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Cristiano & Patrizio Alviti – Di Luci e d’Ombre
Continua il progetto artistico dei fratelli Alviti in un percorso sospeso tra arte e comunicazione, tra soggettività e società
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 16 maggio 2006 alle ore 18.30 si inaugurerà, presso la sede dell’Archivio di Stato di Roma, la mostra Di Luci e d’Ombre degli artisti romani Cristiano e Patrizio Alviti con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari e promossa dall’Associazione MIA (meet in art), con il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma.
Continua il progetto artistico dei fratelli Alviti in un percorso sospeso tra arte e comunicazione, tra soggettività e società. La mostra nasce quindi nell’ambito del progetto culturale Arte e Scienza, ideato dagli Alviti, che mira al connubio tra le due distinte sfere d’indagine, differenti per il tipo di studio, ma simili nello scopo: la ricerca al servizio dell’individuo.
Il connubio tra Arte e Scienza vuole indirizzare la ricerca di entrambe verso un unico obiettivo, lasciando alla Scienza, il compito di teorizzare, e all’Arte, la possibilità di raccontare.
L’Arte e la Scienza non sono nient’altro che differenti modi di guardare le cose, di sintetizzare, di descrivere, di interpretare il mondo, l’unione di essi offre una visione più completa della realtà, fondendo in un unico contesto l’aspetto razionale e creativo di essa.
Circa quaranta tra nudi e ritratti raffigurano corpi e volti maschili e femminili in una pluralità di posizioni difformi, spesso spontanee, nel tentativo di rappresentare le diverse sfumature caratteriali dell’individuo e di creare un percorso evolutivo dell’anima.
Di Luci e d’Ombre racconta l’iter di una vita intera, descrivendo attraverso soggetti diversi nella fisicità e nel grado di intimo equilibrio, il vissuto di un percorso interiore.
Si inizia con il descrivere l’uomo e la donna, così come essi appaiono nella nostra concezione ideale. I nudi maschili raffigurano corpi energici, robusti, vigorosi, virili in cui viene esaltata la durezza delle curve e la definizione dei muscoli. Le forme ed i contorni sono ben delineati, la luce ed il colore ne esaltano la prestanza, l’imponenza, rivelando un carattere forte, determinato. La figura della donna, descrive un universo di curve sinuose ed armoniche, svelandone un’intima sensualità. I corpi appaiono modellati, la flessuosità delle linee, l’intensità espressa dal colore, ne descrivono la natura appassionata. La donna viene esaltata in tutta la sua femminilità, attraverso il delicato equilibrio esistente tra gli elementi che compongono l’opera: la scelta della postura, la morbidezza delle linee, la passione del colore.
Partendo da questa visione ideale dell’uomo e della donna, gli artisti proseguono il loro racconto attraverso la raffigurazione della diversità umana. La scelta delle pose, i tratti a volte più marcati o più deboli, il colore che in alcuni casi si fa più intenso o più sfumato, sembrano descrivere personalità e caratteri difformi, complessi, lontani tra loro, raffigurano il disequilibrio dovuto a forti gioie (maggior luce) o a forti drammi (più scuro). Il corpo non è mai il protagonista dell’opera, in quanto ne viene piuttosto privilegiata la suggestione. Ogni opera è infatti concepita come l’istantanea di un’emozione, uno scatto all’interno del fluire del movimento della vita.
Dall’idillio delle forme e dei colori, ci si addentra nel disagio psicologico proprio della rottura dell’armonia, per poi ritrovarla nella consapevolezza del mistero umano.
La mostra, a cura di Sergio Rossi, sarà arricchita dalla pubblicazione di un catalogo edito da Studio Mic.
BIOGRAFIA
Cristiano e Patrizio Alviti sono due fratelli romani. Cristiano è nato il 25 agosto 1968, Patrizio il 20 settembre 1971.
Iniziano a dipingere fin da giovanissimi eleggendo la pittura a canale indispensabile per la loro comunicazione con il mondo esteriore.
Nella loro diversità l’arte diventa il punto in comune, l’unione fraterna ed emozionale che li caratterizza.
Patrizio la utilizza per sintetizzare il suo pensiero in tratti puliti, delicati ed essenziali; Cristiano per complicare e sommare le sue irruente emozioni in misture di forme e materiali.
Nel 1995 fondano una società sul modello di una bottega d’arte del passato: lavorano con assistenti e realizzano progetti su commissione, portando il risultato della loro ricerca nella vita di tutti i giorni, trasferendo le emozioni negli spazi stessi della vita quotidiana. Lo studio dei materiali, insieme alla passione del recupero degli oggetti e della loro storia, caratterizza ed anima la loro ricerca, intenta a inventare ed inserire spazi “nuovi” ma in ambienti che rimangono comunque intimamente legati al loro vissuto. Da allora Cristiano e Patrizio Alviti si dedicano in eguale misura alla pittura come artisti ed al lavoro su commissione, esponendo regolarmente in spazi pubblici e privati (importanti mostre sono state Arborea, I Ponti di Roma e il progetto Figli dell’Africa). Realizzano inoltre sculture per arredo urbano e grandi spazi, collaborando con università ed Enti Istituzionali ed internazionali.
ASSOCIAZIONE MIA (Meet in Art)
L’Associazione culturale Meet In Art nasce nel 2004 con l’intento di formare un gruppo di ricerca e comunicazione artistica composto da artisti ed imprese, i primi fornitori di idee e capacità artistiche, le seconde fonte e risorsa economica. È un’Associazione a scopo non lucrativo, ma anzi, con fini sociali o di beneficenza, organizza mostre nazionali ed internazionali di scultura e pittura, promuove l’incontro tra le arti e la mobilitazione di opere ed artisti in Europa e collabora con case editrici e riviste promuovendo libri e cataloghi.
Continua il progetto artistico dei fratelli Alviti in un percorso sospeso tra arte e comunicazione, tra soggettività e società. La mostra nasce quindi nell’ambito del progetto culturale Arte e Scienza, ideato dagli Alviti, che mira al connubio tra le due distinte sfere d’indagine, differenti per il tipo di studio, ma simili nello scopo: la ricerca al servizio dell’individuo.
Il connubio tra Arte e Scienza vuole indirizzare la ricerca di entrambe verso un unico obiettivo, lasciando alla Scienza, il compito di teorizzare, e all’Arte, la possibilità di raccontare.
L’Arte e la Scienza non sono nient’altro che differenti modi di guardare le cose, di sintetizzare, di descrivere, di interpretare il mondo, l’unione di essi offre una visione più completa della realtà, fondendo in un unico contesto l’aspetto razionale e creativo di essa.
Circa quaranta tra nudi e ritratti raffigurano corpi e volti maschili e femminili in una pluralità di posizioni difformi, spesso spontanee, nel tentativo di rappresentare le diverse sfumature caratteriali dell’individuo e di creare un percorso evolutivo dell’anima.
Di Luci e d’Ombre racconta l’iter di una vita intera, descrivendo attraverso soggetti diversi nella fisicità e nel grado di intimo equilibrio, il vissuto di un percorso interiore.
Si inizia con il descrivere l’uomo e la donna, così come essi appaiono nella nostra concezione ideale. I nudi maschili raffigurano corpi energici, robusti, vigorosi, virili in cui viene esaltata la durezza delle curve e la definizione dei muscoli. Le forme ed i contorni sono ben delineati, la luce ed il colore ne esaltano la prestanza, l’imponenza, rivelando un carattere forte, determinato. La figura della donna, descrive un universo di curve sinuose ed armoniche, svelandone un’intima sensualità. I corpi appaiono modellati, la flessuosità delle linee, l’intensità espressa dal colore, ne descrivono la natura appassionata. La donna viene esaltata in tutta la sua femminilità, attraverso il delicato equilibrio esistente tra gli elementi che compongono l’opera: la scelta della postura, la morbidezza delle linee, la passione del colore.
Partendo da questa visione ideale dell’uomo e della donna, gli artisti proseguono il loro racconto attraverso la raffigurazione della diversità umana. La scelta delle pose, i tratti a volte più marcati o più deboli, il colore che in alcuni casi si fa più intenso o più sfumato, sembrano descrivere personalità e caratteri difformi, complessi, lontani tra loro, raffigurano il disequilibrio dovuto a forti gioie (maggior luce) o a forti drammi (più scuro). Il corpo non è mai il protagonista dell’opera, in quanto ne viene piuttosto privilegiata la suggestione. Ogni opera è infatti concepita come l’istantanea di un’emozione, uno scatto all’interno del fluire del movimento della vita.
Dall’idillio delle forme e dei colori, ci si addentra nel disagio psicologico proprio della rottura dell’armonia, per poi ritrovarla nella consapevolezza del mistero umano.
La mostra, a cura di Sergio Rossi, sarà arricchita dalla pubblicazione di un catalogo edito da Studio Mic.
BIOGRAFIA
Cristiano e Patrizio Alviti sono due fratelli romani. Cristiano è nato il 25 agosto 1968, Patrizio il 20 settembre 1971.
Iniziano a dipingere fin da giovanissimi eleggendo la pittura a canale indispensabile per la loro comunicazione con il mondo esteriore.
Nella loro diversità l’arte diventa il punto in comune, l’unione fraterna ed emozionale che li caratterizza.
Patrizio la utilizza per sintetizzare il suo pensiero in tratti puliti, delicati ed essenziali; Cristiano per complicare e sommare le sue irruente emozioni in misture di forme e materiali.
Nel 1995 fondano una società sul modello di una bottega d’arte del passato: lavorano con assistenti e realizzano progetti su commissione, portando il risultato della loro ricerca nella vita di tutti i giorni, trasferendo le emozioni negli spazi stessi della vita quotidiana. Lo studio dei materiali, insieme alla passione del recupero degli oggetti e della loro storia, caratterizza ed anima la loro ricerca, intenta a inventare ed inserire spazi “nuovi” ma in ambienti che rimangono comunque intimamente legati al loro vissuto. Da allora Cristiano e Patrizio Alviti si dedicano in eguale misura alla pittura come artisti ed al lavoro su commissione, esponendo regolarmente in spazi pubblici e privati (importanti mostre sono state Arborea, I Ponti di Roma e il progetto Figli dell’Africa). Realizzano inoltre sculture per arredo urbano e grandi spazi, collaborando con università ed Enti Istituzionali ed internazionali.
ASSOCIAZIONE MIA (Meet in Art)
L’Associazione culturale Meet In Art nasce nel 2004 con l’intento di formare un gruppo di ricerca e comunicazione artistica composto da artisti ed imprese, i primi fornitori di idee e capacità artistiche, le seconde fonte e risorsa economica. È un’Associazione a scopo non lucrativo, ma anzi, con fini sociali o di beneficenza, organizza mostre nazionali ed internazionali di scultura e pittura, promuove l’incontro tra le arti e la mobilitazione di opere ed artisti in Europa e collabora con case editrici e riviste promuovendo libri e cataloghi.
16
maggio 2006
Cristiano & Patrizio Alviti – Di Luci e d’Ombre
Dal 16 al 30 maggio 2006
arte contemporanea
Location
ARCHIVIO DI STATO – SANT’IVO ALLA SAPIENZA
Roma, Corso Del Rinascimento, 40, (Roma)
Roma, Corso Del Rinascimento, 40, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 9–18; sabato 9–13
Vernissage
16 Maggio 2006, ore 18.30
Ufficio stampa
STUDIO BEGNINI
Autore