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Planetarisch
doppia personale e performance inaugurale
Comunicato stampa
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introduzione di_einleitung von vito calabretta
sound performance PNEUMA_by Roberto Paci Dalò
solo per elettronica, sampler, clarinetto_solo für electronics, sampler, klarinette
Arti, braccia, protuberanze; creature di latta dalla meccanica storta, implorante; sculture tolte alla consistenza carnosa, gusci di lamiere, dispositivi rovesciati, apparati dai lunghi, ferrei tentacoli che, azionati, coinvolti, emettono uno schiamazzo di frattaglie. Francesco Bocchini fabbrica un vero e proprio universo parallelo e claudicante, popolato di fantocci metallici che non servono niente se non il proprio, brusco e sussultorio, desiderio. Apparecchi che falliscono, che mancano la mole produttiva, menomazioni sul corpo della sovrana macchina sociale. Sporche e aeree, leggere e rugginose le sue sculture ripetono lo sforzo di una materia fratturata e disobbediente, finalmente scoperta nella sua sostanza ossidata, sghemba – impotente. Materia dolente di una strana, confusa pietas, dalla gesticolazione a singhiozzo, a stento. Dove la macchina dadaista e surrealista assolveva un compito di pura provocazione, irriverente e dissacratorio, qui si perviene alla sua naturalizzazione, come in una profezia che si avvera. Le macchine di Francesco Bocchini ricalcano lo scheletro della mistica tecnocratica, della tecnocrazia incarnano il cattivo sogno. Sgrammaticate e sfacciate, paladine di un Grand-Guignol sterilizzato, dove a sipario chiuso ciò che rimane sono solo gli arnesi del supplizio, i coltelli e lo spazio in cui affondano.
Antonello Viola lavora da tempo su quella che appare come una delle grandi utopie della storia dell’arte, cercando un nuovo rapporto con il monocromo, collocandosi però al di fuori delle ideologie progressive delle avanguardie in una visione del tutto postmoderna di recupero e di rielaborazione del passato. Pertanto, l'artista, nella qualità lievemente materica delle sue opere, non cerca la superficiale qualità degli effetti pittorici, ma nell’addensamento delle sue sovrapposizioni cromatiche propone un nuovo rapporto con lo spazio, un rinnovato dialogo tra la dimensione interna dell’opera e l’ambiente che circonda il quadro, verso il territorio dell’occhio bloccato dal confine incerto che racchiude la pittura.
antonello viola_indigo, olio su tela, 70x80cm, 2006
Francesco Bocchini è nato a Cesena nel 1969. Vive le lavora a S. Angelo di Gatteo, vicino a Forlì.
Antonello Viola è nato a Roma nel 1966. Vive e lavora tra Roma e Milano.
Roberto Paci Dalò lavora come un autentico esploratore del suono in arte, natura e scienza. Nel 1985 crea il gruppo “Giardini Pensili” con cui produce sia i suoi lavori nettamente musicali (acustici, elettronici, “noise”, composizioni, imrovisazioni, musica da camera…), sia musica da teatro, opera lirica, installazioni sound/video, radio, film…
sound performance PNEUMA_by Roberto Paci Dalò
solo per elettronica, sampler, clarinetto_solo für electronics, sampler, klarinette
Arti, braccia, protuberanze; creature di latta dalla meccanica storta, implorante; sculture tolte alla consistenza carnosa, gusci di lamiere, dispositivi rovesciati, apparati dai lunghi, ferrei tentacoli che, azionati, coinvolti, emettono uno schiamazzo di frattaglie. Francesco Bocchini fabbrica un vero e proprio universo parallelo e claudicante, popolato di fantocci metallici che non servono niente se non il proprio, brusco e sussultorio, desiderio. Apparecchi che falliscono, che mancano la mole produttiva, menomazioni sul corpo della sovrana macchina sociale. Sporche e aeree, leggere e rugginose le sue sculture ripetono lo sforzo di una materia fratturata e disobbediente, finalmente scoperta nella sua sostanza ossidata, sghemba – impotente. Materia dolente di una strana, confusa pietas, dalla gesticolazione a singhiozzo, a stento. Dove la macchina dadaista e surrealista assolveva un compito di pura provocazione, irriverente e dissacratorio, qui si perviene alla sua naturalizzazione, come in una profezia che si avvera. Le macchine di Francesco Bocchini ricalcano lo scheletro della mistica tecnocratica, della tecnocrazia incarnano il cattivo sogno. Sgrammaticate e sfacciate, paladine di un Grand-Guignol sterilizzato, dove a sipario chiuso ciò che rimane sono solo gli arnesi del supplizio, i coltelli e lo spazio in cui affondano.
Antonello Viola lavora da tempo su quella che appare come una delle grandi utopie della storia dell’arte, cercando un nuovo rapporto con il monocromo, collocandosi però al di fuori delle ideologie progressive delle avanguardie in una visione del tutto postmoderna di recupero e di rielaborazione del passato. Pertanto, l'artista, nella qualità lievemente materica delle sue opere, non cerca la superficiale qualità degli effetti pittorici, ma nell’addensamento delle sue sovrapposizioni cromatiche propone un nuovo rapporto con lo spazio, un rinnovato dialogo tra la dimensione interna dell’opera e l’ambiente che circonda il quadro, verso il territorio dell’occhio bloccato dal confine incerto che racchiude la pittura.
antonello viola_indigo, olio su tela, 70x80cm, 2006
Francesco Bocchini è nato a Cesena nel 1969. Vive le lavora a S. Angelo di Gatteo, vicino a Forlì.
Antonello Viola è nato a Roma nel 1966. Vive e lavora tra Roma e Milano.
Roberto Paci Dalò lavora come un autentico esploratore del suono in arte, natura e scienza. Nel 1985 crea il gruppo “Giardini Pensili” con cui produce sia i suoi lavori nettamente musicali (acustici, elettronici, “noise”, composizioni, imrovisazioni, musica da camera…), sia musica da teatro, opera lirica, installazioni sound/video, radio, film…
28
aprile 2006
Planetarisch
Dal 28 aprile al 26 maggio 2006
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
GALLERIA GOETHE2
Bolzano, Via Dei Cappuccini, 26A, (Bolzano)
Bolzano, Via Dei Cappuccini, 26A, (Bolzano)
Orario di apertura
mar_ven 15–19, sab 10-13. Mattino su appuntamento
Vernissage
28 Aprile 2006, ore 19
Autore