Pittogrammi ideogrammi e colori, antesignana stenografia, usata qui come “stenopittura”, per l’artista segni per inventare ed assimilare in tutte le loro sfumature forme e figure offerte dalla natura e dall’uomo stesso. Legno, acqua, fuoco, terra e metallo; sostanze che per Biondi non sono più retaggio dei suoi studi sui fondamenti della medicina cinese. La pennellata si fa lieve, armonica, musicale, come se scaturisse da sereni profondi sentimenti. Un linguaggio pittorico colmo di significati sottesi che suscita sensazioni ed emozioni diverse. Biondi si fa esploratore nei suoi lunghi viaggi nel profondo del cuore. Alchimie misteriose e sintesi simbolistiche predominano nel campo pittorico dagli spazi a campiture e dorature talvolta bizantine. L’irrealtà dei colori muove l’occhio ad entrare nella materia personalizzata dell’immagine : la mente non ha più confini, sogni e ricordi ricompaiono, la tranquillità può scivolare serenamente nella meditazione. Poter rappresentare un intero concetto o un’idea con pochi semplicissimi tratti, corrisponde alla sua sintesi e lo affascina perché dà campo alla sua immaginazione.