Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Veronica Montanino – Sottrazioni Strategiche
Una mostra site-specific concepita appositamente per la galleriainsieme e strutturata in una duplice installazione parietale di pitture su plexiglass
Comunicato stampa
Segnala l'evento
artsinergy in collaborazione con la galleriainsieme, con il patrocinio del Comune di Ascoli Piceno e della Provincia di Ascoli Piceno, presenta l’artista romana Veronica Montanino nella mostra personale Sottrazioni Strategiche, a cura di Gloria Gradassi. Una mostra site-specific concepita appositamente per la galleriainsieme e strutturata in una duplice installazione parietale di pitture su plexiglass.
Veronica Montanino (1973), dopo la formazione classica, studia lingua, calligrafia e cultura giapponese presso l’Istituto di Cultura Giapponese e presso l’ISMEO -Istituto Italiano per il Medio e l’Estremo Oriente di Roma. Nel 2005 è stata finalista del Premio Targetti Light Art. Dal 2000 ha esposto in numerose mostre personali e collettive, ed ha realizzato interventi site-specific, per spazi commerciali in collaborazione con architetti e designers.
In Sottrazioni Strategiche, Montanino, ha realizzato un progetto aperto e dinamico, che include, nel nucleo costituito dalle installazioni parietali in galleria, la prospettiva di uno sviluppo esterno, in spazi aperti della città.
Infatti la mostra è il primo step di un progetto che, a partire dalle pareti esterne dell’edificio antico affacciato su Corso Mazzini, che è sede della mostra, in tempi differenti, si sposterà in diversi luoghi cittadini, in un’evoluzione progressiva, fino a giungere nel cuore della città, in Piazza del Popolo, all’interno del chiostro rinascimentale di Palazzo dei Capitani.
Questo dipanarsi, esterno allo spazio chiuso della galleria ha una doppia valenza: in primo luogo è una strategia che l’artista adotta per porre l’arte contemporanea, tradizionalmente oscura e rivolta agli addetti ai lavori, a contatto diretto con la gente e la città, trasformando la mostra tradizionale in un intervento di arte pubblica. Inoltre, l’invasione concreta di luoghi aperti, è un modo per rendere reale quella visione fluttuante dello spazio, che nelle parete della galleria è rappresentata in un’area definita.
E’ come se le pareti della galleria da sole non potessero contenere l’energia vitale di cui le opere di Montanino sono come emittenti. Tale energia deriva all’artista dal colore, dal suo modo di vederlo come assoluto e come espressione di bellezza che non necessita di ulteriori determinazioni.
Infatti il suo lavoro gravita, fondendoli in un meccanismo di individuazione e ripetizione, attorno ad alcuni nuclei concettuali differenti, come indica la curatrice nel testo introduttivo del catologo:
I suoi assoluti sono il colore, che vive isolato da ogni ulteriore determinazione, incarnazione universale della vita, e gioiosa icona neo-pop; le forme della realtà, che alimentano la visione di un’umanità quotidiana, minima, essenziale - un’immagine molto filosofica dell’essere umano, quasi un platonico ed iper-contemporaneo mondo delle idee - ; infine la fluidità, che è assenza di peso, leggerezza, trasparenza, onda, e soprattutto mancanza di dimensioni spaziali definite. Sono questi gli elementi del suo linguaggio, i nodi concettuali che Montanino indaga lucidamente attraverso successive mentali sottrazioni, fino a che la dimensione cognitiva e quella estetica si sovrappongono perfettamente.” (Gloria Gradassi)
Veronica Montanino (1973), dopo la formazione classica, studia lingua, calligrafia e cultura giapponese presso l’Istituto di Cultura Giapponese e presso l’ISMEO -Istituto Italiano per il Medio e l’Estremo Oriente di Roma. Nel 2005 è stata finalista del Premio Targetti Light Art. Dal 2000 ha esposto in numerose mostre personali e collettive, ed ha realizzato interventi site-specific, per spazi commerciali in collaborazione con architetti e designers.
In Sottrazioni Strategiche, Montanino, ha realizzato un progetto aperto e dinamico, che include, nel nucleo costituito dalle installazioni parietali in galleria, la prospettiva di uno sviluppo esterno, in spazi aperti della città.
Infatti la mostra è il primo step di un progetto che, a partire dalle pareti esterne dell’edificio antico affacciato su Corso Mazzini, che è sede della mostra, in tempi differenti, si sposterà in diversi luoghi cittadini, in un’evoluzione progressiva, fino a giungere nel cuore della città, in Piazza del Popolo, all’interno del chiostro rinascimentale di Palazzo dei Capitani.
Questo dipanarsi, esterno allo spazio chiuso della galleria ha una doppia valenza: in primo luogo è una strategia che l’artista adotta per porre l’arte contemporanea, tradizionalmente oscura e rivolta agli addetti ai lavori, a contatto diretto con la gente e la città, trasformando la mostra tradizionale in un intervento di arte pubblica. Inoltre, l’invasione concreta di luoghi aperti, è un modo per rendere reale quella visione fluttuante dello spazio, che nelle parete della galleria è rappresentata in un’area definita.
E’ come se le pareti della galleria da sole non potessero contenere l’energia vitale di cui le opere di Montanino sono come emittenti. Tale energia deriva all’artista dal colore, dal suo modo di vederlo come assoluto e come espressione di bellezza che non necessita di ulteriori determinazioni.
Infatti il suo lavoro gravita, fondendoli in un meccanismo di individuazione e ripetizione, attorno ad alcuni nuclei concettuali differenti, come indica la curatrice nel testo introduttivo del catologo:
I suoi assoluti sono il colore, che vive isolato da ogni ulteriore determinazione, incarnazione universale della vita, e gioiosa icona neo-pop; le forme della realtà, che alimentano la visione di un’umanità quotidiana, minima, essenziale - un’immagine molto filosofica dell’essere umano, quasi un platonico ed iper-contemporaneo mondo delle idee - ; infine la fluidità, che è assenza di peso, leggerezza, trasparenza, onda, e soprattutto mancanza di dimensioni spaziali definite. Sono questi gli elementi del suo linguaggio, i nodi concettuali che Montanino indaga lucidamente attraverso successive mentali sottrazioni, fino a che la dimensione cognitiva e quella estetica si sovrappongono perfettamente.” (Gloria Gradassi)
20
aprile 2006
Veronica Montanino – Sottrazioni Strategiche
Dal 20 aprile all'undici giugno 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA INSIEME
Ascoli Piceno, Corso Giuseppe Mazzini, 199, (Ascoli Piceno)
Ascoli Piceno, Corso Giuseppe Mazzini, 199, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
Martedì – Sabato 10.00 - 13.00 / 16.30 – 19.30
Vernissage
20 Aprile 2006, ore 18.30
Autore
Curatore