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Asta di aprile
Autori dell’800-900 e Contemporanei
Comunicato stampa
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E’ dedicata agli Autori dell’800 - 900 e contemporanei la seconda asta del 2006 della Casa d'Aste Galleria Pananti. Si terrà sabato 1 aprile in due diverse sessioni: alle ore 11 e alle ore 16 e le opere saranno visibili al pubblico nei locali della galleria, in Palazzo Ridolfi (Firenze - via Maggio 15), da venerdì 24 a venerdì 31 marzo, col consueto orario 10-19.
Le opere destinate all’incanto provengono da diverse collezioni private italiane (Napoli, Roma e Firenze) e propongono i migliori esponenti della pittura del nostro paese, tra Otto e Novecento e Contemporanea.
Per quelle dell’800 e a cavallo del Secolo, gli autori più rappresentativi sono i seguenti: Giovanni Boldini, presente con un delizioso olio dal titolo “La passeggiata”, dei primissimi anni del XX secolo, opera in cui sono evidenti i motivi più significativi della dinamica espressività del maestro; Giacomo Favretto con il pregevole dipinto “Interno con figure”, degli anni tra il 1874 ed il 1876; Egisto Ferroni, con la bellissima e grande tela intitolata “L’idillio” (1890); Vito d’Ancona con “Il muretto bianco” della prima metà degli anni ’60 e Serafino De Tivoli con il “Paesaggio con gregge” dipinto fra il 1857-59.
Per quanto riguarda i dipinti del ‘900, segnaliamo quelli provenienti da una importante collezione partenopea, si tratta di cinque tele di grande interesse: Filippo de Pisis, un dipinto del 1926 “Fagiano con il quadro di Carrà”, già collezione Deana di Venezia, che partecipò nella città lagunare alla I Mostra Nazionale Antiquaria del 1947 e alla XXIV edizione della Biennale, del 1948. Amatissimo da critica e dal pubblico, il dipinto è comparso ripetute volte in volumi e riviste specializzate: dalla Pittura italiana moderna di Umbro Apollonio (1950), al saggio di Francesco Arcangeli su Paragone (1951), sino al catalogo generale De Pisis, curato da Giuliano Briganti e pubblicato da Electa (1991). Si tratta di una bellissima composizione pittorica, all’interno della quale l’artista inserisce una libera interpretazione dell’ovale “Delle apparizioni” (1918) di Carrà, mentre cita se stesso nel dipinto alla destra del fagiano. L’opera appartiene al primo periodo parigino del pittore.
Una pregevole “Piazza d’Italia” di Giorgio de Chirico, del 1965, pubblicata nel Catalogo Generale delle opere del Maestro; il “Volto femminile” di Massimo Campigli, del 1943, già Collezione della Galleria del Naviglio di Carlo Cardazzo; un dipinto ad olio di Carlo Carrà “Cabine e pennone sulla spiaggia”, del 1957, pubblicato nel catalogo Generale dell’opera di Carlo Carrà; un dipinto di Ottone Rosai “La nonna” opera del 1941, che ritrae la nonna dell’artista seduta su di uno sgabello, con la testa reclinata in avanti intenta a un lavoro domestico. Anch’essa pubblicata sulla monografia dell’artista a cura di Luigi Cavallo.
Per l’arte contemporanea segnaliamo una bellissima opera di Agostino Bonalumi, “Monocromo bianco” del 1978; una “Composizione” del 1960 di Carla Accardi; le “Terre Dalmate” del 1959 di Zoran Music; e un ricamo di Alighiero Boetti “Sciogliersi come neve al sole” del 1988; un dipinto “Senza titolo” di Giulio Turcato.
Infine una pregevole e rarissima opera di Chana Orloff, “Danzatrici”, scultura in legno del 1916, proveniente dalla collezione di Romaine Brooks pittrice e collezionista americana, nata nel 1874 a Roma; città da cui prese appunto il nome. Parigina d’adozione, nella prima metà del ‘900 visse anche in Italia: durante la prima guerra mondiale a Venezia raggiunse Dannunzio, che aveva conosciuto nel 1909 a Parigi. Lui la chiama “Cenerina” e in Nocturne la descrive “tutta occhi e mento, non più una donna, ma una volontà artistica…”; sarà a Villa Cercola a Capri d’estate; a Villa Sant’Agnese, in via San Leonardo a Firenze, durante la seconda guerra mondiale. In quell’oasi di pace - si racconta che prendesse il sole sulla sdraio in una trincea costruita in giardino per nascondersi agli aerei che bombardavano la città - frequentò personaggi noti: il Marchese Strozzi, Sir Harold Acton, Bernard Berenson.
Le opere destinate all’incanto provengono da diverse collezioni private italiane (Napoli, Roma e Firenze) e propongono i migliori esponenti della pittura del nostro paese, tra Otto e Novecento e Contemporanea.
Per quelle dell’800 e a cavallo del Secolo, gli autori più rappresentativi sono i seguenti: Giovanni Boldini, presente con un delizioso olio dal titolo “La passeggiata”, dei primissimi anni del XX secolo, opera in cui sono evidenti i motivi più significativi della dinamica espressività del maestro; Giacomo Favretto con il pregevole dipinto “Interno con figure”, degli anni tra il 1874 ed il 1876; Egisto Ferroni, con la bellissima e grande tela intitolata “L’idillio” (1890); Vito d’Ancona con “Il muretto bianco” della prima metà degli anni ’60 e Serafino De Tivoli con il “Paesaggio con gregge” dipinto fra il 1857-59.
Per quanto riguarda i dipinti del ‘900, segnaliamo quelli provenienti da una importante collezione partenopea, si tratta di cinque tele di grande interesse: Filippo de Pisis, un dipinto del 1926 “Fagiano con il quadro di Carrà”, già collezione Deana di Venezia, che partecipò nella città lagunare alla I Mostra Nazionale Antiquaria del 1947 e alla XXIV edizione della Biennale, del 1948. Amatissimo da critica e dal pubblico, il dipinto è comparso ripetute volte in volumi e riviste specializzate: dalla Pittura italiana moderna di Umbro Apollonio (1950), al saggio di Francesco Arcangeli su Paragone (1951), sino al catalogo generale De Pisis, curato da Giuliano Briganti e pubblicato da Electa (1991). Si tratta di una bellissima composizione pittorica, all’interno della quale l’artista inserisce una libera interpretazione dell’ovale “Delle apparizioni” (1918) di Carrà, mentre cita se stesso nel dipinto alla destra del fagiano. L’opera appartiene al primo periodo parigino del pittore.
Una pregevole “Piazza d’Italia” di Giorgio de Chirico, del 1965, pubblicata nel Catalogo Generale delle opere del Maestro; il “Volto femminile” di Massimo Campigli, del 1943, già Collezione della Galleria del Naviglio di Carlo Cardazzo; un dipinto ad olio di Carlo Carrà “Cabine e pennone sulla spiaggia”, del 1957, pubblicato nel catalogo Generale dell’opera di Carlo Carrà; un dipinto di Ottone Rosai “La nonna” opera del 1941, che ritrae la nonna dell’artista seduta su di uno sgabello, con la testa reclinata in avanti intenta a un lavoro domestico. Anch’essa pubblicata sulla monografia dell’artista a cura di Luigi Cavallo.
Per l’arte contemporanea segnaliamo una bellissima opera di Agostino Bonalumi, “Monocromo bianco” del 1978; una “Composizione” del 1960 di Carla Accardi; le “Terre Dalmate” del 1959 di Zoran Music; e un ricamo di Alighiero Boetti “Sciogliersi come neve al sole” del 1988; un dipinto “Senza titolo” di Giulio Turcato.
Infine una pregevole e rarissima opera di Chana Orloff, “Danzatrici”, scultura in legno del 1916, proveniente dalla collezione di Romaine Brooks pittrice e collezionista americana, nata nel 1874 a Roma; città da cui prese appunto il nome. Parigina d’adozione, nella prima metà del ‘900 visse anche in Italia: durante la prima guerra mondiale a Venezia raggiunse Dannunzio, che aveva conosciuto nel 1909 a Parigi. Lui la chiama “Cenerina” e in Nocturne la descrive “tutta occhi e mento, non più una donna, ma una volontà artistica…”; sarà a Villa Cercola a Capri d’estate; a Villa Sant’Agnese, in via San Leonardo a Firenze, durante la seconda guerra mondiale. In quell’oasi di pace - si racconta che prendesse il sole sulla sdraio in una trincea costruita in giardino per nascondersi agli aerei che bombardavano la città - frequentò personaggi noti: il Marchese Strozzi, Sir Harold Acton, Bernard Berenson.
01
aprile 2006
Asta di aprile
01 aprile 2006
arte moderna e contemporanea
asta
asta
Location
CASA D’ASTE GALLERIA PANANTI
Firenze, Via Maggio, 28/28A, (Firenze)
Firenze, Via Maggio, 28/28A, (Firenze)
Vernissage
1 Aprile 2006, ore 11 e 16
Ufficio stampa
DAVIS & CO.