvolga fattivamente nella produzione di oggetti funzionali.
Artwo produce oggetti di design ideati da artisti contemporanei che, partendo da utensili d’uso comune, li decontestualizzano e riciclano, dando loro nuova forma e adeguato utilizzo.
Ogni oggetto è firmato dall’artista, prodotto in tiratura limitata e distribuito con particolare attenzione a finalità sociali. Attualmente gli oggetti Artwo sono prodotti all’interno della Casa Circondariale di Rebibbia - Nuovo Complesso di Roma - secondo un percorso che prevede un rapporto diretto tra l’artista e i detenuti, affinché si insegni loro la lavorazione dei materiali e la realizzazione dell’oggetto.
L’iniziativa ha avuto un tale successo che, dal mese di marzo 2006, all’interno di Rebibbia sarà introdotto un ulteriore corso di formazione sulla produzione di oggetti ideati dagli stessi detenuti e a Milano, e a fine anno, Artwo proporrà lo stesso progetto nel carcere di San Vittore.
“NONSONO QUELLO CHESONO” è il primo di una lunga serie di eventi che promuovono la filosofia di Artwo e che mescolano assieme diverse arti.
Non a caso è stato scelto l’Istituto Superiore Antincendi, situato nel complesso degli Ex Magazzini Generali, luogo simbolo del cambiamento e del recupero degli edifici urbani per nuove destinazioni. Un grande spazio dove la contaminazione sarà totale: arte, cucina, design e musica in una perfetta sinergia creativa tra le parti coinvolte, secondo la filosofia propria di Artwo: gli artisti saranno chiamati a sperimentare sulla decontestualizzazione e sul riciclo di materie di uso comune.
DESIGN
Stefano Canto, Carlo De Meo e Yonel Hidalgo sono gli artisti che finora hanno creato oggetti di design per Artwo. Le loro creazioni saranno allestite in un grande spazio espositivo, il primo edificio si incontra non appena entrati nei giardini dell’Istituto. All’interno degli ambienti saranno esposte le loro stupefacenti “creature”, sculture funzionali in cui il talento compositivo ha inventato soluzioni inaspettate e stranianti.
Scrive Gianluca Marziani in catalogo: “Sapevo del progetto di Artwo fin dai suoi primi passi e da subito ne apprezzai il rigore linguistico, l’approccio etico, la qualità spiazzante delle forme finali. Mi interessa molto il modello combinatorio che mette arte e design sul piano di una concreta dialettica. Non le opere dove un artista decora forme esistenti ma una costruzione scultorea in cui l’artista individua la funzione viva su materiali che vengono decontestualizzati in maniera spiazzante. Il design d’artista esiste in forma compiuta solo così: materie reali, cambio di funzione degli elementi, riassemblaggio scultoreo e contenuti morali attorno alla natura astratta del nuovo oggetto. Credo sia stata giustissima la prima selezione di giovani artisti che operano sul territorio italiano, tutti in perfetto dialogo con le ragioni linguistiche del riassemblaggio creativo. Le loro opere hanno la percezione netta dello scarto urbano, l’attitudine emozionale del riciclare in maniera mai scontata. Nascono da accumuli, sottrazioni, ripuliture, accostamenti, incastri. E sono diventate la piattaforma ideativa da cui far nascere gli oggetti funzionali per Artwo”.
ARTE
Una selezione di artisti, sotto la cura di Gianluca Marziani, creerà interventi di forte impatto visivo lungo l’intero percorso dell’Istituto, sfruttando spazi interni e giardini, facciate, finestre e altri punti dove l’impatto scenografico si unirà al senso etico della singola opera. Gli artisti prescelti sono: Giovanni Albanese, Ivan Barlafante, Enrica Borghi, B.zarro, Stefano Canto, Carlo De Meo, Rocco Dubbini, Yonel Hidalgo, Franco Losvizzero, Gian Paolo Tomasi.
Il pubblico camminerà dentro e attorno alle opere, sarà circondato da progetti installativi che sono nati in rapporto diretto con il luogo e la filosofia di Artwo.
Scrive Gianluca Marziani in catalogo: “Il progetto artistico è ovviamente nato sulla lunghezza d’onda del design Artwo. I tre autori finora coinvolti nel progetto di design, non a caso, appartengono alla squadra artistica che interverrà negli spazi dell’Istituto Superiore Antincendi. Simbolicamente sono il passo battesimale per un gruppo più ampio che proprio da qui, sull’onda dell’evento, svilupperà le prossime produzioni Artwo. Ci interessava invitare artisti in perfetta sintonia con le logiche complessive del marchio. Pronti a stupirci con opere di grande impatto emotivo e ambientale. Ma altrettanto pronti a seguirci nel futuro di Artwo, vicini allo spirito con cui Luca Modugno sta alimentando la sua avventura tra arte e realtà sociale. Ogni artista ha così pensato ad una zona del grande spazio: dal prato ad un muro orizzontale, dalla facciata alle piattaforme sui piani, da alcune stanze allo scheletro meccanico che incombe al centro dell’edificio. Ognuno in azione con una singola opera, un magnete catalizzante in cui il riciclo di materiali esistenti trova la sua posizione ideale dentro il luogo fisico e la sua storia, dentro la filosofia del marchio, dentro la coerenza del proprio linguaggio”.
CUCINA
La cucina è affidata ad uno dei ristoranti più antichi di Roma: L’“Antica Pesa”.
In attività dalla metà del Seicento, il ristorante si distingue per la particolare cura nella ricerca delle materie prime, nell’attenzione alla tradizione, partendo dalla quale rivisita antiche ricette, studiando inedite presentazioni ed elaborando nuove proposte. L’“Antica Pesa” fin dagli anni Sessanta è diventato un luogo d’incontro per artisti, cineasti, scrittori, poeti e intellettuali, tanto che, solo per fare un esempio, le etichette delle bottiglie di vino sono state disegnate da Keith Haring.
Giovedì 16 marzo lo chef Simone Panella riproporrà le ricette in uso durante il periodo della guerra, quando la fantasia e la creatività dovevano sopperire alla scarsa reperibilità degli ingredienti. Anche qui un modo intelligente per unire la cultura del cibo ad un riuso creativo di ingredienti di varia natura.
MUSICA
Giovedì 16 marzo si esibirà dal vivo il gruppo musicale CAPONE&BUNGTBANGT: una band di sette percussionisti/musicisti napoletani, che da lungo tempo lavora sulla ricerca di sonorità attraverso l’uso di materiali di scarto per produrre la ‘Junk Music’, ‘musica spazzatura’ o meglio ‘musica ecologica’. La band suonerà un set di chiavi inglesi, legni e bastoni, elastici di gomma montati su scatole di polistirolo, lamine e coperchi, coppe d’ammortizzatore, scope ’elettricizzate’, manici di legno ‘distorti’, elastici montati su contenitori di gelati ‘armonizzati’, bottigline di yogurt, barattoli di marmellata percussivi, figurine che fanno da scratch, e così via.
Una contaminazione dove la musica diventerà suono concreto, forma architettonica del rumore. Una magia dissonante in sintonia con le sculture e le installazioni distribuite nei vari punti.
ASTA DI BENEFICENZA
Giovedì 16 marzo sarà inoltre organizzata un’asta di beneficenza battuta da Marta Marzotto con i prototipi d’artista di Artwo. I proventi verranno utilizzati per contribuire a finanziare il lavoro dei detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia, nonché l’ONA (Opera Nazionale Assistenza Vigili del Fuoco) che provvede all’assistenza materiale e culturale degli appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dei loro familiari e degli orfani.
IL LIBRO
Per l’occasione sarà stampato un libro a forte taglio creativo, un catalogo dove gli artisti e gli altri partecipanti avranno a disposizione un proprio spazio per raccontarsi liberamente, curare l’impaginato grafico, inserire elementi che reputano significativi nel proprio sguardo creativo. Anziché un libro d’artista un inedito libro d’artisti, supportato dal contributo critico di Gianluca Marziani.
PATROCINI
L’evento è patrocinato da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Assessorato alle Politiche Sociali e Promozione della Salute del Comune di Roma, Regione Lazio, Assessorato alle Politiche Sociali e alla Famiglia della Provincia di Roma, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero per le Politiche Agricole e Forestali.
16
marzo 2006
nonsono quello chesono
Dal 16 marzo al 10 aprile 2006
design
arte contemporanea
asta
arte contemporanea
asta
Location
EX MAGAZZINI GENERALI – ISA – ISTITUTO SUPERIORE ANTINCENDI
Roma, Via Del Commercio, 13, (Roma)
Roma, Via Del Commercio, 13, (Roma)
Orario di apertura
dalle ore 16 alle ore 20.00 tutti i giorni e la mattina su appuntamento
Vernissage
16 Marzo 2006, ore 19 - su invito
Sito web
www.artwo.it
Ufficio stampa
MARIA BONMASSAR
Ufficio stampa
NOVELLA MIRRI
Autore
Curatore