Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Antonia Campi – Forme per la ceramica
dai manufatti realizzati a Laveno, al lavandino “Torena” per le ceramiche Pozzi-Ginori, alle micro-porcellane degli anni ’80, ai modelli per i gioielli, alle sculture montate a quadro, sempre in ceramica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 20 aprile prossimo alle ore 18.00 in via Maria Vittoria 20/a a Torino, si inaugura, presso la Galleria TERRE D’ARTE, la mostra “Antonia Campi – Forme per la ceramica”
In quest’occasione, dal 20 aprile al 31 maggio, verrà dunque presentato il lungo e vasto percorso artistico di ANTONIA (NETO) CAMPI attraverso l’esposizione di opere appartenenti ai diversi momenti creativi dell’autrice: dai manufatti realizzati a Laveno, al lavandino “Torena” per le ceramiche Pozzi-Ginori, alle micro-porcellane degli anni ’80, ai modelli per i gioielli, alle sculture montate a quadro, sempre in ceramica.
Accanto a ciò verranno presentate due sue ceramiche inedite, realizzate per la Galleria Terre d’Arte, in tiratura limitata e numerata.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Galleria Anna Maria Consadori, di Milano e la Casati Gallery di Chicago, è curata da Anty Pansera, che firma anche un testo del catalogo.
_______________
Nome tra i più noti nell’ambito del design e personaggio volitivo ANTONIA CAMPI (Sondrio, 1921) effettua sin da giovanissima una scelta “controcorrente” frequentando il corso di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera dove, tra gli insegnanti, incontra Francesco Messina (1900-1995) che, pur sensibile alle tendenze dell’arte moderna, continua a rappresentare comunque la fedeltà alla tradizione. Ma Neto tende a conoscere e a far proprie soprattutto altre esperienze europee: di scultori, naturalmente, ed allora Hans Arp, Henry Moore, Barbara Hepworth…ma anche di pittori, Max Ernst e Yves Tanguy ecc..
E già nel 1947 esplicita la sua scelta “operativa” : proprio nel mondo della ceramica, quella “a gran fuoco”.
Nel 1948 entra come operaia addetta alla decorazione alla Società Ceramica Italiana di Laveno, in un momento in cui l’art director è ancora Guido Andloviz il quale però, riconoscendo il valore e le potenzialità di Neto, ben presto la inserisce nel “ reparto artistico” dell’azienda. Ed è del 1950, marchiato Laveno, forse il suo primo “prodotto”, un piccolo vaso in porcellana e la partecipazione, negli Stati Uniti, alla mostra “Italy at work. Renaissance in Design Today”, itinerante tra il 1950 e il 1953 in dodici musei statunitensi.
A metà degli anni ‘50 viene segnalata per il Compasso d’Oro per il progetto di utensili ancora oggi esposti al MoMa di New York.
Nel 1958 inizia a dedicarsi alla progettazione di apparecchi sanitari per la SCI e dal 1965 per Richard Ginori : è del ‘58 il notissimo lavabo “TORENA” ; del 1960 il “CERVINO”.
Succede quindi ad Andlovitz nel 1962 alla guida della SCI e per la Società Ceramica progetta oggetti quotidiani: dalla tazza per il caffè al vaso da fiori al portaombrelli…,terraglia forte messa in forma con una grammatica e una sintassi astratta dei modelli, con vuoti a dominare sui pieni o “a buchi” e declinati spesso, per la decorazione, nell’allora inconsueto bianco e nero.
Dal 1971, in qualità di art-designer del Centro Artistico SCI Richard-Ginori, cura il design di tutta la produzione dell’azienda giungendo a dirigere il settore industrial design per la produzione di piastrelle e sanitari Pozzi Ginori.
Riprende negli anni 80 la ricerca artistica realizzando una serie di microporcellane sperimentando colorazioni ad alte temperature.
Sue ceramiche figurano al MoMa di New York, allo Staatliches Museum di Monaco di Baviera e al Museum of Modern Art di Philadelfia, al Victoria and Albert Museum di Londra e al Montreal Museum of Decorative Art.
Recentemente si è dedicata alla sperimentazione di gioielli, alcuni dei quali in mostra anche a Torino
Un’occasione dunque quella offerta dalla mostra dedicata ad Antonia Campi per un viaggio a ritroso nel mondo artistico italiano dagli anni ’50 ad oggi attraverso lo sguardo e il genio di una delle più innovative e significative artiste e designer del secolo.
In quest’occasione, dal 20 aprile al 31 maggio, verrà dunque presentato il lungo e vasto percorso artistico di ANTONIA (NETO) CAMPI attraverso l’esposizione di opere appartenenti ai diversi momenti creativi dell’autrice: dai manufatti realizzati a Laveno, al lavandino “Torena” per le ceramiche Pozzi-Ginori, alle micro-porcellane degli anni ’80, ai modelli per i gioielli, alle sculture montate a quadro, sempre in ceramica.
Accanto a ciò verranno presentate due sue ceramiche inedite, realizzate per la Galleria Terre d’Arte, in tiratura limitata e numerata.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Galleria Anna Maria Consadori, di Milano e la Casati Gallery di Chicago, è curata da Anty Pansera, che firma anche un testo del catalogo.
_______________
Nome tra i più noti nell’ambito del design e personaggio volitivo ANTONIA CAMPI (Sondrio, 1921) effettua sin da giovanissima una scelta “controcorrente” frequentando il corso di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera dove, tra gli insegnanti, incontra Francesco Messina (1900-1995) che, pur sensibile alle tendenze dell’arte moderna, continua a rappresentare comunque la fedeltà alla tradizione. Ma Neto tende a conoscere e a far proprie soprattutto altre esperienze europee: di scultori, naturalmente, ed allora Hans Arp, Henry Moore, Barbara Hepworth…ma anche di pittori, Max Ernst e Yves Tanguy ecc..
E già nel 1947 esplicita la sua scelta “operativa” : proprio nel mondo della ceramica, quella “a gran fuoco”.
Nel 1948 entra come operaia addetta alla decorazione alla Società Ceramica Italiana di Laveno, in un momento in cui l’art director è ancora Guido Andloviz il quale però, riconoscendo il valore e le potenzialità di Neto, ben presto la inserisce nel “ reparto artistico” dell’azienda. Ed è del 1950, marchiato Laveno, forse il suo primo “prodotto”, un piccolo vaso in porcellana e la partecipazione, negli Stati Uniti, alla mostra “Italy at work. Renaissance in Design Today”, itinerante tra il 1950 e il 1953 in dodici musei statunitensi.
A metà degli anni ‘50 viene segnalata per il Compasso d’Oro per il progetto di utensili ancora oggi esposti al MoMa di New York.
Nel 1958 inizia a dedicarsi alla progettazione di apparecchi sanitari per la SCI e dal 1965 per Richard Ginori : è del ‘58 il notissimo lavabo “TORENA” ; del 1960 il “CERVINO”.
Succede quindi ad Andlovitz nel 1962 alla guida della SCI e per la Società Ceramica progetta oggetti quotidiani: dalla tazza per il caffè al vaso da fiori al portaombrelli…,terraglia forte messa in forma con una grammatica e una sintassi astratta dei modelli, con vuoti a dominare sui pieni o “a buchi” e declinati spesso, per la decorazione, nell’allora inconsueto bianco e nero.
Dal 1971, in qualità di art-designer del Centro Artistico SCI Richard-Ginori, cura il design di tutta la produzione dell’azienda giungendo a dirigere il settore industrial design per la produzione di piastrelle e sanitari Pozzi Ginori.
Riprende negli anni 80 la ricerca artistica realizzando una serie di microporcellane sperimentando colorazioni ad alte temperature.
Sue ceramiche figurano al MoMa di New York, allo Staatliches Museum di Monaco di Baviera e al Museum of Modern Art di Philadelfia, al Victoria and Albert Museum di Londra e al Montreal Museum of Decorative Art.
Recentemente si è dedicata alla sperimentazione di gioielli, alcuni dei quali in mostra anche a Torino
Un’occasione dunque quella offerta dalla mostra dedicata ad Antonia Campi per un viaggio a ritroso nel mondo artistico italiano dagli anni ’50 ad oggi attraverso lo sguardo e il genio di una delle più innovative e significative artiste e designer del secolo.
20
aprile 2006
Antonia Campi – Forme per la ceramica
Dal 20 aprile al 15 giugno 2006
design
Location
GALLERIA TERRE D’ARTE
Torino, Via Maria Vittoria, 20a, (Torino)
Torino, Via Maria Vittoria, 20a, (Torino)
Orario di apertura
dal Martedì al Sabato 10.30 – 13.00 / 15.30 – 19.30
Lunedì mattina chiuso – Lunedì pomeriggio: 15.30 – 19.30
Vernissage
20 Aprile 2006, ore 18
Autore
Curatore