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Fabbrica Europa 2006 – Laboratorio del possibile
scienza / arte / nuove tecnologie / immagine / corpo
Comunicato stampa
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L’officina, la bottega, lo studio come preparazione e prova, la fabbrica della ricerca e della sperimentazione condivise, l’incontro dei talenti in uno spazio denso e significante: tutto questo è un laboratorio del possibile che indaga procedure vive e risultati esibiti, proponendo, da Firenze e dalla Toscana all’Europa e al mondo, di rinnovare insieme agli artisti (provenienti da 15 paesi europei, da Egitto, Bolivia e Africa) la fiducia nei propri mezzi, nella propria scienza, nella propria arte e in un pubblico capace di interrogarsi più che di consumare. Un laboratorio di idee ed emozioni, di pensieri e azioni, di arti vive e saperi, di creatività e impegno, riapre come ogni anno per artisti, spettatori, operatori e cittadini.
Fabbrica Europa ‘06, Laboratorio del possibile, ha una doppia anima - innovazione e nuove tecnologie ma anche riflessione viva su percorsi sensioriali e intellettuali – esplorata da performer, video maker, musicisti, danzatori, new media artist, oltre che da studiosi e spettatori, attraverso numerosi workshop, incontri e seminari.
DANZA
KARINE SAPORTA, una delle più grandi figure della danza contemporanea, dedica la sua ultima creazione al mito della diva egiziana Oum Kalsoum. La coreografa in Dans le regard de la nuit… Bel Ayoun Bel Leil…, creato per l’Egyptian Modern Dance Company dell’Opera del Cairo, tesse una tela voluttuosa in ambientazioni profumate come vivande o giardini e combina natura dei movimenti, colore gestuale, struttura aritmetica. In stretto rapporto con la musica dal vivo (14 tra danzatori, musicisti, cantanti) e con le sue infinite variazioni, i quattro modi melodici corrispondono ai quattro sensi: vista, udito, gusto e olfatto. Lo spettacolo, che debutta al Cairo in aprile, è a Firenze in anteprima europea (Leopolda 6,7/5).
In prima nazionale Room and Road, progetto transeuropeo della coreografa slovena MATEJA BUCAR, che coinvolge l’italiana REBECCA MURGI e il francese JONATHAN PRANLAS, in collaborazione con l’artista visivo russo Vadim Fishkin e il collettivo sloveno Random Logic (elaborazione software). La coreografa porta a Firenze un’installazione che si modifica (muri, pavimento, luci, immagini, colori) grazie ai gesti dei protagonisti, risultato di una ricerca su spazio chiuso (room) e aperto (road), continuamente attraversato e plasmato dal movimento dei danzatori (Leopolda 19,20/5).
MARIA DONATA D’URSO, coreografa e danzatrice italiana attiva tra New York e Parigi, porta a Firenze Collection Particulière e mostra il suo percorso personale e raffinatissimo: una riflessione sulla pelle come organo e come luogo e un approccio al corpo a partire dalle sue superfici. Nuda sul palcoscenico, la D’Urso scompone con grande maestria le metamorfosi e le nuove anatomie della materia corporea fino a somigliare a un organo privo di membri (Cango 23,24/5).
Un energumeno, una signora, un paggetto del ’700, un uomo senza volto con palla, una ragazza, una bionda senza volto, un dalmata, un soldatino, un pagliaccio nero; questi gli elementi dell’ultima creazione di VIRGILIO SIENI, Mi difenderò, sei interpreti, attraversati da continui spostamenti di luce, che danzano sull’elaborazione musicale dal vivo di Letizia Renzini, a.k.a dj Molli (Leopolda 9,10/5). I toscani KINKALERI presentano in prima nazionale la nuova creazione dall’emblematico titolo di 11 cover (Cango 11,12/5), mentre la gallese SIONED HUWS, già nella scorsa edizione con Passion no Patience, presenta il solo Youd, che approfondisce la ricerca nell’ambito delle nuove tecnologie applicate al corpo in movimento (Leopolda 19/5). Dal Brasile arriva per la prima volta a Firenze PIP Companhia de Dança di Carmen Jorge che presenta in prima nazionale 3 M – Gingaestética, (Leopolda17/5).
E’ giunto alla II edizione MOVING_movimento, progetto di residenze coreografiche - a cura di Fabbrica Europa, Cango Cantieri Goldonetta e Santarcangelo dei Teatri - che intende potenziare, sostenere e promuovere in contesti nazionali e internazionali la giovane coreografia italiana contemporanea. Sono stati selezionati Francesca Proia e Vincenzo Carta con Benjamin Vandewalle, i cui progetti, al termine della residenza a Firenze, saranno presentati in prima nazionale a Fabbrica Europa 2006 (Cango 8,9 e 16,17/5) e a Santarcangelo dei Teatri 2006.
ARTE, SCIENZA E NUOVE TECNOLOGIE
Cosa succede quando la tecnologia digitale e la scienza intersecano il palcoscenico? L’obiettivo è quello di superare il confine tra due mondi apparentemente lontani, l’artista in scena e le tecnologie più sofisticate, attuando un’esplorazione delle nuove possibilità e una simbiosi radicale con esse. Il risultato è una ridefinizione di teatro che fa strada a un nuovo tipo di immaginazione e di percezione dello spettacolo. L’utilizzo della tecnologia non solo come ingegnosa scenografia ma come tema fondante, non teatro high-tech, ma strategia riflessiva sulle nuove potenzialità tecnologiche delle arti sceniche.
Tra i più innovativi collettivi nel campo delle nuove tecnologie applicate alle arti sceniche, il gruppo belga CREW trasforma lo spazio in un’avventura virtuale. U, la nuova performance, è un’esperienza a cui i visitatori sono invitati singolarmente, divenendo protagonisti del loro stesso spettacolo; abbigliati ed equipaggiati con apposite macchine, essi attraversano lo spazio e interagiscono con un ambiente virtuale in tempo reale. Il confronto con gli ultimi sviluppi della robotica e della tecnologia applicata al computer sfida continuamente la creazione teatrale (Leopolda 16-20/5).
Prende forma a Firenze l’installazione multimediale VIRGO MA 49–100/04, progetto di sound design di Eraldo Bernocchi e Isabelle Preuilh, già avviato in diversi laboratori negli spazi di Tempo Reale a Firenze e a Barcellona, in collaborazione con il Centro Gravitazionale Europeo EGO di Cascina (Pi) e parte del progetto europeo Sidereus Nuncius/Narrazioni tra arte fede e scienza; la composizione di musica elettronica e immagini in movimento nasce da calcoli fisico-matematici applicati a registrazioni dell’interferometro laser Virgo che trasforma in suoni e immagini intelligibili onde gravitazionali, pulsar, frequenze, vibrazioni cosmiche. Il progetto si avvale della collaborazione, per la parte multimediale e di architettura spaziale, del Collettivo Emotique di Barcellona, noto produttore di eventi e spettacoli multimediali che si concentra sull’investigazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie come mezzo d’espressione (Leopolda 19/5).
GEOGRAFIA SONORA: grazie alle tecnologie del centro Tempo Reale, fondato da Luciano Berio, i giovani europei del progetto iniziato da quasi un anno, hanno catturato, analizzato e ricreato in laboratorio ogni tipo di ambientazione acustica, avviando una riflessione sul tema del paesaggio sonoro, parte integrante dell’identità di un luogo. Tre serate di incontri, installazioni in esafonia, postazioni interattive che consentono il montaggio dei materiali sonori da parte del pubblico, e infine performance RmX e live electronics (Leopolda 13,14,16/5).
Tpo–CCC project: Il giardino italiano è il luogo delle meraviglie della cultura rinascimentale. Due danzatrici accompagnano il pubblico in 5 ambienti diversi (il giardino delle ombre, il labirinto, il teatro di verzura, il giardino notturno, il teatro d'acqua) introducendolo in un mondo nascosto, per giocare in questo “giardino sensibile”, composto da un tappeto bianco sul quale vengono proiettate immagini animate. La relazione con gli elementi grafici e sonori è resa interattiva grazie alla tecnologia “CCC” (children cheering carpet), basata su una griglia composta da 63 sensori a pressione collocati sotto il tappeto da danza e collegati via computer al sistema di videoproiezione e di sonorizzazione (Leopolda 5-7, 9,10/5).
TEATRO
Per il centenario della nascita di Samuel Beckett EGUMTEATRO presenta in prima assoluta Non dimenticar le mie parole (Leopolda 5-7/5), un personalissimo viaggio all’interno dell’opera del drammaturgo irlandese. Si tratta della storia di una bocca, che in prima persona ci racconta la sua vita, i suoi amori, le sue avventure e sventure. Dalla sua nascita alla sua prossima e inevitabile fine, ci dice tutto quello che sa di se stessa e tutto quello che pensa del mondo attuale. Un mare di parole. Un flusso incontenibile di immagini, storie, articolazioni verbali, sonore e musicali.
Fabbrica Europa dedica una personale a CESAR BRIE. Arrivato in Italia a 18 anni con la Comuna Baires, il 52enne regista e attore argentino ha sviluppato un'arte apolide a stretto contatto con le molte realtà incontrate in una vita, passata, per scelta, in esilio. Dopo l'esperienza nel Gruppo Farfa e nell'Odin, ha fondato in Bolivia il Teatro De Los Andes, con il quale, partendo dai classici o da episodi storici, ha creato spettacoli imbevuti nell'attualità che hanno girato il mondo, da Colón a Ubu in Bolivia, dai Sandali del tempo all'Iliade. Alla Stazione Lepolda presenta i 2 suoi monologhi più famosi - Il mare in tasca (9/5) e Solo gli ingenui muoiono d’amore (10/5) - e l’ultima creazione Otra vez Marcelo (12,13/5) vibrante ritratto dell’intellettuale e uomo politico boliviano Marcelo Quiroga Santa Cruz, assassinato in Bolivia nell’80 a causa del suo impegno contro le dittature. Inoltre verranno proiettati 2 film sul lavoro del gruppo e Cesar Brie incontrerà il pubblico (11/5).
VALENTINA CAPONE ricrea Maria Maddalena, liberamente ispirato a Maria Maddalena o della salvezza di Marguerite Yourcenar (Leopolda 18-20/5). Cresciuta nel Teatro di Leo, è stata assistente alla regia e interprete negli ultimi spettacoli di De Berardinis. Interprete d’eccezione del riallestimento, prodotto da Fondazione Pontedera Teatro, è SILVIA PASELLO, attrice storica di Pontedera Teatro con all’attivo spettacoli con Carmelo Bene, Thierry Salmon, Socìetas Raffaello Sanzio.
Eupalinos. Last time theatre (Leopolda 10-13/5) è lo spettacolo di SNEJANKA MIHAYLOVA, ventottenne regista bulgara, fondatrice di LT, associazione con doppia sede Italia/Bulgaria, impegnata nella ricerca sul confine tra i generi artistici, la riproduzione del sensibile e il rapporto tra immagine e significato. Eupalinos è una ricerca sul metateatro tutt’ora in fase di elaborazione. Indaga i principi che stanno alla base di una qualsiasi possibilità che si determina come teatrale. Questo significa che può accadere qualsiasi cosa pensabile.
MUSICA
Il programma segue le tracce segnate dai progetti voce-corpo-poesia, relazione arte-musica-scienza, protagonismo delle identità dei nuovi cittadini toscani di origine extracomunitaria. Alla pratica consolidata delle produzioni originali, delle anteprime, delle creazioni ad hoc, si integra, quest’anno più di sempre, un’accentuata vocazione al laboratorio inteso anche come esibizione al pubblico e in pubblico delle procedure creative, didattiche e disciplinari che mettono in gioco la creazione musicale e intorno ad essa organizzano confronto, discussione, indicano linee di fuga e di sviluppo.
Il Festival apre con lo spettacolo di Karine Saporta prodotto dall’Opera Nazionale del Cairo. A Firenze, in esclusiva europea, il Piccolo Ensemble dell’Opera del Cairo presenterà un concerto con al centro la figura, l’opera e la voce della cantante egiziana Oum Kalsoum, vero mito del canto contemporaneo nonché riferimento identitario laico per eccellenza di generazioni di arabi in tutto il mondo (Leopolda 6,7/5).
Per la prima volta a Firenze, una delle maggiori opere contemporanee dedicate ai linguaggi del canto e della parola, Laborintus II di Luciano Berio, che coniuga voce recitante, musica e poesia. Protagonisti saranno il curatore originario dei testi a partire da sequenze di Dante, il poeta Edoardo Sanguineti, ensemble vocali legati ai vari linguaggi del canto, jazz, popolare, madrigalistico e l’Ensemble elettronico e strumentale di Tempo Reale (qui al suo debutto). A ciò si integra un reading di testi di Dante ad opera dell’attore Sandro Lombardi. Il progetto, che coniuga sapientemente una delle massime espressioni della tradizione fiorentina e uno sguardo artistico di grande innovazione e sapore europeo, è a cura del centro di ricerca musicale Tempo Reale (Leopolda 16/5).
Il gruppo di Mick Harvey (chitarrista di Nick Cave; presente anche il batterista di P.J. Harvey), in un omaggio a Serge Gainsbourgh e a classici del rock, Tim Buckley, J.L. Lewis e altri (Leopolda12/5), a cura di Musicus Concentus.
E la musica continua con il progetto Il rumore dei libri del cantautore Marco Parente, immerso nella sperimentazione delle possibilità poetiche della canzone (Leopolda 5/5); la Symbiosis Orchestra insieme a dj Scanner impegnata in un evento ‘mixmediale’ che combina elementi classici, elettronici e immagini video (Leopolda 13/5). E ancora serate di dj e vj set con Vj Central, Fabrica Bijari, Burn Station. Inoltre Eraldo Bernocchi, già tra i protagonisti del progetto Virgo Ma49-100/04, presenterà un live set accompagnato da un altro dj (Leopolda, 19/5). Il poeta-musicista-performer afroamericano Sadiq Bey, con testi inediti dedicati alla tragedia di New Orleans, si unisce al Dynamitri Jazz Folklore per una serata (Leopolda 11/5) all’insegna del jazz di qualità. Nell’ambito del progetto europeo Roots & Routes, un concerto finale coordinato da Giuseppe “Jaka” Giacalone all’interno della serata Extrafesta (Leopolda, 20/5).
Il progetto EXTRAFESTA - realizzato con le comunità degli immigrati in Toscana (già su Roots&Routes e intorno alla produzione franco-egiziana della Saporta), con la partecipazione editoriale di Controradio e la diretta radiofonica - darà vita per la serata finale del festival (Leopolda 20/5) a una notte intera di musiche dal mondo e con le comunità immigrate: Balkan Damar, il nuovo quintetto “fiorentino” del chitarrista macedone Stevan Jokan e il quintetto Alkord, ensemble multiforme che fonde stili e tradizioni diverse, dal jazz al flamenco a risonanze classiche. Le bande albanesi, italiane, macedoni e africane della “Notte bianca” di Fabbrica Europa apriranno, domenica in tarda mattinata, la marcia per la pace che in tutte le principali città del mondo si svolge il 21 maggio sotto il marchio Walk the World. Le musiche di Fabbrica Europa si riversano in città insieme alla marcia, curata dal Comune di Firenze, dal programma Onu contro la fame e dalle Ong di cooperazione internazionale con tutte le scuole di Firenze.
LABORATORI / WORKSHOP - scienza / arte / nuove tecnologie / immagine / corpo
Performer, video maker, musicisti, danzatori e new media artist si confrontano con artisti, studiosi e ricercatori grazie a workshop, seminari, incontri e nuovi contesti di formazione. Un’occasione di scambio, condivisione, creazione e perfezionamento delle arti contemporanee. Ogni laboratorio prevede una fase finale aperta al pubblico.
IN SEARCH OF A SCIENTIFIC THEATER apre il dibattito su arte&scienza. Da un progetto di Dragan Klaic, analista culturale e studioso di teatro e multimedia, un workshop intensivo sulla capacità della scena contemporanea di rispondere coi suoi processi creativi al rapido evolversi di scienza e nuove tecnologie. Tra i docenti Eric Joris, al festival anche con l'installazione-spettacolo del gruppo Crew; Kirsten Delholm, theater director di Copenhagen; Luca Ruzza, designer romano; Valentina Valentini, studiosa. Per compositori, coreografi, artisti visivi, filosofi e sociologi che attraverso suoni, immagini, video, software, contribuiranno alla comune ricerca sulle arti performative (Leopolda/Quarter 19-21/5).
Per approfondire i processi di democratizzazione della cultura e del sapere innescati dalle nuove tecnologie, OPEN SOURCES, un progetto coordinato da Tommaso Arosio con giovani artisti e operatori informatici italiani e stranieri: meeting, workshop, eventi dal vivo, proiezioni e installazioni, implementate da comunità Linux, Telestreet, web radio, network musicali e archivi multimediali, in una libera condivisione delle risorse. Gli artisti del workshop si impegnano inoltre nella produzione di vj contest, web art, installazioni interattive, concerti dal vivo (Leopolda 5-16/5).
ROOTS & ROUTES, progetto internazionale triennale per giovani talenti che coinvolge 8 città europee: Amsterdam, Firenze, Barcellona, Budapest, Colonia, Larissa, Lille, Lisbona. Svolge attività di formazione, produzione, promozione di musicisti, danzatori e media maker di diverse radici culturali, ai quali si vogliono aprire nuove strade di visibilità.
DUM PROJECT della slovena Mateja Bucar, già al festival con lo spettacolo Room&Road, che invita danzatori, artisti, filosofi, produttori a un workshop/audizione per la sua nuova creazione di danza sui Fratelli Karamazov. La performance costituirà materiale video per la realizzazione di un film curato dall’Associazione DUM di Ljubljana (Cango 21/5).
Esplora percorsi sensoriali il laboratorio di AUGUSTO TIMPERANZA (Cango 8-13/5), affiancato da conferenze di LUIGI LOMBARDI VALLAURI su materia, mente, emozioni, identità e scienza come via mistica (Istituto Francese 9-11/5).
La tutela di un genere musicale dichiarato “Capolavoro universale del patrimonio orale e immateriale” dall’Unesco, nel LABORATORIO SULLA MUSICA E I CANTI POPOLARI E LITURGICI GEORGIANI a cura di Jaroslaw Fret e Ditte Berkeley del polacco Teatr Zar (Cango 15-18/5). Infine un viaggio trasversale con il LABORATORIO PER GIOVANI TECNICI, a cura di Saverio Cona, Sandro Ruggiero e Massimo Michelotti, su montaggio, illuminotecnica, fonica e video.
Fabbrica Europa ‘06, Laboratorio del possibile, ha una doppia anima - innovazione e nuove tecnologie ma anche riflessione viva su percorsi sensioriali e intellettuali – esplorata da performer, video maker, musicisti, danzatori, new media artist, oltre che da studiosi e spettatori, attraverso numerosi workshop, incontri e seminari.
DANZA
KARINE SAPORTA, una delle più grandi figure della danza contemporanea, dedica la sua ultima creazione al mito della diva egiziana Oum Kalsoum. La coreografa in Dans le regard de la nuit… Bel Ayoun Bel Leil…, creato per l’Egyptian Modern Dance Company dell’Opera del Cairo, tesse una tela voluttuosa in ambientazioni profumate come vivande o giardini e combina natura dei movimenti, colore gestuale, struttura aritmetica. In stretto rapporto con la musica dal vivo (14 tra danzatori, musicisti, cantanti) e con le sue infinite variazioni, i quattro modi melodici corrispondono ai quattro sensi: vista, udito, gusto e olfatto. Lo spettacolo, che debutta al Cairo in aprile, è a Firenze in anteprima europea (Leopolda 6,7/5).
In prima nazionale Room and Road, progetto transeuropeo della coreografa slovena MATEJA BUCAR, che coinvolge l’italiana REBECCA MURGI e il francese JONATHAN PRANLAS, in collaborazione con l’artista visivo russo Vadim Fishkin e il collettivo sloveno Random Logic (elaborazione software). La coreografa porta a Firenze un’installazione che si modifica (muri, pavimento, luci, immagini, colori) grazie ai gesti dei protagonisti, risultato di una ricerca su spazio chiuso (room) e aperto (road), continuamente attraversato e plasmato dal movimento dei danzatori (Leopolda 19,20/5).
MARIA DONATA D’URSO, coreografa e danzatrice italiana attiva tra New York e Parigi, porta a Firenze Collection Particulière e mostra il suo percorso personale e raffinatissimo: una riflessione sulla pelle come organo e come luogo e un approccio al corpo a partire dalle sue superfici. Nuda sul palcoscenico, la D’Urso scompone con grande maestria le metamorfosi e le nuove anatomie della materia corporea fino a somigliare a un organo privo di membri (Cango 23,24/5).
Un energumeno, una signora, un paggetto del ’700, un uomo senza volto con palla, una ragazza, una bionda senza volto, un dalmata, un soldatino, un pagliaccio nero; questi gli elementi dell’ultima creazione di VIRGILIO SIENI, Mi difenderò, sei interpreti, attraversati da continui spostamenti di luce, che danzano sull’elaborazione musicale dal vivo di Letizia Renzini, a.k.a dj Molli (Leopolda 9,10/5). I toscani KINKALERI presentano in prima nazionale la nuova creazione dall’emblematico titolo di 11 cover (Cango 11,12/5), mentre la gallese SIONED HUWS, già nella scorsa edizione con Passion no Patience, presenta il solo Youd, che approfondisce la ricerca nell’ambito delle nuove tecnologie applicate al corpo in movimento (Leopolda 19/5). Dal Brasile arriva per la prima volta a Firenze PIP Companhia de Dança di Carmen Jorge che presenta in prima nazionale 3 M – Gingaestética, (Leopolda17/5).
E’ giunto alla II edizione MOVING_movimento, progetto di residenze coreografiche - a cura di Fabbrica Europa, Cango Cantieri Goldonetta e Santarcangelo dei Teatri - che intende potenziare, sostenere e promuovere in contesti nazionali e internazionali la giovane coreografia italiana contemporanea. Sono stati selezionati Francesca Proia e Vincenzo Carta con Benjamin Vandewalle, i cui progetti, al termine della residenza a Firenze, saranno presentati in prima nazionale a Fabbrica Europa 2006 (Cango 8,9 e 16,17/5) e a Santarcangelo dei Teatri 2006.
ARTE, SCIENZA E NUOVE TECNOLOGIE
Cosa succede quando la tecnologia digitale e la scienza intersecano il palcoscenico? L’obiettivo è quello di superare il confine tra due mondi apparentemente lontani, l’artista in scena e le tecnologie più sofisticate, attuando un’esplorazione delle nuove possibilità e una simbiosi radicale con esse. Il risultato è una ridefinizione di teatro che fa strada a un nuovo tipo di immaginazione e di percezione dello spettacolo. L’utilizzo della tecnologia non solo come ingegnosa scenografia ma come tema fondante, non teatro high-tech, ma strategia riflessiva sulle nuove potenzialità tecnologiche delle arti sceniche.
Tra i più innovativi collettivi nel campo delle nuove tecnologie applicate alle arti sceniche, il gruppo belga CREW trasforma lo spazio in un’avventura virtuale. U, la nuova performance, è un’esperienza a cui i visitatori sono invitati singolarmente, divenendo protagonisti del loro stesso spettacolo; abbigliati ed equipaggiati con apposite macchine, essi attraversano lo spazio e interagiscono con un ambiente virtuale in tempo reale. Il confronto con gli ultimi sviluppi della robotica e della tecnologia applicata al computer sfida continuamente la creazione teatrale (Leopolda 16-20/5).
Prende forma a Firenze l’installazione multimediale VIRGO MA 49–100/04, progetto di sound design di Eraldo Bernocchi e Isabelle Preuilh, già avviato in diversi laboratori negli spazi di Tempo Reale a Firenze e a Barcellona, in collaborazione con il Centro Gravitazionale Europeo EGO di Cascina (Pi) e parte del progetto europeo Sidereus Nuncius/Narrazioni tra arte fede e scienza; la composizione di musica elettronica e immagini in movimento nasce da calcoli fisico-matematici applicati a registrazioni dell’interferometro laser Virgo che trasforma in suoni e immagini intelligibili onde gravitazionali, pulsar, frequenze, vibrazioni cosmiche. Il progetto si avvale della collaborazione, per la parte multimediale e di architettura spaziale, del Collettivo Emotique di Barcellona, noto produttore di eventi e spettacoli multimediali che si concentra sull’investigazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie come mezzo d’espressione (Leopolda 19/5).
GEOGRAFIA SONORA: grazie alle tecnologie del centro Tempo Reale, fondato da Luciano Berio, i giovani europei del progetto iniziato da quasi un anno, hanno catturato, analizzato e ricreato in laboratorio ogni tipo di ambientazione acustica, avviando una riflessione sul tema del paesaggio sonoro, parte integrante dell’identità di un luogo. Tre serate di incontri, installazioni in esafonia, postazioni interattive che consentono il montaggio dei materiali sonori da parte del pubblico, e infine performance RmX e live electronics (Leopolda 13,14,16/5).
Tpo–CCC project: Il giardino italiano è il luogo delle meraviglie della cultura rinascimentale. Due danzatrici accompagnano il pubblico in 5 ambienti diversi (il giardino delle ombre, il labirinto, il teatro di verzura, il giardino notturno, il teatro d'acqua) introducendolo in un mondo nascosto, per giocare in questo “giardino sensibile”, composto da un tappeto bianco sul quale vengono proiettate immagini animate. La relazione con gli elementi grafici e sonori è resa interattiva grazie alla tecnologia “CCC” (children cheering carpet), basata su una griglia composta da 63 sensori a pressione collocati sotto il tappeto da danza e collegati via computer al sistema di videoproiezione e di sonorizzazione (Leopolda 5-7, 9,10/5).
TEATRO
Per il centenario della nascita di Samuel Beckett EGUMTEATRO presenta in prima assoluta Non dimenticar le mie parole (Leopolda 5-7/5), un personalissimo viaggio all’interno dell’opera del drammaturgo irlandese. Si tratta della storia di una bocca, che in prima persona ci racconta la sua vita, i suoi amori, le sue avventure e sventure. Dalla sua nascita alla sua prossima e inevitabile fine, ci dice tutto quello che sa di se stessa e tutto quello che pensa del mondo attuale. Un mare di parole. Un flusso incontenibile di immagini, storie, articolazioni verbali, sonore e musicali.
Fabbrica Europa dedica una personale a CESAR BRIE. Arrivato in Italia a 18 anni con la Comuna Baires, il 52enne regista e attore argentino ha sviluppato un'arte apolide a stretto contatto con le molte realtà incontrate in una vita, passata, per scelta, in esilio. Dopo l'esperienza nel Gruppo Farfa e nell'Odin, ha fondato in Bolivia il Teatro De Los Andes, con il quale, partendo dai classici o da episodi storici, ha creato spettacoli imbevuti nell'attualità che hanno girato il mondo, da Colón a Ubu in Bolivia, dai Sandali del tempo all'Iliade. Alla Stazione Lepolda presenta i 2 suoi monologhi più famosi - Il mare in tasca (9/5) e Solo gli ingenui muoiono d’amore (10/5) - e l’ultima creazione Otra vez Marcelo (12,13/5) vibrante ritratto dell’intellettuale e uomo politico boliviano Marcelo Quiroga Santa Cruz, assassinato in Bolivia nell’80 a causa del suo impegno contro le dittature. Inoltre verranno proiettati 2 film sul lavoro del gruppo e Cesar Brie incontrerà il pubblico (11/5).
VALENTINA CAPONE ricrea Maria Maddalena, liberamente ispirato a Maria Maddalena o della salvezza di Marguerite Yourcenar (Leopolda 18-20/5). Cresciuta nel Teatro di Leo, è stata assistente alla regia e interprete negli ultimi spettacoli di De Berardinis. Interprete d’eccezione del riallestimento, prodotto da Fondazione Pontedera Teatro, è SILVIA PASELLO, attrice storica di Pontedera Teatro con all’attivo spettacoli con Carmelo Bene, Thierry Salmon, Socìetas Raffaello Sanzio.
Eupalinos. Last time theatre (Leopolda 10-13/5) è lo spettacolo di SNEJANKA MIHAYLOVA, ventottenne regista bulgara, fondatrice di LT, associazione con doppia sede Italia/Bulgaria, impegnata nella ricerca sul confine tra i generi artistici, la riproduzione del sensibile e il rapporto tra immagine e significato. Eupalinos è una ricerca sul metateatro tutt’ora in fase di elaborazione. Indaga i principi che stanno alla base di una qualsiasi possibilità che si determina come teatrale. Questo significa che può accadere qualsiasi cosa pensabile.
MUSICA
Il programma segue le tracce segnate dai progetti voce-corpo-poesia, relazione arte-musica-scienza, protagonismo delle identità dei nuovi cittadini toscani di origine extracomunitaria. Alla pratica consolidata delle produzioni originali, delle anteprime, delle creazioni ad hoc, si integra, quest’anno più di sempre, un’accentuata vocazione al laboratorio inteso anche come esibizione al pubblico e in pubblico delle procedure creative, didattiche e disciplinari che mettono in gioco la creazione musicale e intorno ad essa organizzano confronto, discussione, indicano linee di fuga e di sviluppo.
Il Festival apre con lo spettacolo di Karine Saporta prodotto dall’Opera Nazionale del Cairo. A Firenze, in esclusiva europea, il Piccolo Ensemble dell’Opera del Cairo presenterà un concerto con al centro la figura, l’opera e la voce della cantante egiziana Oum Kalsoum, vero mito del canto contemporaneo nonché riferimento identitario laico per eccellenza di generazioni di arabi in tutto il mondo (Leopolda 6,7/5).
Per la prima volta a Firenze, una delle maggiori opere contemporanee dedicate ai linguaggi del canto e della parola, Laborintus II di Luciano Berio, che coniuga voce recitante, musica e poesia. Protagonisti saranno il curatore originario dei testi a partire da sequenze di Dante, il poeta Edoardo Sanguineti, ensemble vocali legati ai vari linguaggi del canto, jazz, popolare, madrigalistico e l’Ensemble elettronico e strumentale di Tempo Reale (qui al suo debutto). A ciò si integra un reading di testi di Dante ad opera dell’attore Sandro Lombardi. Il progetto, che coniuga sapientemente una delle massime espressioni della tradizione fiorentina e uno sguardo artistico di grande innovazione e sapore europeo, è a cura del centro di ricerca musicale Tempo Reale (Leopolda 16/5).
Il gruppo di Mick Harvey (chitarrista di Nick Cave; presente anche il batterista di P.J. Harvey), in un omaggio a Serge Gainsbourgh e a classici del rock, Tim Buckley, J.L. Lewis e altri (Leopolda12/5), a cura di Musicus Concentus.
E la musica continua con il progetto Il rumore dei libri del cantautore Marco Parente, immerso nella sperimentazione delle possibilità poetiche della canzone (Leopolda 5/5); la Symbiosis Orchestra insieme a dj Scanner impegnata in un evento ‘mixmediale’ che combina elementi classici, elettronici e immagini video (Leopolda 13/5). E ancora serate di dj e vj set con Vj Central, Fabrica Bijari, Burn Station. Inoltre Eraldo Bernocchi, già tra i protagonisti del progetto Virgo Ma49-100/04, presenterà un live set accompagnato da un altro dj (Leopolda, 19/5). Il poeta-musicista-performer afroamericano Sadiq Bey, con testi inediti dedicati alla tragedia di New Orleans, si unisce al Dynamitri Jazz Folklore per una serata (Leopolda 11/5) all’insegna del jazz di qualità. Nell’ambito del progetto europeo Roots & Routes, un concerto finale coordinato da Giuseppe “Jaka” Giacalone all’interno della serata Extrafesta (Leopolda, 20/5).
Il progetto EXTRAFESTA - realizzato con le comunità degli immigrati in Toscana (già su Roots&Routes e intorno alla produzione franco-egiziana della Saporta), con la partecipazione editoriale di Controradio e la diretta radiofonica - darà vita per la serata finale del festival (Leopolda 20/5) a una notte intera di musiche dal mondo e con le comunità immigrate: Balkan Damar, il nuovo quintetto “fiorentino” del chitarrista macedone Stevan Jokan e il quintetto Alkord, ensemble multiforme che fonde stili e tradizioni diverse, dal jazz al flamenco a risonanze classiche. Le bande albanesi, italiane, macedoni e africane della “Notte bianca” di Fabbrica Europa apriranno, domenica in tarda mattinata, la marcia per la pace che in tutte le principali città del mondo si svolge il 21 maggio sotto il marchio Walk the World. Le musiche di Fabbrica Europa si riversano in città insieme alla marcia, curata dal Comune di Firenze, dal programma Onu contro la fame e dalle Ong di cooperazione internazionale con tutte le scuole di Firenze.
LABORATORI / WORKSHOP - scienza / arte / nuove tecnologie / immagine / corpo
Performer, video maker, musicisti, danzatori e new media artist si confrontano con artisti, studiosi e ricercatori grazie a workshop, seminari, incontri e nuovi contesti di formazione. Un’occasione di scambio, condivisione, creazione e perfezionamento delle arti contemporanee. Ogni laboratorio prevede una fase finale aperta al pubblico.
IN SEARCH OF A SCIENTIFIC THEATER apre il dibattito su arte&scienza. Da un progetto di Dragan Klaic, analista culturale e studioso di teatro e multimedia, un workshop intensivo sulla capacità della scena contemporanea di rispondere coi suoi processi creativi al rapido evolversi di scienza e nuove tecnologie. Tra i docenti Eric Joris, al festival anche con l'installazione-spettacolo del gruppo Crew; Kirsten Delholm, theater director di Copenhagen; Luca Ruzza, designer romano; Valentina Valentini, studiosa. Per compositori, coreografi, artisti visivi, filosofi e sociologi che attraverso suoni, immagini, video, software, contribuiranno alla comune ricerca sulle arti performative (Leopolda/Quarter 19-21/5).
Per approfondire i processi di democratizzazione della cultura e del sapere innescati dalle nuove tecnologie, OPEN SOURCES, un progetto coordinato da Tommaso Arosio con giovani artisti e operatori informatici italiani e stranieri: meeting, workshop, eventi dal vivo, proiezioni e installazioni, implementate da comunità Linux, Telestreet, web radio, network musicali e archivi multimediali, in una libera condivisione delle risorse. Gli artisti del workshop si impegnano inoltre nella produzione di vj contest, web art, installazioni interattive, concerti dal vivo (Leopolda 5-16/5).
ROOTS & ROUTES, progetto internazionale triennale per giovani talenti che coinvolge 8 città europee: Amsterdam, Firenze, Barcellona, Budapest, Colonia, Larissa, Lille, Lisbona. Svolge attività di formazione, produzione, promozione di musicisti, danzatori e media maker di diverse radici culturali, ai quali si vogliono aprire nuove strade di visibilità.
DUM PROJECT della slovena Mateja Bucar, già al festival con lo spettacolo Room&Road, che invita danzatori, artisti, filosofi, produttori a un workshop/audizione per la sua nuova creazione di danza sui Fratelli Karamazov. La performance costituirà materiale video per la realizzazione di un film curato dall’Associazione DUM di Ljubljana (Cango 21/5).
Esplora percorsi sensoriali il laboratorio di AUGUSTO TIMPERANZA (Cango 8-13/5), affiancato da conferenze di LUIGI LOMBARDI VALLAURI su materia, mente, emozioni, identità e scienza come via mistica (Istituto Francese 9-11/5).
La tutela di un genere musicale dichiarato “Capolavoro universale del patrimonio orale e immateriale” dall’Unesco, nel LABORATORIO SULLA MUSICA E I CANTI POPOLARI E LITURGICI GEORGIANI a cura di Jaroslaw Fret e Ditte Berkeley del polacco Teatr Zar (Cango 15-18/5). Infine un viaggio trasversale con il LABORATORIO PER GIOVANI TECNICI, a cura di Saverio Cona, Sandro Ruggiero e Massimo Michelotti, su montaggio, illuminotecnica, fonica e video.
05
maggio 2006
Fabbrica Europa 2006 – Laboratorio del possibile
Dal 05 al 21 maggio 2006
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
STAZIONE LEOPOLDA
Firenze, Viale Fratelli Rosselli, 5, (Firenze)
Firenze, Viale Fratelli Rosselli, 5, (Firenze)
Biglietti
da 10 a 18 euro. Varie forme di promozione e abbonamento
Orario di apertura
primo spettacolo ore 19; ultimo spettacolo ore 23
Sito web
www.fabbricaeuropa.net
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